[ita]
Pianti isterici interrotti, porte che si aprono, film che iniziano e film che finiscono, botti che rotolano e uomini che corrono, azioni ripetute, battute spezzate, ricontestualizzate, ricucite, movimenti accostati, ammiccamenti, epiche western e gangster che finiscono.
Il montaggio dadaista di Alberto Grifi e Gianfranco Baruchello demistifica l’immaginario hollywoodiano e allo stesso tempo riarrangia il potenziale del montaggio. Il loro blob interroga lo statuto ontologico delle immagini in movimento, tra attrazioni e repulsioni, trasformando il monolitico carisma del cinema americano (per esempio di Samuel Fuller) in uno terreno strabordante di possibilità, promiscuo e, in qualche modo, privo degli artifici originali.
[eng]
Hysterical crying interrupted, doors opening, films starting and films ending, barrels rolling and men running, repeated actions, broken dialogue lines, recontextualised, stitched together, juxtaposed movements, winks, western and gangster epics ending.
The Dadaist editing of Alberto Grifi and Gianfranco Baruchello demystifies the Hollywood imagination and at the same time rearranges the potential of editing. Their blob questions the ontological status of moving images, between attractions and repulsions, transforming the monolithic charisma of American cinema (for example Samuel Fuller) into a terrain overflowing with possibilities, promiscuous and, in some ways, devoid of original artifices.