header-text

queer short / 04 settembre 2020

[ita]

Un uomo di 58 anni vive in una roulotte nel giardino di casa sua. Lì ha tutto quello che gli serve: un letto, la macchina per il caffè, il frigorifero, internet, e una webcam, o meglio, un set di webcam, per le sue chat erotiche. Erwin, questo il suo nome, si racconta. Jan Soldat avvia la propria ricerca dal corpo, vero e proprio campo di battaglia, prendendo le mosse dalla sessualità del protagonista e andando a investigare le sue abitudini e desideri, inquietudini e debolezze. Sullo schermo, il ritratto sincero ed intimo di un uomo in grado di affabulare e commuovere, un “” ingabbiato nel caravan – come si descrive lo stesso Erwin – che decide di mettersi letteralmente a nudo.


[eng]

A 58-year-old man lives in a caravan, placed in his own garden. He has everything that he needs there, starting from a bed, a coffee maker, a refrigerator, Internet, but especially a webcam, or rather, a set of webcams, for his sex chats. Erwin, that’s his name, tells his own story. Jan Soldat starts his research from the body, a real battlefield, and from his sexuality, in order to investigate his habits and desires, his anxieties and weaknesses. On the screen, the sincere and intimate portrait of a man able to charm and, at the same time, to move; a caged "horny pig", as Erwin describes himself, who decides to literally undress himself, performing on the screen.

panorama queer / 04 settembre 2020

[ita]

Kang vive da solo in una casa dalle ampie vetrate, dalle quali osserva gli alberi stormire e la pioggia cadere. Prova un dolore di origine sconosciuta, altrettanto difficile da individuare, che coinvolge corpo e anima. Non è un giovane che vive a Bangkok in un piccolo appartamento dove ogni giorno prepara con precisione certosina i piatti tipici che gli ricordano il villaggio natio. Quando Kang incontra Non i due uomini hanno la possibilità di condividere le proprie solitudini e riscoprono attraverso un idillio corporeo, tenero e soffuso come il suono di un carillon, la bellezza e la tristezza dell’essere vivi.


[eng]

Kang lives alone in a house with large glass windows, from which he looks out onto the treetops lashed by wind and rain. He feels a strange pain of unknown origin which he can hardly bear and which grips his body and soul. Non lives in a small apartment in Bangkok where he methodically prepares traditional dishes from his native village. When Kang meets Non, the two men share each other's loneliness and rediscover the beauty and the sadness of being alive throughout a bodily, idyllic encounter, tender and suffused like the sound of a music box.

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]

Un salotto con pareti color salmone, arredato da arazzi, busti, piante e un manichino da sarta. Su una poltrona di velluto siede Wilma Azevedo/Edivina Ribeiro, 74 anni, la “regina della letteratura sadomasochistica” brasiliana. Racconta la sua storia che si ramifica in una serie di aneddoti erotici che includono banane non troppo mature, dildo di carta vetrata e nervi sovrastimolati. Quando la memoria recalcitra interviene Wanda, un’attrice che dovrebbe interpretarla in un film di prossima realizzazione, cui è affidata la lettura dei suoi racconti e delle lettere degli ammiratori.

Dall’intervista traspare la creazione, dalla rievocazione il processo compositivo. Wilma è Edivina, un unico corpo che racchiude in sé bene e male, fede ed erotismo, finzione e documentazione, e i suoi racconti animano inerti manichini con la forza dirompente del desiderio.

[eng]

A drawing room with salmon-coloured walls, tapestries, busts, house plants, a dressmaker’s dummy. In a velvet armchair sits Wilma Azevedo/Edivina Ribeiro, 74, Brazil’s “queen of sadomasochistic literature”. She tells the story of her life, which quickly branches out into a series of detailed erotic anecdotes involving green bananas, dildos made of sandpaper and over-stimulated nerves. Sometimes her memory fails her, at which point Wanda, the young actress in the background, who is supposed to play her in an upcoming film, comes to her aid, reading her stories and the letters of the admirers.

From the interview shines through the creation, from the recollection the compositional process. Wilma is Edivina, a single body that contains within itself good and evil, faith and eroticism, fiction and documentation, and her stories enliven inert mannequins with the disruptive force of desire.

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]

Tito è in trappola. È così affetto dalla paura da aver sviluppato una gobba. Ogni tentativo di avventurarsi nel mondo esterno lo precipita nel pericolo di fantomatici predatori che gli danno la caccia senza tregua. Finché, un curioso intruso, non entra nella sua vita con la promessa d’una colazione fatta in casa e di protezione...
Tito è un racconto che parla del sentirsi preda, d’amicizia e paura, narrato attraverso uno sguardo follemente inventivo ed espressivo. Un lavoro visionario, un’opera prima che suona come una buona premessa per la carriera di una filmmaker desiderosa di esplorare temi complessi (l’identità di genere ed i pregiudizi sociali nello specifico) con una voce unica.

[eng]

Tito is trapped. He is so stricken with fear that he has developed a hunch in his back. Any attempt to venture into the outside world is met with the threat of elusive predators who hunt him relentlessly. Until the sudden arrival of a cheerful intruder, offering breakfast and protection...
Tito is a story about predation, friendship, and fear told through a wildly inventive and expressive new lens. A visionary work, a first feature film that bodes well for the career of a filmmaker willing to tackle complex themes (gender identity and social biases both come into play) with a singular voice.

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]

Marcelo è un dandy quarantenne che si ricorda le sue vite precedenti, un uomo che ricama fra le trame insondabili della vita una dose di tragedia calcolata. Un tempo fu un pingue condottiero, o ancora un poeta romantico desideroso di trovare il fiore azzurro e di sfiorare ciò che non esiste ma che, tuttavia, c’è. Il suo corpo, insostenibilmente carnale, è filmato nel suo farsi figura senza organi, assecondando un percorso che oscilla tra vita e morte, brutto reale e bello ideale.
Sfidando lo sguardo indagatore della cinepresa, Marcelo non si sottopone a una seduta psicanalitica, ma racconta le sue memorie di necrofilo, consapevole che l’azzurro non può essere carpito dall’occhio, ma dal suo rovescio volgare, un ano profondo come un buco nero che racchiude in sé l’origine e la fine del mondo.

[eng]
Marcelo is a dandy in his forties who can recall his past lives, a weaver of calculated tragedies among the unfathomable wefts of life. He was once a stout warlord and also a romantic poet who wanted to find the blue flower in order to touch what does not exist but that can be felt. His body, unbearably carnal, is filmed in the becoming a figure without organs, following a path that oscillates between life and death, ugly reality and ideal beauty.
Defying the inquiring gaze of the camera, Marcelo does not undergo a psychoanalytic session, but instead recalls his memories of necrophile who is aware that the blue cannot be grasped from the eye, but from its vulgar reverse, an anus as deep as a black hole that contains in itself the origin and the end of the world.

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]

Gennaio 2016. Dopo la fine di una storia d’amore Frank Beauvais si rifugia in un remoto villaggio dell’Alsazia, immergendosi in una solitudine pressoché assoluta e, soprattutto, nel cinema. Nel frattempo la Francia è sotto shock per gli attacchi terroristici di novembre e nel pieno dell’emergenza. Frank guarda ossessivamente un film dopo l’altro, come se il cinema potesse recargli sollievo, conducendolo verso un’illuminazione che, in un primo, lungo momento, non potrà non infliggergli un dolore ancora più lancinante. Nei mesi successivi ha composto un diario audiovisivo montando immagini degli innumerevoli film che ha visto, scoperchiando un inconscio psico-visuale da cui affiorano ricordi dell’amore perduto e reminiscenze famigliari.

[eng]

January 2016. After the end of a love story, Frank Beauvais takes refuge in a remote village in Alsace, immersing himself in almost absolute solitude and, above all, in cinema. Meanwhile, France is in the midst of the emergency and still in a state of shock from the terrorist attacks in November. Frank obsessively watches one film after another, as if the cinema could bring him relief, leading him towards an illumination that, for a first, long moment will inflict an even more excruciating pain. In the following months he composed an audiovisual diary by assembling images of the countless films he saw, uncovering a psycho-visual unconscious from which memories of lost love and family reminiscences emerge.

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]

Una giovane regista si reca nella provincia di Krabi, in Tailandia, per effettuare alcuni sopralluoghi in vista del suo prossimo progetto. Gli abitanti osservano con preoccupato stupore, memori della catastrofe ambientale prodotta dall’incremento dei flussi turistici dopo la produzione del film di Danny Boyle con Di Caprio, The Beach. Mentre è impegnata a intersecare vicende famigliari (la storia dei genitori che si recavano spesso in un cinema ormai dismesso) e storia nazionale (le proteste studentesche degli anni settanta e il clima militarizzato odierno) si perdono però le sue tracce. 
Krabi, 2562 è una ricerca per immagini, sondate nella loro complessità stratigrafica, che ritorna alle origini mitologico-primitive dell’uomo delle caverne e alle forme di vita anfibie, sospese tra due elementi – acqua e terra – e due ere geologiche – Paleocene e Olocene.


[eng]

A young directress travels to Krabi province, Thailand, for on-site inspections in view of her next project. The inhabitants observe with worried amazement, mindful of the environmental disaster determined by the increasing flow of tourists after the production of Danny Boyle’s The Beach. While busy intersecting family affairs (the story of her parents who often went to a by now abandoned cinema) and national history (the student protests of the ‘70s and today’s militarized climate), the directress’ traces are lost.
Krabi, 2562 is a search by images, probed in their stratigraphic complexity, which returns to the mythological-primitive origins of the cavemen and to the amphibious life forms, suspended between two elements – water and earth – and two geological eras – Paleocene and Holocene.

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]

La rivoluzionaria Indianara lotta per la sopravvivenza delle persone transgender in Brasile. Nel rifugio che lei stessa ha istituito, sulle strade, alle manifestazioni, è un continuo battersi per i propri ideali, persino a casa con il marito Maurício. Vicina ai cinquanta, attaccata anche dai suoi compagni di partito e sofferente per l’avanzata del totalitarismo, Indianara deve unire le forze per l’ultimo atto di resistenza.
Una dei più vibranti caratteri apparsi sullo schermo da tempo, Indianara, viene colta dai registi Aude Chevalier-Beaumel e Marcelo Barbosa in un momento cruciale per la storia politica brasiliana. Eppure, nonostante l’urgenza, gli autori riescono a trovare il modo di combinare il senso di immediatezza delle battaglie, degli sforzi dell’intera comunità, come in un , con un ritratto morbido ed esteticamente elegante capace di prendersi il tempo e lo spazio nel raccontare i personaggi.

[eng]

The revolutionary Indianara fights with her gang for the survival of transgender people in Brazil. In the shelter she founded, in the streets and the demonstrations, she strives to practice her ideals, including in her relationship with Maurício, her husband. Nearing her fifties, facing the attacks of her political party, and suffering the advance of totalitarianism, Indianara joins forces for a last act of resistance.
One of the most vibrant people seen on screen in a while, Indianara is caught by directors Aude Chevalier-Beaumel and Marcelo Barbosa at a turning point in Brazil's political history. Yet, despite the events' urgency, they still find a way to depict the fights and struggles of an entire community that combines the sense of urgency of an instant movie with a sensible and visually beautiful portrait that takes time and space to explore his characters. 

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]
Lasciatevi cadere nelle sperimentali creazioni sonoro-musicali di Felix Kubin. Il ritratto di un grande artista con la musica perennemente nella testa. Felix è il piccolo Nemo di un nuovo universo insonne di musica e gioia pura!
Losier è l’unico soggetto dietro la macchina da presa: lavora in solitaria, brandendo la camera e registrando il suono. Di conseguenza la relazione sulla quale si basa il film diviene parte integrante del film stesso. è ancora un altro viaggio di meraviglie, un affettuoso legame tra due artisti incessantemente in gioco che demolisce la barriera tra regista e soggetto filmato. Una fusione continua di creatività visionaria e densa esplorazione del lavoro dell’artista.

[eng]

Fall into the world of Felix Kubin’s experimentation and creation of music sound. A portrait of a great artist who never stops living with music in his head. Felix is the little Nemo of a new sleepless world of music and pure joy!
Losier is a one-person filmmaker: she works alone, wielding the camera and recording the sound. Hence the relationship on which the film is built is brought into the film. , is again another journey of marvel and tender bonding between two artists who never stop playing with each other therefore breaking down barriers between the filmmaker and the subject in a continuous merger of visual creativity and in-depth exploration of artists at work.

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]

Nina e Madeleine, due pensionate, sono segretamente innamorate da decenni. Per tutti, inclusa la famiglia di Madeleine, sono semplicemente le dirimpettaie dell’ultimo piano del palazzo. Le due, in realtà, vanno e vengono tra gli appartamenti condividendo la tenerezza del quotidiano. Finché, un giorno, il legame viene messo alla prova da un limite improvviso alla loro libertà. 
Rievocando la grazia nel tratteggiare un amore di tarda età – ostacolato dagli eventi e da figli ottusamente egoisti – dell’ultimo Comencini (), Meneghetti colora una storia in apparenza classica di tinte noir ed oniriche in un gioco tra realtà e memoria che sfugge al melodramma. Sostenuto da interpreti che sfidano la gamma tonale, dalla commedia di situazione all’intensità drammatica degli sguardi, il film è un vero omaggio alla pervicacia dell’amore.


[eng]

Nina and Madeleine, two retired women, are secretly in love for decades. From everybody's point of view, including Madeleine's family, they are simply neighbors living on the top floor of their building. They come and go between their two apartments, sharing the tender delights of everyday life. Until, one day, their bond is put to the test when they are suddenly unable to move freely between each other's apartments. 
Bringing back to mind the graceful depiction of elderly lovers hindered by events and obtuse children of the last Comencini's movie , Meneghetti blends a seemingly classic narrative with noir and dreamlike elements, therefore achieving a mix of realism and reminiscence preventing melodrama. Sustained by performers defying acting range, from comic 

nuove visioni / 04 settembre 2020

[ita]

Bianca è una transessuale di 39 anni che vive nell’hinterland milanese, in un appartamento avvolto da una tenace penombra, scalfita soltanto dalla luce delle candele. Riceve ogni giorno telefonate di lavoro che si concretizzano in appuntamenti in cui il sesso è forse l’aspetto meno insolito. Lei attende però soprattutto la telefonata di Natasha, sua compagna di una vita che vive in Brasile e con la quale progetta di ricongiungersi. Bianca è anche figlia d’arte. Suo padre era lo scultore Cesare Riva e la sua presenza aleggia in ogni angolo della casa. 
Dopo e , è la terza parte di una Trilogia domestica che, attraverso un rigoroso equilibrio formale, si addentra nelle vite delle persone che abitano e rendono unici e sorprendenti questi spazi.


[eng]

Bianca is a 39-year-old transsexual who lives in the Milanese hinterland, in an apartment wrapped in a dim light, grazed only by the light of the candles. Every day she receives business calls that usually concretize in dates where sex is perhaps the least unusual aspect. Above all, however, she awaits the phone call from Natasha, her lifelong partner who lives in Brazil and with whom she plans to reunite. Bianca is also daughter of an artist. Her father was the sculptor Cesare Riva, whose presence hovers in every corner of the house. 
After and , is the third part of a Domestic Trilogy that, with a rigorous formal balance, enters the lives of people who live and make these spaces unique and surprising.

 

panorama queer / 04 settembre 2020

[ita]

Samp, killer di professione che viene ingaggiato da un potente presidente per uccidere i tradizionalisti. L’uomo Samp è affetto da turbe psicologiche che cura con la musica. Dopo aver ammazzato la madre, vaga nella terra di Puglia alla ricerca della donna ideale; durante il suo vagabondaggio incontra persone che conducono una vita naturale, personaggi alla ricerca delle proprie origini e un singolare musicista. Improvvisamente si innamora. Non una ma più volte. Di donne inconsistenti. Uccide ancora e torna un poco umano, di quell’umanità che finirà per stroncare le sue ambizioni di potere.
Le riprese di sono iniziate diciannove anni fa e terminate nel 2020. Si vedono i personaggi invecchiare insieme agli autori, mentre la vivacità delle immagini e dei colori è castigata in un fotogramma che palpita sullo schermo.


[eng]

Samp, a professional killer, is hired by a powerful president to kill traditionalists. Samp is a man suffering from psychological disorders that he tries to cure with music. After killing his mother, he roams around the land of Puglia looking for the ideal woman; during his wanderings he meets up people who lead a natural life, characters seeking after their origins and a peculiar musician. Suddenly he falls in love. Not once but several times. With inconsistent women. He kills again and he goes back being a little more human, that humanity that will end up crushing his lust for power. 
The filming of began nineteen years ago and ended in 2020. The characters are seen to age along with the authors, while the vitality of the images and colors is castigated in a frame that throbs on the screen.

retrovie italiane / 04 settembre 2020

[ita]

Dopo avere trovato una sistemazione per l’anziano padre, Delia, lucciola di Roma, si reca a Parigi, dove risiede ormai da anni il fratello omosessuale Claudio. Decisa a reimpiantare la propria attività in quella capitale sofisticata, giovando magari di una clientela d’alto bordo, Delia si scontra con la quotidianità tutt’altro che grandiosa della periferia parigina, costellata di mansarde anguste, vicoli bui e muri scalcinati. Altrettanto arduo giungere al nucleo dorato e agognato di Place de la Concorde, mentre il verace rione di Testaccio sembra sempre più vicino…
Un film di culto eccentrico, una commedia all’italiana che fa del camp e della caricatura il suo marchio di fabbrica.


[eng]

Having found accommodation for her elderly father, Delia, a prostitute from Rome, travels to Paris, where her homosexual brother Claudio has lived for years. Determined to restart her business in that sophisticated capital, perhaps benefiting from a high profile clientele, Delia crashes down to a reality that is anything but grandiose, that of the Parisian suburbs, dotted with narrow attics, dark alleys and crumbling walls. Equally difficult to reach the golden and coveted core of the Place de la Concorde, while the genuine Testaccio district seems ever closer… 
An eccentric cult film, an Italian comedy that makes camp and caricature its trademark.

retrovie italiane / 04 settembre 2020

[ita]

Francesca ha 16 anni e ha una vita molto libera tra la scuola, le amiche e i ragazzi che le fanno la corte. Quando conosce Enrico, un architetto che ha 20 anni più di lei, se ne innamora e crede che il loro sentimento possa superare qualsiasi ostacolo. Una mattina, di ritorno da scuola, accompagna sua madre in giro. L'incontro con un giovane ex amante della madre, che trascina le due nel salotto di una principessa innamorata di lui, stuzzica la fantasia di Francesca. Quella sera stessa, va a trovare Enrico, impegnato nel restauro di una villa fuori città e decide di abbandonarsi ai suoi sentimenti. Soltanto dopo capirà finalmente di essere stata soltanto un passatempo per l'architetto...

 

[eng]

Francesca is 16 years old and has a very free life, spent between school, friends and boys. When she meets Enrico, an architect who is 20 years older than her, she immediately falls in love with him and believes that their feelings can overcome any obstacle. One morning, coming back from school, she drives her mother around. The encounter with a young ex-lover of his mother, who drags the two in the living room of a princess madly in love with him, stimulates the fantasy of Francesca. The same evening, she goes to see Enrico, engaged in the restoration of a villa outside the city and decides to abandon himself to her feelings. Only at the end she’ll finally realize that for her beloved architect she was just a pastime...

queer short / 04 settembre 2020

[ita]
Dove mondo vegetale, acquatico e umano convergono, e vegliano gli spiriti, il confine tra realtà e mito si fa labile, come quello tra i generi. Girato sulle rive del fiume Ogooué in Gabon, Chrishna/Ombwiri ci immerge tramite la testimonianza di un giovane uomo che ha intrapreso un percorso di cambiamento di genere in un universo liquido popolato da creature leggendarie ed ancestrali, da figure androgine in metamorfosi, esseri anfibi straordinari, come le sirene omeriche celebri per la loro bellezza e il loro canto, o la divinità Krishna, entità d’apparenza femminile ma di sesso maschile.
Assecondando il ritmo cantilenante delle acque, Doyon filma la voce e il di Chrishna, ridisegnando i canoni della narrazione dell’alterità, fedele alla lezione mai dimenticata di Hélène Cixous: «scrivi te stessa, scrivi il tuo corpo».

[eng]

Where the vegetal, aquatic and human world converge, and the spirits watch over, the boundary between reality and myth becomes blurred, like the one between genders. Filmed on the banks of the Ogooué river in Gabon, Chrishna/Ombwiri through the testimony of a young man who started a gender change process takes us in a liquid universe populated by legendary and ancestral creatures, androgynous figures in metamorphosis, extraordinary amphibians, such as the Homeric sirens, famous for their beauty and their singing, or the Krishna deity, an entity of female appearance but male.
Following the chanting rhythm of the waters, Doyon writes and films the voice and body of Chrishna, redesigning the canons of the narration of the otherness, always faithful to the lesson of Hélène Cixous: «write yourself, write your body».

 

queer short / 04 settembre 2020

[ita]

Due sconosciuti si incontrano a una stazione di servizio. È notte fonda e l'uno deve fare il pieno alla sua moto, l'altro cerca i 22,50 euro che gli mancano per andar via. Forse può ottenerli vendendo, al nuovo venuto, la distanza che li separa dal cielo. In una tenzone poetica dove lo sguardo registico si impaurisce come un cuore al primo desiderare, i due svelano una realtà altra. Oltre e contro la reificazione genitale e virtuale degli schermi, la distanza dal cielo è la vicinanza di un close-up dentro un lungo-campo che pare trasformare la scena nel fondo di una bottiglia lunare di nome notte, senza tempo né spazio e dove il messaggio è forse l'ignota, meravigliosa, gestazione della fiducia di ogni primo incontro. È lì, nella sospensione quasi allegorica di ogni parola detta, che si forma l'abbraccio in moto, dolente e pericolosissimo, dei due inconsueti mercanteggiatori di cielo.

[eng]

Two strangers meet at an old gas station. It's late at night and one has to fill up his bike, the other is looking for 22,50 euros. that they miss to go away. Perhaps he can obtain them by selling, to the newcomer, the distance that separates them from heaven. In a poetic battle where the director's gaze is flappened like a heartbeat at the first desire, the two reveal another reality. Beyond and against the genital and virtual reification of the screens, the distance from the sky is the proximity of a close-up within a long-field shot that seems to transform the scene into the bottom of a lunar bottle called night, without time or space and where the message is perhaps the unknown, marvellous, gestation of trust in every first meeting. It is there, in the almost allegorical suspension of every spoken word, that the moving embrace, painful and very dangerous, of the two unusual hagglers of the sky is formed.

queer short / 03 settembre 2020

[ita]

All'inizio degli anni ’80, Brocatella “canta” le lodi della telematica al suo amico Nino che, al contrario, ignora cosa sia. Molto presto il suo lavoro per la chat erotica Minitel Rose finisce per annoiarla, rendendole ancora più difficile dimenticare la sua ex, Electra. Ma forse l'amore è a portata di un clic...

Rose Minitel racconta in tre giorni e sette canzoni il destino stravagante e tragico di Brocatella, la quale vive molto prima dell'invenzione di Meetic o Tinder, nell'eccitazione illusoria degli amori virtuali. Il film è una fiaba sulla nostra epoca, un dramma sulla solitudine nell'era neoliberale dei social nata proprio negli anni ’80.


[eng]

At the beginning of the 80’S, Brocatella “sings” the praises of telematics to her friend Nino, who doesn’t know what it is. Yet, her job for the erotic chat Minitel Rose bores her and not let her forget her ex, Electra. But maybe love is just a click away…

Rose Minitel tells in three days and seven songs the fantasist and tragic destiny of Brocatella, who lives a long time before Meetic or Tinder in the illusory excitation of virtual loves. The film is a fable about our time, a drama of loneliness in the neoliberal era of social networks that was born in the 80’s.

anteprime queer / 25 aprile 2020

[ita]

Delphine Seyrig è stata un’attrice leggendaria, Carole Roussopoulos una videoartista precorritrice dei tempi, i cui lavori hanno documentato le lotte del Movimento di liberazione della donna in Francia. Il loro incontro e il loro sodalizio artistico sono al centro del lavoro di Mc Nulty, la quale ha realizzato un film d’archivio che documenta e riporta alla luce la loro produzione video nel corso degli anni Settanta.
Delphine e Carole furono tra le prime artiste a sondare le possibilità espressive della videocamera che, in quegli stessi anni, attirava l’attenzione di Godard. Le loro immagini militanti e la loro “videoteca femminista”, molto legata ai movimenti omosessuali dell’epoca, accompagnano ed entrano in collisione con la carriera divistica della Seyrig che il documentario non può esimersi dal ricordare.


[eng]

Delphine Seyrig was a legendary actress, Carole Roussopoulos was a video artist ahead of her time, whose work documented the struggles of the Women’s Liberation Movement in France. Their encounter and their artistic partnership are at the center of Mc Nulty’s work, who has made an archival film that documents and brings to light their video production during the ‘70s.
Delphine and Carole were among the first artists to explore the expressive possibilities of video cameras which, in those same years, attracted the attention of Godard. Their militant images as well as their “feminist video library”, closely linked to the homosexual movements of the time, follow and collide with Seyrig’s stardom that the documentary cannot fail to mention.

anteprime queer / 10 marzo 2020

[ita]

Carmen prova il vestito per il giorno del suo fidanzamento e il suo futuro sembra già stato deciso: si sposerà, farà dei figli, baderà alla casa. A diciassette anni ha abbandonato gli studi e vorrebbe aprire una parruccheria. Lola invece è presa dallo studio: gli esami sono ormai vicini. Suo padre la vuole al mercato a vendere frutta e verdura, lei dà ripetizioni ai bambini e intanto crea uccelli multicolore con la sua bomboletta. Una mano sfiorata al mercato e un pacchetto di sigarette condivise in segreto sanciscono la nascita di un desiderio profondo.
Il luminoso pennello di Arantxa Echevarrìa cattura la morbidezza degli incarnati per dipingere un desiderio che cresce come la dolce lentezza della marea. Il mondo rituale degli abiti sgargianti e il ritmo innato della danza scandiscono la narrazione di questa sorprendente opera prima.

 

[eng]
Carmen tries on the dress she bought for the day of her engagement and everything seems to be already set for her: she will marry, have children and look after the house. She is seventeen, she is dropped out of school and she wants to open her own hair saloon. Lola is busy studying: she is going to take some tests soon. His father wants her selling vegetables at the market, while she tutors kids and brings colorful birds out of her spray can. The gentle touch of a hand and pack of cigarettes secretly shared will give birth to a deep desire. 
The luminous brush of Arantxa Echevarrìa captures the softness of skin to depict a desire that grows with the gentle softness of the tide. The colorful ritual world of gaudy attires and the rhythm of a dance that seems genetically inherited give shape to a proficient narration in this surprising first work.

anteprime queer / 09 dicembre 2019

[ita]

Alla fine del Settecento, non molti anni prima dello scoppio della Rivoluzione, Marianne viene convocata dalla madre di Héloïse per realizzare il ritratto della figlia, appena uscita dal convento e in procinto di sposarsi con un uomo mai visto prima. La pittrice non potrà contare sulla collaborazione della ragazza, e dovrà anzi nascondere il motivo della sua visita: comincerà allora un percorso di conoscenza che porterà le due ad avvicinarsi sempre di più, fino alla nascita di una passione travolgente e misurata nello stesso tempo.

Lavorando su una rievocazione in costume che guarda ai grandi modelli del cinema, da Stanley Kubrick fino a Todd Haynes passando per Rohmer, un film tutto al femminile che nella luce, nella parola, nei silenzi e nella musica trova lo spazio per raccontare la storia di un amore proibito, nascosto e impetuoso come la vita della giovane protagonista. Una fiamma che si libererà fino a far ardere il cuore di chi la circonda e degli spettatori. Vincitore del premio come miglior sceneggiatura e della Queer Palm alla 72esima edizione del festival di Cannes.

[eng]

At the end of the 18th century, not many years before the outbreak of the Revolution, Marianne is summoned by Héloïse's mother who wants her to make the portrait of her daughter that has just come out of a convent and is about to marry a man she has never seen before. The painter will not be able to count on the collaboration of the girl, and will indeed have to hide the reason behind her visit: they will then begin a journey of awareness which will lead them to get closer and closer, until the birth of an overwhelming, but measured at the same time, passion.

Working on a costume reenactment that looks back at the great models of cinema, from Stanley Kubrick to Todd Haynes through Rohmer, an all-female film that finds in light, word, silence and music the space to tell the story of a forbidden love, hidden and impetuous as the life of the young main character. It’s a flame that will burn until the hearts of those around her and the spectators’ ones will be set on fire. Winner of the Best Screenplay Award and Queer Palm Award at the 72nd Cannes Film Festival.