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panorama queer / 25 maggio 2017

[ITA]

Liberamente tratta dal prologo de La Bisbetica Domata, Gabriel Abrantes e Alexandre Melo girano una commedia degli equivoci all’interno della quale assistiamo al rapimento di un giovane contadino, trovato svenuto dopo una giornata di bagordi all’osteria. Portato in una casa altolocata, una volta ripresi i sensi i rapitori proveranno a convincerlo di essere un nobile, ma il ragazzo non sarà facile da convincere. Abrantes e Melo inseriscono nel racconto shakespeariano uno humor iconoclasta e vitalistico rendendo il corto un baccanale omoerotico.

[ENG]

Freely adapted from the prologue of The Taming of the Shrew, Gabriel Abrantes and Alexandre Melo shoot a comedy of errors in which we witness the kidnapping of a young farmer, found passed out after a day of debauchery at the tavern. Brought in a prominent home, once recovered, the kidnappers will try to convince him that he is an aristocrat, but the boy is hard to convince. Abrantes and Melo manage to integrate into a Shakespearean tale an iconoclastic and hedonistic humor, turning this short movie into a homoerotic bacchanal.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Filip è un bambino di sette anni che vive con la madre e suo fratello maggiore Sebastian, che ammira più di chiunque altro: i due trascorrono il loro tempo libero insieme, guardando la tv e giocando a calcio. Filip però è anche il nome del migliore amico di suo fratello, con il quale i ragazzi passano spesso molte ore insieme. Dopo avere scoperto che Sebastian e il “Grande” Filip, come lo chiama il bambino, sono più che amici, Filip non sa come affrontare la situazione. Sarà così costretto, suo malgrado, a rimettere in questione l’ammirazione per il fratello e a considerare sotto una luce nuova il significato della parola “gay”, sentita usare come un insulto nel cortile della scuola.

[ENG]

Filip is a seven years old child who lives with his mother and his older brother Sebastian. He admires him most of all: during their spare time they watch movies and play football. But Filip is also the name of his brother best friend, with whom they often hang out together. After discovering that Sebastian and “Big” Filip, as the child call him, are more than friends, Filip doesn't know how to handle it. He will be forced to question his admiration for the brother as well as the meaning the word ”gay” as an insult in the playground at school.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Le tante vite dell’attivista francese Thérèse Clerc, che prossima alla morte decide di lasciare a futura memoria la testimonianza di una vita vissuta in nome delle battaglie sociali e della libertà di scelta dell’individuo. Approdata al pensiero marxista dopo vent’anni di matrimonio passati da casalinga devota, sul finire degli anni ’60 Thérèse è in prima linea per il diritto all’aborto, all’uguaglianza sessuale e per i diritti degli omosessuali. Tramite i suoi racconti e quelli dei quattro figli, scopriamo il percorso che ha portato la donna da un’età “dell’innocenza” e dell’inconsapevolezza fino alla  completa coscienza di sé.

[ENG]

The many lives of French activist Thérèse Clerc, who decided, as her time drew near, to leave a testimony to posterity of a life fought beneath the banners of social justice and freedom of choice for all. Thérèse embraced Marxism after twenty years of marriage as a devoted housewife, finding herself on the frontline for abortion rights, sex equality and homosexual rights by the end of the 1960s. We learn, through hers and her four children’s stories, of the journey that led her from the age of innocence and blissful ignorance to her full social and critical consciousness.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Nessuno parla più di Howard Brookner. Eppure, negli anni 70, questo giovane e promettente regista era riuscito a raccontare una New York in pieno fermento artistico girando un documentario sull’emblematica figura di William Burroughs. Nel 1989 però, all’inizio di quella che sembrava una promettente carriera, Howard muore di AIDS. 25 anni dopo, il nipote Aaron, grazie all’aiuto di Jim Jarmush, trova un immenso archivio seppellito nel famoso bunker di Burroughs e, con esso, il ricordo di suo zio.  Uncle Howard è un film nostalgico, allo stesso tempo testamento di un artista e passaggio di testimone tra due generazioni. Un film che parla dell’amore per il cinema e per l’arte, panacea capace di curare qualsiasi malattia e sconfiggere perfino la morte.

[ENG]

Nobody talks about Howard Brookner anymore. However, in the 70s, this young e promising director succeded to talk about a New York in a full artistic turmoil, shooting a documentary about the emblematic figure of William Burroughs. Unfortunately in 1989, at the beginning of a promising career, Howard dies of AIDS. 25 years later, his nephew Aaron, thanks to the help of Him Jarmush, discovers an enormous archive buried inside the renowned Burroughs bunker and, with that, his uncle memory. Uncle Howard is a nostalgic movie, an artist will and a passing of the baton beetween two generation at the same time. A movie that talks about the love for cinema and art, a panacea ables to cure any diseases, defeating even death itself.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

La dottoressa Feifer diventerà il leader di una nuova rivoluzione femminista. O almeno così l’ha convinta il cervello di Ulrike Meinhof, con cui la donna intrattiene uno scambio telepatico. Salvato dal deterioramento dopo la sua morte nel carcere di Stammheim, il cervello del leader della RAF, stipato dentro una scatola per gli organi, guida la dottoressa  alla ricerca di un corpo femminile ideale in cui possa essere impiantato. Giunta però ad una conferenza accademica, La dottoressa Feifer scoprirà che il suo arci-rivale, Detlev Schlesinger, trasporta le ceneri del precedente leader del movimento neo-nazista tedesco, il famigerato Michael Kühnen, omosessuale morto di AIDS nel 1989. E quando I due provetti Frankenstein si incontreranno, lo scontro sarà inevitabile. Nato come una performance durante la conferenza Die Untoten: Life Science and Pulp Fiction al Kampnagel di Amburgo, Ulrike’s Brain è un film di fantascienza dai toni pulp che omaggia I B-Movie degli anni 60 come They Saved Hitler’s Brain e The Brain That Would Not Die. Un delirio sperimentale e meta-narrativo e la prova definitiva che la realtà è davvero più strana della finzione.

[ENG]

Doctor Feifer will become the leader of a new feminist revolution. Or at least so Ulrike Meinhof’s brain convinced her, with which the woman has a telepathic exchange. Saved from deterioration after his death in Stammheim prison, the brain of the leader of RAF, preserved in a organ box, leads the doctor in the search of an ideal female body  in which he can be transplanted. However, arrived at an accademic conference, Doctor Feifer learns that her arch-rival, Detlev Schlesinger, is carrying the ashes of the former leader of German Neo-Nazi movement, the infamous Michael Kühnen, an homosexual died of AIDS in 1989. When the two Frankenstein will meet, the clash will be inevitable. Born as a performance during the conference Die Untoten: Life Science and Pulp Fiction at Kampnagel in Hamburg, Ulrike’s Brain is a sci-fi movie with pulp tones that honours sixties B-movies like They Saved Hitler’s Brain and The Brain That Would Not Die. An experimental meta-narrative delirious and the definitive proof that the reality is, indeed, stranger than the fiction.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

STEREO_VERSO INFINITO: UNFIXED 26

Il progetto Stereo venne iniziato nel 2000 con l’obiettivo di creare un sistema di classificazione dinamica di suoni, immagini in movimento, fotografie e testi. Stereo ha le sue radici nelle ricerche condotte in campo audio col metodo “random” che vedevano una interazione molto stretta tra statistica e scrittura/ascolto. Stereo è formato da 30 strutture tipo-Haiku della durata di 30 secondi ciascuna che sono al tempo stesso autonome ma anche parte di una griglia narrativa infinita. Il montaggio di Stereo_verso Infinito viene modificato ogni 40 giorni, producendo un’evoluzione sia orizzontale che verticale del materiale contenuto; i differenti “unfixed” prodotti vengono numerati e modificati, in modo che ogni Festival e Rassegna puo’ proiettare una versione differente del lavoro in una sorta di evento-esecuzione unica ed irripetibile.

IL LATO INACCETTABILE DELLA LIBERTÀ

Ognuno ha per forza qualcosa da nascondere. Chi odia ha paura e quindi desidera. Inoltre, bisogna assolutamente creare una situazione per la quale nessuno è responsabile. Tre cortometraggi prodotti nell'arco di 3 anni riflettono sul Queer come strategia di abbandono della Realtà.

 

[ENG]

STEREO_VERSO INFINITO: UNFIXED 26

The Stereo project begun in 2000 with the target to create a dynamic classification system of sounds, moving images, pictures and texts. Stereo has its roots in the research lead in the audio field with the “random” method that saw a very tight interaction between statistic and writing/listening. Stereo is formed by 30 Haiku-like structures during each one 30 seconds that are at the same time independents but also part of an infinite narrative grid. The editing of Stereo_verso Infinito is changed every 40 days, producing both a vertical and horizontal evolution of its materials; the different “unfixed” produced are numbered and modified, in a way that each Festival or exposition can show a different version of the work, in a sort of unique and unrepeatable execution-event.

IL LATO INACCETTABILE DELLA LIBERTÀ

Everyone has inevitably something to hide. Who hate has fear thou therefore desire. Moreover, it is imperitive to create a situation in which nobody is responsible. Three shorts produced during 3 years reflect on Queer as strategy of desertion of reality.

 

panorama queer / 24 maggio 2017

 

[ITA]

Due mondi a confronto: da un lato le attività dei frati cappuccini del convento di S.Ignazio di Cagliari, dall’altro la realtà dell’associazione ARC che difende e promuove i diritti della comunità LGBTQ. Con l’avvicendarsi della Quaresima, i frati seguono i riti di preparazione pasquale mentre i ragazzi dell’ARC preparano una serie di incontri, conferenze e dibattiti che culmineranno in una fiaccolata. Due facce dell’Italia di oggi che, a loro modo, tentano di fare del nostro paese un luogo migliore.

[ENG]

A comparition betweed two world: on one side the activities of Capuchin monks of S. Ignazio monastery in Cagliari, on the other the reality of the association ARC that defends and promote the LGBTQ community rights. With the succession of the Lent, the monks follow the Easter preparation rituals while the ARC guys prepare a series of meetings, conferences and debates that will culminate in a torchlight procession. Two faces of modern Italy that, in their ways, try to make his country a better place.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA] 

All’Opéra Garnier di Parigi una ballerina prova dei passi di danza sul palcoscenico mentre sullo sfondo scorre la storia di Sarah Winchester. Sarah Winchester è stata la ricca moglie del produttore d’armi americano famosissimo per l’invenzione della carabina Winchester ’77. Dopo la morte del marito, la giovane donna, oltre a ereditare la fortuna accumulata in tanti anni di vendite di armi, riceve in eredità i anche fantasmi del marito, quelli legati allo strumento di morte reso celebre dall’omonimo film di Anthony Mann. Il destino di follia di Sarah aggravato dalla morte della piccola figlia, si concretizzerà nella costruzione di una casa infinita, una metafora dell’inesauribile e folle corsa verso la frontiera degli Stati Uniti.

[ENG]

At the Opera house Palais Garnier in Paris, a ballerina is on the stage trying some dance steps while Sarah Winchester's story unfolds in the background. Sarah Winchester was the wealthy wife of the world famous American arms producer known for the invention of the Winchester '77 rifle. After her husband's death, the young woman, in addition to inheriting the fortune accumulated in so many years of arms sales, inherits her husband’s ghost, those linked to the death instrument made famous by the homonymous film of Anthony Mann. The fate of Sarah's madness, aggravated by the death of her young daughter, will materialize in the construction of an infinite house, a metaphor of the unbearable and crazy race towards the US border.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

San Berillio doc è il risultato di un'attività laboratoriale di documentazione audiovisiva ideata e diretta dalla regista Maria Arena all’interno del progetto culturale TRAME DI QUARTIERE, ha per obiettivo la documentazione di aspetti e storie legate al vissuto del quartiere San Berillo di Catania, vittima di una delle più gravi operazioni urbanistiche di sventramento avvenute in Italia nel secondo dopoguerra e, da allora, ghettizzato e lasciato all’incuria. Il terzo e il quarto episodio della serie sono dedicati alla prostituzione all’interno del quartiere catanese a luci rosse: le testimonianze di Franchina, Ambra, Ornella, alcune delle donne che lavorano a San Berillio si alternano con le risposte dell’assessore Villari e con le spiegazioni di Patrizia Testaì che fa chiarezza su alcuni aspetti della legge Merlin.

[ENG]

San Berillo doc is the result of a laboratory activity of audiovisual documentation designed and directed by Maria Arena, within the cultural project TRAME DI QUARTIERE, that aims to document the aspects and stories related to the life of the San Berillo district in Catania, victim of one of the most serious urbanization operations in Italy after the Second World War and, since then, ghettoized and left to the carelessness. The third and fourth episodes of the series are focused to prostitution within the Red Light District of Catania: the testimonies of Franchina, Ambra, Ornella, some of the women working in San Berillo alternate with Villari's response and with Explanations by Patrizia Testaì which makes it clear on some aspects of the Merlin law.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

San Berillio doc è il risultato di un'attività laboratoriale di documentazione audiovisiva ideata e diretta dalla regista Maria Arena all’interno del progetto culturale TRAME DI QUARTIERE, ha per obiettivo la documentazione di aspetti e storie legate al vissuto del quartiere San Berillo di Catania, vittima di una delle più gravi operazioni urbanistiche di sventramento avvenute in Italia nel secondo dopoguerra e, da allora, ghettizzato e lasciato all’incuria. Il terzo e il quarto episodio della serie sono dedicati alla prostituzione all’interno del quartiere catanese a luci rosse: le testimonianze di Franchina, Ambra, Ornella, alcune delle donne che lavorano a San Berillio si alternano con le risposte dell’assessore Villari e con le spiegazioni di Patrizia Testaì che fa chiarezza su alcuni aspetti della legge Merlin.

[ENG]

San Berillo doc is the result of a laboratory activity of audiovisual documentation designed and directed by Maria Arena, within the cultural project TRAME DI QUARTIERE, that aims to document the aspects and stories related to the life of the San Berillo district in Catania, victim of one of the most serious urbanization operations in Italy after the Second World War and, since then, ghettoized and left to the carelessness. The third and fourth episodes of the series are focused to prostitution within the Red Light District of Catania: the testimonies of Franchina, Ambra, Ornella, some of the women working in San Berillo alternate with Villari's response and with Explanations by Patrizia Testaì which makes it clear on some aspects of the Merlin law.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Durante il suo girovagare per il sud della Francia alla ricerca di lupi, lo sceneggiatore Léo incontra Marie, una donna pastore forte e dinamica che vive insieme ai suoi due figli nella fattoria del padre nel dipartimento della Lozère. Tra Marie e Léo nasce immediatamente una simpatia che sfocerà in una relazione da cui nascerà un figlio. Nel piccolo paese dove adesso vive, Lèo conoscerà il giovane Yoan che vive con il vecchio Marcel, tra i tre nascerà uno strano rapporto. Nel frattempo Marie decide di andare a vivere in città lasciando Lèo da solo ad accudire il figlio. Rester Vertical è uno dei film più spiazzanti e interessanti della scorsa stagione cinematografica, Guiraudie, dopo il successo di L’inconnu du lac, gira un’opera di grande impatto, una riflessione sul cinema attraverso un percorso di ricerca di sé, un provocatorio atto di fede nei confronti della settima arte.

[ENG]

During his wandering in southern France looking for wolves, screenwriter Léo meets Marie, a strong, dynamic shepherd woman who lives with her two sons in her father's farm in the department of Lozère. Between Marie and Léo there is an immediate mutual sympathy that will blur in a relationship from which a child will be born. In the small village where he now lives, Leo will get to know young Yoan who lives with old Marcel, and a strange relationship between the three will born. Meanwhile, Marie decides to go live in the city leaving Léo alone to care for their son. Rester Vertical is one of the most striking and interesting movies of the last season, and Guiraudie, after the success of L'inconnu du lac, produces a work of significant impact, a reflection on cinema through a self-quest, a provocative act of faith towards the seventh art.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Un uomo e una donna si appartano all’ombra di un parco poco lontano da una festa. Tentano di fare l’amore, ma l’uomo è distratto e la donna si allontana infastidita, seguita svogliatamente da lui. Ma all’ombra degli alberi l’uomo farà un incredibile incontro: Queen Kong, una donna fauno pronta a prendersi quello che vuole, e stavolta per l’uomo non ci sarà scampo. Tra l’ironico e il grottesco, il corto di Monica Stambrini ha suscitato reazioni entusiastiche in ogni festival nel quale è stato proiettato.

[ENG]

A man and a woman are sitting in the shade in a park not far away from a party. They try to make love, but the man is distracted and the woman walks away annoyed, followed by him humbly. But in the shadow of the trees, the man will make an incredible encounter: Queen Kong, a woman-faun willing  to take what she wants, and this time, for the man, there will be no escape. Between irony and grotesque, Monica Stambrini's short movie has aroused enthusiastic reactions in every festival in which it was projected.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Nata ad Harlem a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, il voguing è una danza che si ispira ai modelli che apparivano sulle pagine del magazine Vogue. All’epoca della sua nascita, i giovani gay, e le transessuali e drag queen afroamericane e latine si fronteggiavano in sfilate improvvisate, dalle quali avrebbero tratto spunto cantanti del calibro di Madonna. Nella Parigi degli anni 2000, Lasseindra Ninja è una delle danzatrici più in voga, avendo appreso in gioventù tutti i trucchi dalla storica crew newyorkese House of Ninja. Insieme a Stéphane Mizrahi le due iniziano al voguing una nuova generazione di drag queen e trans parigini.

[ENG]

Born in Harlem between the '70s and' 80s, Voguing is a dance inspired by the models that appeared on Vogue magazine. At the time of its birth, young homosexuals, transgender and drag queen were Afro-American and Latino and they would confront themselves in improvised parades, to which Madonna and other popular singer-songwriters would later refer to. In the Paris of the years 2000s, Lasseindra Ninja is one of the most popular dancers, having learned in her youth all the tricks from the historic New York House of Ninja crew. Together with Stéphane Mizrahi the two initiate a new generation of drag queen and Parisian trans into Voguing.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Filip è un bambino di sette anni che vive con la madre e suo fratello maggiore Sebastian, che ammira più di chiunque altro: i due trascorrono il loro tempo libero insieme, guardando la tv e giocando a calcio. Filip però è anche il nome del migliore amico di suo fratello, con il quale i ragazzi passano spesso molte ore insieme. Dopo avere scoperto che Sebastian e il “Grande” Filip, come lo chiama il bambino, sono più che amici, Filip non sa come affrontare la situazione. Sarà così costretto, suo malgrado, a rimettere in questione l’ammirazione per il fratello e a considerare sotto una luce nuova il significato della parola “gay”, sentita usare come un insulto nel cortile della scuola.

[ENG]

Filip is a seven years old child who lives with his mother and his older brother Sebastian. He admires him most of all: during their spare time they watch movies and play football. But Filip is also the name of his brother best friend, with whom they often hang out together. After discovering that Sebastian and “Big” Filip, as the child call him, are more than friends, Filip doesn't know how to handle it. He will be forced to question his admiration for the brother as well as the meaning the word ”gay” as an insult in the playground at school.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Il titolo del corto realizzato dall’Equipo Palomar è preso dal copione mai reso pubblico ritrovato nell’archivio del prolifico scrittore, antropologo e attivista LGBT Alberto Cardín, morto di AIDS a Barcellona nel 1992. Riadattato dall’Equipo Palomar, il copione di Cardín diventa un’esuberante, erratica ed erotica esplorazione sul narcisismo, la blasfemia, il travestitismo, la morte di Pier Paolo Pasolini e il caso Schreber.

[ENG]

The title of the short film created by Equipo Palomar is inspired by a script found in the archive of prolific writer Alberto Cardín, anthropologist and LGBT activist who died of AIDS in Barcelona in 1992, and whose script had never been released. Readapted by Echo Palomar, Cardin’s script becomes an exuberant, erratic and erotic exploration of narcissism, blasphemy, disguise, of the death of Pier Paolo Pasolini and the Schreber case

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Di ritorno dal campaggio estivo, Phil scopre che a casa la situazione non è delle migliori: ad aggravare la condizione di totale isolamento della sua famiglia con il resto dei cittadini, ora la madre Glass e la sorella Dianne sembrano aver litigato e non si parlano più. Per evitare di rovinarsi gli ultimi giorni di vacanza, Phil preferisce andare in giro con Kat, la sua migliore amica, con cui condivide più di un segreto. Finita l’estate, l’inizio della scuola riserverà però un’inaspettata sorpresa: un nuovo studente, Nicholas, farà il suo ingresso in classe, destando l’interesse di Phil.  E sarà ancor più sorprendente per Phil scoprire che I suoi sentimenti per Nicholas siano in qualche modo ricambiati. Ma è davvero così facile trovare il proprio centro del mondo? Un film anomalo che riesce a riscrivere un genere tradizionale in chiave lgbt con freschezza e semplicità. Una favola contemporanea che ammicca con gusto all’estetica del cinema di Xavier Dolan.

[ENG]

Back from summer camp, Phil finds out that at home something is wrong: worsening his family isolation condition with the rest of the citizens, now his mother Glass and his sister Dianne seem to have fought and don’t talk anymore. To avoid ruining his last days of summer break, Phil prefers to going around with Kat, his best friend, with which he shares more than a secret. However, with the end of summer, the beginnng of the school reserve an unespected surprise: a new student, Nicholas, joins the class, waking up Phil’s interest. Even more interesting will be for Phil to find that his feelings for Nicholas are reciprocate in some way. But is it that easy to find its own center of the world? An anomalous movie that succeed to rewrite a traditional genre in a lgbt key with freshness and simplicity. A contemporary tale that wink with taste at Xavier Dolan’s cinema aesthetics.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

The Misandrists ci racconta di un gruppo eversivo di femministe che sotto la guida della Grande Madre (Susanne Sachsse), intendono invertire il processo storico che ha visto le donne da sempre sottomesse al patriarcato per dar vita a nuovo mondo unicamente femminile. Per farlo utilizzano ogni mezzo possibile, dai filmati porno per l’autofinanziamento e la promozione dell’amore saffico, al cambio di sesso forzosamente imposto agli odiati uomini.  Dopo il romanticismo fuori dagli schemi di Gerontophilia, LaBruce passa ad un film più “militante”, ennesimo tassello della sua personale crociata contro ogni forma di conformismo e perbenismo borghese, ricordandoci il potere politico che ricopre tutt’oggi la sessualità in ognuna delle sue sfaccettature, che mostrata con ironia e un tocco di perversione crea nei suoi film un mix esplosivo e a suo modo gioiosamente rivoluzionario.

[ENG]

The Misandrists tells the story of a feminist subversive group, led by the Great Mother (Susanne Sachsse), endeavouring to forge a new female-centric world order by reverting the historical processes that have condemned women to be subjugated to a patriarchal society. They will resort to any means to achieve their mission, using pornography to fund their efforts and promote sapphic love, and even forcing sex change therapy unto men. After the unconventional romance portrayed in Gerontophilia, LaBruce moves on to a more “militant” movie, taking another step in his personal crusade against bourgeoise conservative conformism and self-righteousness, reminding us of the political power still carried by sexuality in its multifaceted nature, which he expounds with irony and a touch of depravation to create an explosive, joyfully revolutionary concoction.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

A Varziela, Vila do Conde, la più grande Chinatown del Portogallo, un uomo con un cappello e una pistola si aggira attorno ai capannoni alla ricerca di un magazzino di scarpe andato a fuoco. Tra le strade della grande area industriale l’uomo incrocia una donna e segue il vento del nord per raggiungere il drago rosso, simbolo della tessera del Mahjong. Sullo sfondo due cosche della mafia cinese regolano i conti mentre il vento dell’est spira in direzioni inaspettate e imprevedibili. Un thriller pieno di mistero, una tensione che cresce dentro il percorso di un uomo che si intreccia con l’inatteso esito di una partita di Mahjong.

[ENG]

In Varziela, Vila do Conde, Portugal's largest Chinatown, a man with a hat and a gun wanders around the sheds looking for a burned shoes store. In the streets of the big industrial area, the man crosses a woman and follows the north wind to reach the red dragon, a symbol of Mahjong's card. In the background, two families of the Chinese mafia are fighting while the wind of the east blows in unexpected and unpredictable directions. A thriller full of mystery, a tension growing while the path of a man is intertwining with the unexpected outcome of a Mahjong game.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Per circa quarant’anni Norma Roos e Virginia Kaitchuck hanno collezionato fotografie della loro vita di coppia, delle loro abitudini e della loro comunità. Ritrovate dalla regista Michelle Citron, le fotografie che seguono i decenni dalla fine degli anni ’30 alla fine dei ’70, diventano testimonianze preziose per raccontarci una storia parallela al racconto della cultura americana mainstream.  Lavoratrici nella Chicago pre-Stonewall, le loro foto ci mostrano un universo segreto restituendoci in tal modo una visione  intima e affettiva, antitetica alla rappresentazione maschile e sessista delle pin up dell’epoca. In tal modo la Citron ci offre una nuova storiografia, femminile e femminista, componendo un quadro più sfaccettato dell’America di ieri e di oggi.

[ENG]

For forty years, Norma Roos and Virginia Kaitchuck collected pictures of their everyday life, portraying their private habits as well as their life as a couple in their community. The snapshots, uncovered by director Michelle Citron, become the precious testament of a story running in parallel with the mainstream american narrative between the 1930s and the '70s. The pictures they take as pre-Stonewall workers in Chicago reveal a secret, intimate view on their universe, diametrically opposed to the male chauvinist pin-up portrayal of women so characteristic of the time. Citron thus presents a new, female centered and feminist historiography, enrichening our picture of past and present America with new pleasantly unexpected undertones.

panorama queer / 24 maggio 2017

[ITA]

Jake è un ragazzino di tredici anni da poco trasferitosi con i suoi genitori a Brooklyn nella casa lasciata in eredità dal nonno appena morto. Nel nuovo quartiere Jake incontrerà Tony, un ragazzino della sua stessa età di origini cilene, con il quale stringerà una forte amicizia condividendo il sogno di entrare alla scuola di arte e recitazione LaGuardia di Manhattan. La loro amicizia procederà spensierata, piena di scoperte e giochi fino a quando un diverbio economico tra le famiglie dei due condizionerà il loro rapporto. Little men, o i tormenti del giovane Jake, racconta la scoperta del desiderio da parte di un ragazzino alle soglie dell’adolescenza, un delicato racconto di formazione affidato alla dolcezza dei due interpreti che restituiscono con spontaneità e leggerezza l’inquietudine della loro età.

[ENG]

Jake is a thirteen-year-old boy who recently moved with his parents in Brooklyn in the house inherited from his grandfather who just died. In this new district Jake will meet Tony, a boy his own age of Chilean origins, with whom he will make friends by sharing the dream of entering the LaGuardia Art and acting school of Manhattan. Their carefree friendship would pursue, full of discoveries and fun right until an economic dispute between the families of the two will affect their relationship. Little men, or the torments of young Jake, tells the story of a boy at the threshold of adolescence who discovers desire, a delicate coming-of-age story entrusted to the sweetness of the two interpreters that return with spontaneity and lightness the restlessness of their age.