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panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

The Misandrists ci racconta di un gruppo eversivo di femministe che sotto la guida della Grande Madre (Susanne Sachsse), intendono invertire il processo storico che ha visto le donne da sempre sottomesse al patriarcato per dar vita a nuovo mondo unicamente femminile. Per farlo utilizzano ogni mezzo possibile, dai filmati porno per l’autofinanziamento e la promozione dell’amore saffico, al cambio di sesso forzosamente imposto agli odiati uomini.  Dopo il romanticismo fuori dagli schemi di Gerontophilia, LaBruce passa ad un film più “militante”, ennesimo tassello della sua personale crociata contro ogni forma di conformismo e perbenismo borghese, ricordandoci il potere politico che ricopre tutt’oggi la sessualità in ognuna delle sue sfaccettature, che mostrata con ironia e un tocco di perversione crea nei suoi film un mix esplosivo e a suo modo gioiosamente rivoluzionario.

[ENG]

The Misandrists tells the story of a feminist subversive group, led by the Great Mother (Susanne Sachsse), endeavouring to forge a new female-centric world order by reverting the historical processes that have condemned women to be subjugated to a patriarchal society. They will resort to any means to achieve their mission, using pornography to fund their efforts and promote sapphic love, and even forcing sex change therapy unto men. After the unconventional romance portrayed in Gerontophilia, LaBruce moves on to a more “militant” movie, taking another step in his personal crusade against bourgeoise conservative conformism and self-righteousness, reminding us of the political power still carried by sexuality in its multifaceted nature, which he expounds with irony and a touch of depravation to create an explosive, joyfully revolutionary concoction.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

A Varziela, Vila do Conde, la più grande Chinatown del Portogallo, un uomo con un cappello e una pistola si aggira attorno ai capannoni alla ricerca di un magazzino di scarpe andato a fuoco. Tra le strade della grande area industriale l’uomo incrocia una donna e segue il vento del nord per raggiungere il drago rosso, simbolo della tessera del Mahjong. Sullo sfondo due cosche della mafia cinese regolano i conti mentre il vento dell’est spira in direzioni inaspettate e imprevedibili. Un thriller pieno di mistero, una tensione che cresce dentro il percorso di un uomo che si intreccia con l’inatteso esito di una partita di Mahjong.

[ENG]

In Varziela, Vila do Conde, Portugal's largest Chinatown, a man with a hat and a gun wanders around the sheds looking for a burned shoes store. In the streets of the big industrial area, the man crosses a woman and follows the north wind to reach the red dragon, a symbol of Mahjong's card. In the background, two families of the Chinese mafia are fighting while the wind of the east blows in unexpected and unpredictable directions. A thriller full of mystery, a tension growing while the path of a man is intertwining with the unexpected outcome of a Mahjong game.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Per circa quarant’anni Norma Roos e Virginia Kaitchuck hanno collezionato fotografie della loro vita di coppia, delle loro abitudini e della loro comunità. Ritrovate dalla regista Michelle Citron, le fotografie che seguono i decenni dalla fine degli anni ’30 alla fine dei ’70, diventano testimonianze preziose per raccontarci una storia parallela al racconto della cultura americana mainstream.  Lavoratrici nella Chicago pre-Stonewall, le loro foto ci mostrano un universo segreto restituendoci in tal modo una visione  intima e affettiva, antitetica alla rappresentazione maschile e sessista delle pin up dell’epoca. In tal modo la Citron ci offre una nuova storiografia, femminile e femminista, componendo un quadro più sfaccettato dell’America di ieri e di oggi.

[ENG]

For forty years, Norma Roos and Virginia Kaitchuck collected pictures of their everyday life, portraying their private habits as well as their life as a couple in their community. The snapshots, uncovered by director Michelle Citron, become the precious testament of a story running in parallel with the mainstream american narrative between the 1930s and the '70s. The pictures they take as pre-Stonewall workers in Chicago reveal a secret, intimate view on their universe, diametrically opposed to the male chauvinist pin-up portrayal of women so characteristic of the time. Citron thus presents a new, female centered and feminist historiography, enrichening our picture of past and present America with new pleasantly unexpected undertones.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Jake è un ragazzino di tredici anni da poco trasferitosi con i suoi genitori a Brooklyn nella casa lasciata in eredità dal nonno appena morto. Nel nuovo quartiere Jake incontrerà Tony, un ragazzino della sua stessa età di origini cilene, con il quale stringerà una forte amicizia condividendo il sogno di entrare alla scuola di arte e recitazione LaGuardia di Manhattan. La loro amicizia procederà spensierata, piena di scoperte e giochi fino a quando un diverbio economico tra le famiglie dei due condizionerà il loro rapporto. Little men, o i tormenti del giovane Jake, racconta la scoperta del desiderio da parte di un ragazzino alle soglie dell’adolescenza, un delicato racconto di formazione affidato alla dolcezza dei due interpreti che restituiscono con spontaneità e leggerezza l’inquietudine della loro età.

[ENG]

Jake is a thirteen-year-old boy who recently moved with his parents in Brooklyn in the house inherited from his grandfather who just died. In this new district Jake will meet Tony, a boy his own age of Chilean origins, with whom he will make friends by sharing the dream of entering the LaGuardia Art and acting school of Manhattan. Their carefree friendship would pursue, full of discoveries and fun right until an economic dispute between the families of the two will affect their relationship. Little men, or the torments of young Jake, tells the story of a boy at the threshold of adolescence who discovers desire, a delicate coming-of-age story entrusted to the sweetness of the two interpreters that return with spontaneity and lightness the restlessness of their age. 

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Su un isola sperduta tra due mondi, Dai, una giovane donna cinese, sopravvive da sola in una grotta, in compagnia del bambino che giorno dopo giorno cresce nel suo grembo. In attesa sul molo che ogni giorno viene invaso dall’arrivo di centinaia di migranti, Dai cerca instancabilmente la faccia dell’uomo che ama, suo marito. Forse un giorno il suo desiderio sarà esaudito… Un ritratto di Lampedusa dove documentario e finzione coesistono con grazia, raccontando efficacemente uno spaccato del mondo.

[ENG]

On an island lost between two worlds, Dai, a young Chinese woman, survives alone in a cave, waiting for the baby that swells her womb day after day. By the harbour which, every day, flurry with the arrival of hundreds of migrants, she searches tirelessly the face of the man she loves, her husband. One night her wish is to be fulfilled… A portrait of Lampedusaa where documentary and fiction coexist with grace, narrating effectively a certain state of the world.

 

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

China (questo il nome affibbiatole dai vicini) è una giovane donna cinese che vive a Lisbona dove gestisce un supermercato, un marito lagnoso e un figlio un po’ vivace. La donna è divisa tra i suoi doveri e i suoi desideri, a volte estremi e inconfessabili, ma giocare con la vita alle volte può essere pericoloso. China China racconta di una donna e del suo slancio verso un cambiamento, la tensione di un volo liberatorio beffardamente tarpato dal caso.

[ENG]

China (this is the name her neighbours gave to her) is a young chinese woman who lives in Lisbon where she runs a supermarket, a complaining husband and a lively son. The woman is splitted between her duties and her desires, sometimes extremes and unspeakables, but playing with life can be dangerous sometimes. China China tells about a woman and her impulse towards a change, a liberatory flight tension clipped mockingly by chance.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

“L’arte performativa non viene fatta per produrre merci, ma per esprimere un modo di essere, uno stato d’animo. È un modo di vivere questa vita da una prospettiva diversa, con più sincerità”. Così parla del suo lavoro l’artista Franko B., nato a Milano ma trasferitosi a Londra nel 1979 dopo un’infanzia di violenze e abbandono. Nell’arco della panoramica sul suo percorso creativo, partendo dalle performance durante le quali si mostrava al pubblico mentre dal suo corpo colava sangue e tornando ai ricordi del suo passato, comprendiamo gradualmente quanto di sé riesca a donarci l’artista: il dolore, la forza, la rabbia, le sfide a cui si sottopone rendendosi in tal modo il nostro tramite per poter guardare al mondo con un’ottica nuova, più empatica e umana.

[ENG]

"Performance art is not made to produce goods, but to express a way of being, a state of mind. It's a way of living this life from a different perspective, with more sincerity.” This is how artist Franko B., born in Milan but relocated in London in 1979 after a childhood of abuses and neglect, speaks of his work. Throughout his creative path, starting from the performances during which he appeared with his body dripping blood and recovering the memories of his past, we gradually understand how much the artist is able to give himself to the audience: his own pain, strength, anger, the challenges he was subjected to, thereby becoming the vessel to look at the world with a new perspective, more empathetic and human.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Billie è appena stata lasciata, passa le sue giornate a piangere riguardando le foto dei bei momenti passati insieme alla sua amata. Tutti attorno a lei provano a consolarla: i professori la riempiono di consigli, le sue amiche provano a farla distrarre e anche la madre prova a darle conforto con tutta la dolcezza che sa. Billie però pare inconsolabile. Balli, musica, colori e ironia, A ton âge le chagrin c’est vite passé è una divertente e ispirata commedia musicale che racconta i primi dolori della giovane Billie con un tocco leggero e con un’evidente presa in prestito di un décor anni ’80.

[ENG]

Dopo aver studiato all’Università di Paris 8, dove ha scritto un libro di memorie su Magdalena Montezuma, e alla Scuola Nazionale Superiore Arti di Parigi-Cergy, Alexis Langlois nel 2015 realizza con il G.R.E.C. Fanfreluches et idées noires, cortometraggio in cui filma i performer e il bel mondo della Parigi sotterranea. L'anno successivo gira col medesimo gruppo la commedia musicale À ton âge le chagrin c'est vite passé. In questo momento è impegnato nella scrittura di un nuovo lavoro, De la terreur, mes sœurs!

panorama queer / 23 maggio 2017

[ITA]

Kyoko, una giovane artista da tutti considerata un genio poliedrico, vive nel suo coloratissimo appartamento in un costante stato di schizofrenica auto-venerazione. Sfoga le sue frustrazioni umiliando la povera segretaria Noriko, di cui si serve anche per placare le proprie pulsioni sessuali.  Osannata dalla stampa e riverita da Noriko, Kyoko può permettersi di fare ciò che vuole. Poi però il regista chiama il cut ed il ruoli si invertono: Kyoko è una giovane attrice insicura che viene maltrattata da tutti i suoi colleghi, dal regista ma, soprattutto, dalla famosa e navigata Noriko. Ma qual è la realtà e quale la finzione? In questo omaggio al filone del roman porno, Sion Sono mette in scena un bizzarro delirio schizofrenico che, servendosi di metalinguaggi e strumenti onirici, analizza l’immaginario erotico giapponese, i suoi tabù ed il ruolo della donna nella società contemporenea.

[ENG]

Kyoko, a young artist considerated by everyone a multifaceted genius, lives in her colorful apartment in a permanent state of schizophrenic self-veneration. She unload her frustrations humiliating her poor secretary Noriko, which also use to satisfy her own sexual impulses. Praised by the press and revered by Noriko, Kyoko can do what she wants. Then the director calls the CUT ed the roles are reversed: Kyoko now is a young insecure actress abused by all her collegues, the director and, most of all, by the famous and experienced Noriko. But, which is reality and which is fiction? In this tribute to roman porno genre, Sion Sono stages a bizarre schizophrenic delirious that, using metalanguages and dreamlike instruments, analizes the japanese erotic repertoire, its taboo and the role of woman in contemporary society.

panorama queer / 23 maggio 2017

[ITA]

Una giornata all’interno di un mercato di Macao, la macchina da presa mostra allo spettatore il cruento rituale che si ripete ogni giorno nei meccanici gesti di uomini che uccidono selvaggina, pesci, maiali per preparare la merce sui banconi. Questa alba rossa di sangue racconta un’umanità apatica e indifferente di fronte al dolore degli animali quando questi diventano prodotti da commerciare, un manifesto animalista che interroga lo spettatore sulle proprie abitudini alimentari. Ogni tanto all’interno delle vasche si intravede una sirena, quasi una fuga verso il sogno, un modo per riprendere fiato.

[ENG]

A day in the Macau market, the camera shows to the spectator the cruel ritual which is repeated every day in mechanics gestures of men killing preys, fish and pigs to prepare the goods on the counters. This red sunrise tells an apathetic and indifferent humanity in the face of the pain of the animals when they become products to trade, an animalist manifesto that questions the viewer about his eating habits. Occasionally inside the tubs you can see a mermaid, almost an escape to the dream, a way to breath again.

 

DOC-Cévennes / 21 maggio 2017

Le utopie nascono, altre ne muoiono, alcuni ne soffrono le conseguenze e ne pagano il prezzo. Separata dalla madre a tre anni e mezzo, Patricia, pittrice, ha trascorso la sua infanzia all’interno della comunità settaria di Otto Mühl alla quale era stata affidata dalla madre per essere cresciuta e educata. Oggi madre e figlia in un intenso confronto provano a capire le scelte che portarono la piccola Patricia all’interno della comunità fondata in Austria nel 1976.

 

Utopias appear, others just die, some suffers the consequences and pay the price. Separated from her mother at three and a half, Patricia, painter, spent her chilhood in the Otto Mühl sectarian community, to which her motherleft her to be raised and educated. Today mother and child in an intense comparison try to understand the reasons that brought the little Patricia inside the community founded in Austria in 1976.

DOC-Cévennes / 21 maggio 2017

In un piccola cittadina delle Cévennes, le targhette dei numeri civici di Rue de l’Industrie sono scomparse, questo però non impedisce alla posta di arrivare comunque. Da un lato della strada il cantiere di un nuovo “Museo delle arti e delle tradizioni popolari”, un progetto che intende ripristinare un antico laboratorio di filatura della seta dove gli operai discutono della necessità di un cambio nelle condizioni di lavoro. Dall’altro lato una zona di alloggi a basso affitto pieno di residenti poveri e disperati. Un muro li separa.

 

In a small town in the Cévennes, the street numbers of Rue de l'Industrie have disappeared, but this does not prevent mail to be delivered (anyway). On one side of the road, we can find the building site of a new "Museum of Arts and Popular Traditions", a project with the aims to restore a former silk spinning laboratory where workers talk about the need for a change of working conditions. On the other side, a low-rent housing area filled of poor and desperate residents. There is a wall in between.

 

nuove visioni / 21 maggio 2017

[ITA]

Iva è una giovane madre single che si prende cura della piccola Sophia come meglio può. Nelle loro vite entra improvvisamente Hedi, la nuova vicina di casa. Attratta dall’effetto che la ragazza manifesta per sua figlia e colpita dal suo travolgente atteggiamento libertino, Iva si innamorerà perdutamente di Hedi. Quando tutto sembra però andare per il meglio tra le due donne il ritorno del padre di Iva comporterà uno strano cambiamento negli atteggiamenti di Hedi. Quali sono le reali intenzioni della ragazza? Cosa nasconde dietro la sua ardente passione? I classici ruoli di genere subiscono una radicale trasformazione in questa seducente opera prima capace di mischiare elementi del cinema di genere per dispiegare una narrazione metoforico-simbolica.

[ENG]

Iva is a young single mother who takes care of little Sophie the best way she can. Suddenly, their new neighbor Hedi comes in their lives. Attracted by the love that the girl shows for her daughter, and hit by her passionate licentious behavior, Iva desperately falls in love with Hedi. When everything seems to be going well between the two women, Iva’s father appears causing a strange change in Hedi’s attitude. What are the girl’s real intentions? What is she hiding behind her burning passion? Classic gender roles get a total makeover in this seducing debut, capable of mixing different cinema elements so to unfold a metaphoric-symbolic narration.

nuove visioni / 20 maggio 2017

[ITA]

Naomie e Maxime si incontrano in un parco un assolato pomeriggio d’estate. È il loro primo appuntamento, e timidi silenzi scandiscono il loro vagare tra i sentieri poco battuti. Pian piano, pudicamente, si avvicinano, si accarezzano, si innamorano. Non servono a molto le parole tra i prati erbosi sfiorati dal sole, tra due giovani uniti dal desiderio. Ma col calare del sole arriva il momento di salutarsi, si scioglie l’incantesimo, e quello che era sembrato un dolce sogno si tramuta lentamente in un incubo. Le parc è una fiaba moderna che rievoca la potenza del cinema muto per parlare di temi quali l’adolescenza, la scoperta del desiderio e della sessualità e l’incomunicabilità ai tempi dei social media, giocando col cinema di genere ed i suoi linguaggi.

[ENG]

Naomie and Maxime meet each others a sunny summer afternoon in a park. It is their first date and shy silences articulate their wander between the few frequented paths. They slowly, modestly, move closer, caress each other, fall in love. Words don’t help on the grassy field touched by the sun, between two kids joined by desire. But as the sun goes down the moment to say goodbye arrive, the spell undo, and what was seemed like a sweet dream slowly turns into a nightmare. Le parc is a modern tale that recall the power of silent cinema to talk about themes as the adolescence, the discovery of desire and sexuality and the incommunicability in social media era, playing with cinema genres and its languages.

 

nuove visioni / 20 maggio 2017

[ITA]

Luz è una giovane donna colombiana che decide di emigrare in Italia in cerca di fortuna lasciando in affidamento il figlio di due anni alle cure della sorella. Dopo aver accettato un lavoro come donna delle pulizie, Luz incontra Fran, una donna fuori dagli schemi con la quale comincerà una relazione che la trascinerà in giro per Roma a vivere di espedienti nel rifiuto di una condizione di sfruttamento. Los Objetos Amorosos ci restituisce un amore travolgente che ci mostrerà la città eterna da un punto di vista inedito ed esterno alla società europea.

[ENG]

Luz is a young Colombian woman who decided to emigrate in Italy to take her chance, leaving her two years old son to her sister. After she found a job as a cleaning woman, Luz meets Fran, a woman who breaks down all schemes and with who she will start a new style of relationship. Together, they will discover Rome, living day by day and rejecting their status of exploitation. Los Objetos Amorosos offers to the spectator a passionate love which shows the eternal city from an unique and exterior point of view. Out from the European society.

 

nuove visioni / 20 maggio 2017

[ITA]

La strega Elaine è una seduttrice seriale e con l’aiuto di pozioni e allucinogeni rende schiavi tutti gli uomini che incrociano il suo cammino. In realtà Elaine è piena di speranze romantiche sul principe azzurro, e proprio non si capacita di come tutti i suoi amanti facciano una brutta fine. Anna Biller omaggia e ricrea l’estetica dei B-movies in technicolor degli anni ’60 per una commedia nera che fa satira sui luoghi comuni riguardanti entrambi i sessi, ma principalmente sul femminile: se Elaine sogna l’amore perfetto da romanzo rosa, seducendo gli uomini tramite una sessualità iperbolica e una retorica iper maschilista, la sua “seconda personalità” da strega è quella di una valchiria vendicatrice sadica e implacabile.

[ENG]

Witch Elaine is a serial seductress and with the aid of potions and hallucinogens she enslaves all the men crossing her path. But actually, Elaine is full of romantic hopes about her prince charming, and she just does not understand how all her lovers come to a bad end. Anna Biller honors and recreates the aesthetics of B-movies in technicolor of the '60s for a black comedy that satirizes on the clichés regarding both sexes, but mainly on the female’s: if Elaine dreams of the perfect romance seducing men through her hyperbolic sexuality and a male-dominated rhetoric, her "second personality" as a witch is that of a sadistic and relentless avenger Valkyrie.

nuove visioni / 20 maggio 2017

[ITA]

Pierre, un giovane trentenne parigino, decide di andare via da Parigi per lasciarsi tutto alle spalle e compiere un viaggio errante in giro per la Francia. Unica bussola del suo viaggio una app di incontri utilizzata per dare una direzione al suo vagare. Nell’inquieta ricerca di sé e di un senso della sua vita, Pierre incontrerà tante persone che gli permetteranno di confrontarsi e interrogarsi sulle cose del mondo. Nel frattempo, Paul, il suo fidanzato, prova a rincorrerlo sfruttando la geo-localizzazione della app. Jours de France racconta in maniera molto attuale e attraverso uno stile tutto francese il tema della solitudine, della ricerca di qualcosa che stia al di fuori del quotidiano e del solco dentro il quale siamo sempre più costretti. Un viaggio dentro la Francia come luogo geografico fatto di nomi di paesi, cittadine, regioni; una nazione percorsa con un atteggiamento di fuga ma con l’esigenza di una risposta cercata dentro la tradizione, la migliore parte di essa.

[ENG]

Thirty-year-old Parisian Pierre decides to leave Paris to leave everything behind and make a wandering trip around France. The only compass of his trip is a dating app he uses to get a direction of his wandering. In this restless attempt to find himself and a meaning to his life, Pierre will meet many people that will allow him to confront himself and to question about wordly matters. Meanwhile, his boyfriend Paul tries to run after him using the geo-localization system of the app. Jours de France tells in a very contemporary way and through a particular French style, the themes of loneliness, the pursuit of something beyond everyday life and the furrow in which we are increasingly compelled. A trip inside France as a geographic place made of names of countries, towns and regions. A nation sweeped with an escape attitude but with the need for a response sought in the tradition, the best part of it.

 

nuove visioni / 20 maggio 2017

[ITA]

Xiaobin ha 17 anni e ha appena raggiunto i genitori in Argentina. Non parla una parola di spagnolo ma, in pochi giorni, riesce ad ottenere un lavoro in un supermercato cinese. Per superare l’immenso scoglio linguistico che determina la sua difficoltà ad ambientarsi nella nuova realtà, Xiaobin decide di iscriversi segretamente a un corso di spagnolo. E ad ogni lezione, alla ragazza non rimane che testare le suo nuove conoscenze sul campo. È così che, quasi per un obbligato esercizio didattico, decide di accettare l’invio di Vijay ad un appuntamento. Benché i due ragazzi, indiano lui, cinese lei, abbiano una chiara difficoltà comunicativa, iniziano una relazione segreta. E la relazione va avanti, così come le lezioni di spagnolo, e più la ragazza migliora più si cala nella sceneggiatura del film. El futuro perfecto è un prodotto insolito che, mischiando i linguaggi del cinema documentario e di quello di finzione, riesce a ragionare non soltanto su temi quali l’emigrazione e la diversificazione culturale ma porta avanti un studio sul linguaggio che specula sulla temporalità, sull’ipotesi e sulla possibilità senza dimenticarsi della sua componente ironica.

[ENG]

Xiaobin is 17 and she just arrived in Argentina by her parents. She is unable to speak a word in Spanish but, in a few days, she finds a job in a chinese supermarket. Trying to overcome her linguistic difficulties, Xiaobin decides to sign up at a language school. And after each lessons, the girl tries to test her new knowledge on the field. For this reason she decides to accept to date Vijay, almost like it was an inevitable didactic exercise. Although the two guys have a clear communicative difficulty cause their different cultures, they start a secret relationship. And the relationship goes on, as the Spanish lessons, and the better the girl get, the more she identifies with the script. El futuro perfecto is a unusual movie that, mixing documentary and fiction, succeed to reason not only over themes as emigration and cultural diversity but it carries forward a study on language that speculate over temporalities, hypothesis, and possibilities without forgetting about its ironic component.

nuove visioni / 20 maggio 2017

[ITA]

In uno strano presente in cui la tecnologia sembra essere prepotentemente entrata nel quotidiano attraverso la realtà virtuale, in una festa in discoteca David incontra Lucio, un affascinante ragazzo dalle svariate qualità. Per vincere il cuore dell’oggetto del suo desiderio David dovrà imbarcarsi in un viaggio alla scoperta di se stesso, affrontando un confuso turbinio di incontrollabili dejavù. Un pastiche cinematografico dal ritmo incalzante, un viaggio delirante dal gusto pop-trash che, con audacia, indaga tematiche delicate attraverso l’utilizzo di nuovi linguaggi e un’estetica presa in prestito dai videoclip.

[ENG]

In a strange present in which technology seems to have arrogantly entered in our daily life through virtual reality, at a disco party, David meets Lucio, a handsome guy of many talents. In order to win the heart of his object of desire, David will have to embark in a journey of self-discovery, facing a confused whirl of uncontrollable dejavù. A cinematographic pastiche with a pressing rhythm, a delirious trip with a pop-trash taste which bravely investigates delicate themes through new languages and an aesthetics borrowed from music video clips.

 

nuove visioni / 20 maggio 2017

[ITA]

All’interno del Rüdiger, locale gay notturno dove parecchi uomini viennesi vanno alla ricerca di giovani prostituti, un gruppo di ragazzi provenienti dall’Europa dell’Est organizzano il loro business seducendo gli anziani avventori per mantenere le proprie famiglie rimaste nel paese di origine. Il ritratto di una Vienna oscura e un po’ nascosta è raccontato tramite le testimonianze dei giovani che confessano con grande complicità le loro esperienze, le ragioni delle scelte di una vita dove non ci si interroga sul futuro. Con un evidente riferimento alla messa in scena di Querelle de Brest di Fassbinder, Brüder der Nacht (Brothers of the Night) allarga il campo di indagine a vari aspetti del fenomeno che ci racconta: le implicazioni sociali e economiche dell’immigrazione, la casualità delle scelte giovanili, il gioco di regia nell’ambiguità tra documentario e finzione. Un film seducente e provocatorio che ancora una volta ci racconta delle contraddizioni e degli epocali cambiamenti della società d’oggi.

[ENG]

Inside the Rüdiger, a gay night club where a lot of men from Vienna go in search of young male prostitutes, a group of guys from East Europe organize their business seducing the elderly costumers in order to maintain their families remained in their country of origin. The portrait of an obscure and partially hidden Vienna is told through the witness of the young men that confess with great complicity their experiences, the reasons of choices of life made without asking about the future. With a clear reference to the mise-en-scene of Querelle by Fassbinder, Brothers of the Night widens its field of investigation to various aspects of the phenomenon it tells us about: the social and economic implications of immigration, the casualty of the choices made in the youth, the direction game of the ambiguity between documentary and fiction. A seducing and provoking film that once again tells us of the contradictions and epochal changes of today’s society.