Sicilia Queer 2024 / 21 maggio 2024
SICILIA QUEER 2024
International New Visions
FILMFEST
Palermo, Cantieri Culturali alla Zisa
25-31 maggio 2024
BIGLIETTI
biglietti intero / queer card / studenti
tessera sostenitore € 100
tessera festival € 60 € 45
accredito studenti € 30
ingresso giornaliero € 12 € 10 € 8
ingresso singolo € 6 € 5 € 4
opening night € 8
Tutti i biglietti sono in vendita online su > www.liveticket.it/siciliaqueer
Opening Night € 8 > ticket online
Il Cine-Concerto della Felicità € 10 > ticket online
Closing Night / Premiazioni € 6 > ticket online
Closing Party / Nziria Live A/V € 15 > ticket online
I film della sezione Queer Short saranno proiettati con i sottotitoli inclusivi in italiano che sono stati ideati da Sudtitles Srl per promuovere l’idea di “Cinema per tutti” e favorire l’inclusione sociale della comunità sorda.
NOTA BENE
Il presente programma potrebbe subire variazioni per cause di forza maggiore indipendenti dalla volontà degli organizzatori. Si invita pertanto a verificare gli eventuali aggiornamenti consultando il sito.
FESTIVAL E DINTORNI
TIRESIA - IL FESTIVAL AD OCCHI CHIUSI
Dopo il successo degli scorsi anni, torna Tiresia il podcast ideato e realizzato da Alberto Nicolino che racconta le giornate del SQFF. Un modo per restituire l’atmosfera del festival attraverso i suoni e i rumori del village ai Cantieri Culturali alla Zisa.
RADICI. PICCOLO MUSEO DELLA NATURA - ALLEANZE, CONNESSIONI, ECOSISTEMI
In occasione della quattordicesima edizione del Sicilia Queer filmfest, Radici propone uno spazio per letture e attività semistrutturate dedicate a bambine e bambini. All’interno dei pomeriggi due appuntamenti dedicati ai laboratori tematici su alleanze, connessioni, ecosistemi.
laboratori tematici
sabato 25, ore 17.00 | Cre.zi Plus
Trasformazioni. Officina dei colori e laboratorio di parole
domenica 26, ore 17.00 | Bottega 6, Teatro Ditirammu
Trame. Viaggi microscopici intorno alla materia
ingresso libero fino a esaurimento posti
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PALERMO
Quest’anno gli allestimenti del village del Sicilia Queer ai Cantieri Culturali alla Zisa verranno realizzati in collaborazione con le classi di Design, Ecodesign e museografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo coordinati dalla docente Agnese Giglia. Il dialogo nato negli scorsi mesi nasce dall’idea di rendere sempre più funzionale e accogliente lo spazio per il nostro pubblico.
ENTE NAZIONALE SORDI - PROIEZIONI ACCESSIBILI
Rinnovato l'accordo tra il Festival e l'ENS sezione di Palermo: per il quarto anno consecutivo, i Queer Short, la sezione di cortometraggi dedicati alle nuove visioni e a tematiche LGBTQ+, saranno accessibili grazie ai Sottotitoli Inclusivi, un tipo di sottotitolazione che permette il pieno godimento e fruizione dei contenuti anche alle persone sorde e ipoacusiche.
I tesserati ENS potranno usufruire del biglietto a costo zero. Invece, durante le altre proiezioni del Festival, sempre accessibili grazie ai sottotitoli in italiano, il biglietto di entrata è ridotto a 4,00€.
COOPCULTURE
Per il terzo anno consecutivo si rinnova l’accordo con CoopCulture per permettere ai numerosi ospiti del Festival di fruire delle guide all’interno dei siti turistico-monumentali gestiti dalla cooperativa. Quest’anno verranno proposte le guide all’interno dei seguenti siti: Orto Botanico di Palermo, Castello della Zisa, Palazzo Chiaramonte-Steri, Museo Archeologico Salinas.
Al contempo, esibendo la Queer Card o un biglietto del SQFF2024, si riceverà uno sconto del 10% sul biglietto di ingresso alla mostra “Palermo Felicissima” in programma presso Palazzo Bonocore. La mostra, attraverso un percorso espositivo interattivo e cross-mediale, racconta un’epoca breve ma irripetibile in cui Palermo, grazie alla spinte di una borghesia emergente e rampante, seppe porsi all’avanguardia nei campi della tecnica, della produzione e del commercio.
MOBILITÀ SOSTENIBILE
Dott (Compagnia di monopattini elettrici in sharing)
Da quest’anno potrete raggiungere facilmente il SQFF con i monopattini elettrici Dott, operatore di micromobilità europeo e leader in Italia che offre un metodo di trasporto alternativo, accessibile, ecologico e sicuro. Grazie alla partnership con Dott il pubblico del Festival potrà usufruire di sconti ed offerte. I nuovi utenti, utilizzando il codice “SQFF24”, avrann o a disposizione due corse gratuite della durata di 10 min, mentre a quelli già iscritti è riservato uno sconto del 30% su tre corse con il codice “SQFF30”.
Sconti per i ciclisti e per i mezzi sostenibili (booq - bibliofficina di quartiere)
Per promuovere una mobilità sostenibile in città e rendere il Festival sempre più green, il Sicilia Queer offre uno sconto a tutti coloro che raggiungeranno i Cantieri Culturali alla Zisa in bicicletta, o con un mezzo che rispetti la sostenibilità ecologica. Il progetto è gestito in collaborazione con booq - bibliofficina di quartiere.
SRC - Sicily Rent Car
SRC - Sicily Rent Car è una realtà di noleggio vetture che supporta progetti, iniziative, idee dal valore autentico, che fanno la differenza per il territorio e le persone. In linea con questo principio l’azienda sarà mobility partner del Sicilia Queer filmfest mettendo a disposizione del Festival due automobili brandizzate.
Sicilia Queer 2024 / 21 maggio 2024
Quest’anno Rosi Castellese e Luigi Carollo non parteciperanno al Sicilia Queer, perché hanno lasciato questo pianeta. Cominciare l’editoriale rivolgendo il nostro pensiero a questi due costruttori di mondi è un modo per esplicitare immediatamente un profondo e sentito debito di gratitudine nei loro confronti. Il lascito di esperienze, relazioni, esempi che la loro esistenza porta con sé è enorme, e per questa ragione – tutta pubblica, interamente politica, ma per noi inevitabilmente anche umana e personale – a loro questo festival è dedicato. Militanti, partigiani, hanno difeso i diritti non soltanto delle persone lgbtqia+ agendo sullo spazio pubblico, creando luoghi di incontro e discussione che prima non esistevano, scommettendo sul futuro e contribuendo concretamente, con il loro lavoro, a fare di Palermo una città migliore. Sarà la storia a dire in che misura operare a partire dai margini – creando ad esempio spazi indipendenti come i circoli lesbici nel quartiere del Borgo Vecchio (prima Lady Oscar, poi ‘nzocché) ed esperienze come quella di Palermo lesbicissima, o immaginare che il Pride dovesse avere sin da subito un’impostazione intersezionale e trasversale e tenere insieme segmenti ampi della società tutta – abbia contribuito a cambiare il volto della città in cui viviamo, a nostro avviso più di quanto non si sia soliti ammettere, respingendo in maniera gioiosa e vitale l’ammissibilità di discorsi omobitransfobici, classisti, xenofobi, razzisti e fascisti. Rosi e Luigi hanno dato prova con le loro vite che il lavoro culturale conta ed è politico, producendo effetti nello stesso tempo instabili e duraturi. Hanno mostrato come il rigore non esclude le risate, e viceversa; e che le conseguenze di una vita luminosa sono imprevedibili – il nostro festival ne è uno dei frutti. Pensiamo dunque a loro come un esempio a cui guardare e da proteggere preziosamente per il presente e per il futuro, e con questo spirito ci rivolgiamo alle persone che al festival saranno presenti, gli spettatori e le spettatrici di questa edizione. Cosa offriamo loro?
panorama queer / 16 maggio 2024
CLOSING NIGHT / 16 maggio 2024
eterotopie / 16 maggio 2024
Un percorso cinematografico immaginato per restituire la complessità del rapporto Queer/Palestina e la varietà di forme capace di assumere. Dall'omaggio che Jumana Manna rende a Scorpio Rising di Kenneth Anger con Blessed Blessed Oblivion al ritratto di Nasser alle prese con la sconfitta nella Guerra dei Sei Giorni e la fine del sogno panarabo raccontato in The Return of Osiris da Essa Grayeb; dall'ironico e toccante momento madre e figlio nell’It Was in the Winter and You Were Born at the Beginning of the Spring di Mahdi Baraghithi all'incontro con la drag palestinese Sultana nel Sultana's Reign di Hadi Moussally.
eterotopie / 16 maggio 2024
Un percorso cinematografico immaginato per restituire la complessità del rapporto Queer/Palestina e la varietà di forme capace di assumere. Dall'omaggio che Jumana Manna rende a Scorpio Rising di Kenneth Anger con Blessed Blessed Oblivion al ritratto di Nasser alle prese con la sconfitta nella Guerra dei Sei Giorni e la fine del sogno panarabo raccontato in The Return of Osiris da Essa Grayeb; dall'ironico e toccante momento madre e figlio nell’It Was in the Winter and You Were Born at the Beginning of the Spring di Mahdi Baraghithi all'incontro con la drag palestinese Sultana nel Sultana's Reign di Hadi Moussally.
letterature queer / 16 maggio 2024
Come altri artisti della sua generazione – Cindy Sherman, Nan Goldin, Philip-Lorca diCorcia – Allen Frame utilizza uno stile cinematografico in cui l'inquadratura e la messa in scena sono costruite a partire dalla sua esperienza come regista teatrale. A proposito del suo lavoro Mark Alice Durant scrive "le sue fotografie [...] esistono in un modo interstiziale. [...] Le fotografie di Allen sono uniche per il loro elegante understatement, osservano senza giudicare, sono malinconiche senza essere sentimentali, si rivelano senza clamore". Whereupon racconta il quotidiano di artisti nei loro appartamenti e nelle strade di New York. Sono incluse nel libro le immagini dalle prove teatrali di Turmoil in the Garden, performance di monologhi tratti da Sounds in the Distance, un testo di David Wojnarowicz, che Frame ha co-adattato e co-diretto, insieme a Kirsten Bates, nel 1983 e 84 a New York e Berlino.
letterature queer / 16 maggio 2024
L’opera di Le Guin abolisce il concetto di nemico, lo smonta, fa apparire tutti i guasti che derivano da questa contrapposizione, e accoglie l’altr* come espressione della conoscenza. A distanza di più di cinquant’anni, The Left Hand of Darkness (La mano sinistra del buio) di Ursula K. Le Guin possiede ancora la stessa potenza di cui disponeva nel 1969. Giuliana Misserville ne restituisce una lettura queer, a partire dalla vita e dalle scritture dell’autrice, volta a sottolineare tutta la carica sovversiva e visionaria di un romanzo apripista dei canoni inversi, ambigui e transfemministi. Un grandioso esperimento sociale volto a decostruire il genere e a mettere in discussione i meccanismi binari della società.
letterature queer / 16 maggio 2024
A partire dalla pubblicazione di due libri recenti su Serge Daney, il primo scritto da Pierre Eugène e il secondo da lui co-curato con Kate Ince e Marc Siegel, una conversazione aperta sul grande critico francese, cui è intitolata la sezione di storia del cinema del Sicilia Queer filmfest.
panorama queer / 15 maggio 2024
anteprime queer / 15 maggio 2024
[ita]
Pianti isterici interrotti, porte che si aprono, film che iniziano e film che finiscono, botti che rotolano e uomini che corrono, azioni ripetute, battute spezzate, ricontestualizzate, ricucite, movimenti accostati, ammiccamenti, epiche western e gangster che finiscono.
Il montaggio dadaista di Alberto Grifi e Gianfranco Baruchello demistifica l’immaginario hollywoodiano e allo stesso tempo riarrangia il potenziale del montaggio. Il loro blob interroga lo statuto ontologico delle immagini in movimento, tra attrazioni e repulsioni, trasformando il monolitico carisma del cinema americano (per esempio di Samuel Fuller) in uno terreno strabordante di possibilità, promiscuo e, in qualche modo, privo degli artifici originali.
[eng]
Hysterical crying interrupted, doors opening, films starting and films ending, barrels rolling and men running, repeated actions, broken dialogue lines, recontextualised, stitched together, juxtaposed movements, winks, western and gangster epics ending.
The Dadaist editing of Alberto Grifi and Gianfranco Baruchello demystifies the Hollywood imagination and at the same time rearranges the potential of editing. Their blob questions the ontological status of moving images, between attractions and repulsions, transforming the monolithic charisma of American cinema (for example Samuel Fuller) into a terrain overflowing with possibilities, promiscuous and, in some ways, devoid of original artifices.
extra / 14 maggio 2024
ticket online | https://dice.fm/partner/tavola-tonda-aps/event/oe25a5-cineconcerto-della-felicit-27th-may-arci-tavola-tonda-palermo-tickets
tutta la programmazione | https://www.liveticket.it/siciliaqueer
Il Cine-Concerto della Felicità è un progetto musicale del regista Agostino Ferrente (già vincitore del David di Donatello con Selfie) e dei musicisti Andrea Satta e Giorgio Maria Condemi, che unisce cinema e musica a partire dai video musicali realizzati dal regista su canzoni dello stesso Satta e dei Têtes de Bois. Come in La Rosa Purpurea del Cairo, questo cine-spettacolo con mini-concerto dal vivo esalta l’elemento magico della commistione film-realtà, con il protagonista che esce dallo schermo per suonare le sue canzoni. Un po’ Buster Keaton, un po’ Woody Allen. Le immagini di Alfonsina e la bici, del Film a Pedali e di Coupon – Il Film della Felicità dialogheranno con lo spettacolo live musicale, e il pubblico potrà “interrogare” il regista e il cantautore, e perché no, il musicista che li accompagna, pronti a raccontare il dietro le quinte di queste avventure, che hanno visto partecipare, tra gli altri, la scienziata Margherita Hack, il cantautore Francesco Di Giacomo dei Banco del Mutuo Soccorso, l’attrice Milena Vukotic, il politico Pier Luigi Bersani, la poetessa e scrittrice Maria Grazia Calandrone, l’attore e doppiatore Paolo Lombardi, la voce italiana di Alfred Hitchcock e di tante altre star internazionali.
extra / 14 maggio 2024
[ita]
Autobiographie des contradictions (Autobiografia delle contraddizioni) è la prima collaborazione teatrale tra Alma Palacios e Manon Parent. Il loro lavoro si ispira all'opera di Goliarda Sapienza, autrice – assieme a molte altre opere affascinanti – del romanzo L'arte della gioia, pubblicato postumo nel 1998, per creare uno spettacolo in linea con la sua eredità. In un universo elettro-acustico creato dal vivo, le due interpreti si appellano a voci e corpi per emanciparsi con complicità e umorismo. Celebrano l'amicizia e la sorellanza che le lega da 25 anni, e rispondono alla forza vitale ricevuta dai libri di Sapienza. Esplorando lo sconvolgimento che questi testi hanno provocato in loro stesse e nella maggior parte delle persone che li hanno letti, Alma Palacios e Manon Parent cercano di cogliere il significato profondo dell’arte della gioia, che sembra essere una vera e propria disciplina, una ricerca che implica dolore e costrizione.
Il progetto "Autobiografia delle contraddizioni" è sviluppato da Manon Parent e Alma Palacios con il sostegno di varie istituzioni in Francia e in Germania. Quest’anno, Kultur Ensemble Palermo lo accoglie all’interno della sua programmazione per una residenza. Lo spettacolo debutterà nell'autunno 2024 al teatro Le Colombier di Bagnolet. Per il lavoro di ricerca letteraria, Manon Parent e Alma Palacios vengono affiancate da Alberica Bazzoni (professoressa associata di Letteratura comparata presso l'Università per Stranieri di Siena, presso l'Università di Oxford e presso l'ICI - Institute for Cultural Inquiry di Berlino).
[eng]
Autobiography of Contradictions is the first stage collaboration between Alma Palacios and Manon Parent. The artists drew inspiration from the work of Goliarda Sapienza to create a piece in keeping with her legacy. Sapienza is the author - among many other fascinating works - of the novel The Art of Joy, published posthumously in 1998. In an electro-acoustic universe that they produce live, the two performers borrow different voices and bodies to emancipate themselves with complicity and humour. They celebrate the sisterly friendship that has united them for 25 years and respond to the vital energy they have received from Sapienza's books. By exploring the way in which the books have had such a powerful meaning for them and for most of the people who have read them, they seek to understand more deeply what is meant by this "art of joy". It appears to imply a real discipline, a quest involving pain and constraint, to which Manon and Alma seek to give shape on stage.
Autobiography of Contradictions is being developed by Manon Parent and Alma Palacios with the support of various institutions in France and Germany. This year, Kultur Ensemble Palermo is hosting the project as part of its residency programme. The show will premiere in autumn 2024 at the Théâtre Le Colombier in Bagnolet (France). For their literary research, Manon Parent and Alma Palacios are being advised by Alberica Bazzoni (Associate Professor of Comparative Literature at the University for Foreigners in Siena, Oxford University and the ICI - Institute for Cultural Inquiry in Berlin).
arti visive / 14 maggio 2024
Norika Nienstedt e Michael Jonas, due artisti visuali tedeschi, mettono in scena pratiche che interrogano il corpo attraverso le tecniche del collage e dell’autoritratto fotografico. Nelle opere di Nienstedt ogni immagine decostruisce volti e corpi per assemblarli in giustapposizioni oniriche, in cui forme anatomiche si integrano con elementi iconografici realizzati attraverso l’utilizzo di immagini tratte da riviste e quotidiani. I fotoritratti di Michael Jonas trasformano il corpo dell’artista nel medium in cui si innesca l’interazione tra uomo e donna. Le opere dei due artisti tematizzano i concetti di identità e di isolamento nella società globalizzata, tecnologica e anonima di oggi.
Haus der Kunst
dal 24 maggio 2024
nei giorni del festival: ore 18 - 21
ingresso libero
arti visive / 14 maggio 2024
Il 25 maggio la comunità Ballroom presenterà un'installazione performativa di 15 minuti con elementi voguing. La performance avrà luogo all’interno della mostra “SELBST” di Norika Nienstedt e Michael Jonas presso l’Haus der Kunst.
repliche alle 17:30 e alle 19:30
ingresso libero
arti visive / 14 maggio 2024
Nella serata di preapertura della quattordicesima edizione del Sicilia Queer dieci performer attivi in Germania e in Italia (Father David Elle, Ray Elle, Paula Elle, Dimi Angels, Essi Laveaux, DJ Aaro 007, Mother Concetta Windowsen, Kri Windowsen) si esibiscono in un Ballroom. Il Ballroom è l’espressione di un movimento nato nelle comunità formate da persone black trans*. Dagli anni '60 la comunità Ballroom organizza regolarmente prestigiosi concorsi, i cosiddetti balli, in cui i partecipanti si incontrano, competono in varie categorie e si scambiano idee creative. Negli ultimi anni il Ballroom si è appropriato sempre di più della cultura visiva tradizionale del cinema, della televisione e del costume, i corpi dei performer sono archivi viventi di una cultura underground che riemerge attraverso pose e gesti in balli effimeri e fortemente evocativi.
Fashion Collaboration: Casa Preti
Performer: Mother Zoe Elle, Father David Elle, Ray Elle, Paula Elle, Dimi Angels, Jimi Margiela, Essi Laveaux Mother Concetta Windowsen, Gorgeous Gian Gucci Windowsen, Kri Windowsen e DJ Aaro 007
premio Nino Gennaro / 14 maggio 2024
Motivazioni
Figura centrale della cinematografia indipendente tedesca, Monika Treut ha dato un impulso decisivo al nascente New Queer Cinema della fine degli anni ’80. Situandosi all’incrocio tra formazione accademica, esperienza cinematografica e attivismo lgbtqia+, ha portato sullo schermo soggettività dalla sessualità fluida e dissidente per raccontare storie complesse, in cui confluiscono elementi non convenzionali delle identità e degli stili di vita. La sua prolifica attività di regista e produttrice ha ben ribaltato la rappresentazione del binarismo di genere, dell’identità sessuale, delle pratiche erotiche sadomaso, del piacere sessuale – soprattutto femminile – intervenendo direttamente nei dibattiti che si stavano svolgendo nel movimento femminista della seconda ondata, e ponendosi in modo obliquo rispetto al mainstream. Refrattaria a ogni etichetta identitaria, Treut ha sfidato le norme tradizionali, portando sullo schermo personagge in viaggio (reale e metaforico) verso la scoperta di un desiderio e di un’intimità che giocano con e sul corpo, elemento di conoscenza di sé e di nuove fruttuose relazioni con l’alterità. È proprio l’alterità il nodo attorno al quale tutto ruota nel suo cinema e nella sua vita: come lesbica e femminista sex-positive, osteggiata da un certo femminismo; come tedesca nomade che molto ha lavorato negli Stati Uniti, in Sud America e a Taiwan, diventando protagonista del cinema transnazionale indipendente; come donna in un'industria dominata dagli uomini, dove i finanziamenti e i premi vanno in genere ai registi. Il suo immaginario poliedrico, provocatorio e politico non teme di avventurarsi su binari scomodi, e allarga lo sguardo ai margini per sovvertire la narrazione dominante. Pur nella diversità dei mezzi espressivi, ravvediamo forti vicinanze tra Nino Gennaro e Monika Treut per quel che riguarda il lavoro sulla liberazione del corpo e della mente dall’autoritarismo e dal conformismo sociale. Spiriti indomiti e controcorrente, entrambi hanno sfidato lo status quo, trascendendo ogni prigione identitaria con la propria audace, creativa e autentica alterità. Per questa ed altre ragioni, è un onore per noi conferire il Premio Nino Gennaro 2024 a Monika Treut.
Monika Treut, a central figure in German independent filmmaking, played a pivotal role in the rise of New Queer Cinema in the late 1980s. Drawing on her academic background, filmmaking experience, and LGBTQIA+ activism, she portrayed fluid and nonconformist sexualities on screen, weaving complex stories where unconventional identities and lifestyles intersect. Her prolific work as a director and producer has well overturned the representation of gender binarism, sexual identity, S&M erotic practices, and sexual pleasure – especially female – by intervening directly in the debates that were taking place in the second-wave feminist movement, and by standing obliquely to the mainstream. Resistant to traditional identity labels, Treut challenged norms by depicting characters on journeys – both real and metaphorical – toward discovering desire and intimacy through exploration of the body. This approach led to self-discovery and richer relationships with otherness. It is precisely otherness that is the knot around which everything in her cinema and in her life revolves: as a lesbian and sex-positive feminist, opposed by a certain feminism; as a nomadic German who has worked extensively in the United States, South America and Taiwan, becoming a leading player in transnational independent cinema; as a woman in a male-dominated industry, where funding and awards generally go to filmmakers. Her multifaceted, provocative, and political imagery boldly explores uncomfortable subjects and shifts focus to the margins to challenge the dominant narrative. Despite their diverse means of expression, Nino Gennaro and Monika Treut share a focus on liberating body and mind from authoritarianism and social conformity. Both exhibit indomitable, countercultural spirits, challenging the status quo and transcending the confines of identity with their bold, creative, and authentic approaches. For these and other reasons, we are honored to present the Nino Gennaro Award 2024 to Monika Treut.
premio Nino Gennaro / 14 maggio 2024
La regista Monika Treut, figura centrale della cinematografia indipendente tedesca è la vincitrice del Premio Nino Gennaro del Sicilia Queer 2024.
Dialogo con la critica cinematografica Federica Fabbiani a partire dal suo cinema.
extra / 14 maggio 2024
anteprime queer / 14 maggio 2024
[ita]
Quella di progettare relazioni artificiali tra elementi trovati o rubati è una tecnica che cerca di problematizzare il found footage. Credere a tutto narra di case ed esseri viventi e si è sviluppando intrecciando foto antiche, un testo, la sequenza di un film e riprese video originali. Materiali che prendono tempo, spazio e nuovi significati all’interno della visione espansa dei cosiddetti “spettatori”.
Una sessione di musica techno mentre sedute spiritiche e panoramiche su case derelitte ci interrogano su cosa vediamo e su cosa non possiamo vedere.
[eng]
Designing artificial relationships between found or stolen elements is a technique that seeks to discuss found footage. Credere a tutto tells about houses and living beings and has developed by intertwining ancient photos, a text, a film sequence and original video footage. Materials that take on time, space and new meanings within the expanded vision of the so-called “spectators”.
A techno music session while séances and panoramic views of derelict houses question us about what we see and what we cannot see.
Pagina 3 di 44