nuove visioni / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/the-cathedral/182372
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La storia di una famiglia americana raccontata attraverso i primi vent’anni di vita di Jesse, dalla nascita al college, mentre si avvicendano fortune e sfortune della provincia statunitense, e molti non detti si accumulano finché non sono costretti a esplodere. Un viaggio contemplativo in un mondo che appare pulito e senza macchia e invece omette e nasconde. La voce fuoricampo conduce lo spettatore in una storia di ipocrisie e di insuccessi, con una struttura che mischia narrazione classica e distacco documentaristico, senza nascondere intenti autobiografici.
[eng]
The story of an America family told through the first twenty years of Jesse’s life, from birth to college, as fortunes and misfortunes of the US province alternate, and many unspoken things accumulate until they are forced to explode. A contemplative journey into a world that appears clean and spotless and instead omits and hides. The voice over leads the viewer into a story of hypocrisy and failure, with a structure that mixes classic narrative and documentary detachment, without hiding autobiographical intentions.
panorama queer / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/vortex/182375
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Un padre e una madre anziani vivono in un caotico appartamento pieno di libri e cianfrusaglie a Parigi. Lui vuole scrivere una sceneggiatura dal titolo Psyché; lei comincia a mostrare dei segni sempre più irrefutabili di demenza senile. Il figlio vuole trovare una soluzione per la madre, mentre il padre mostra sempre più impazienza e distacco. In uno split-screen perenne, separati da una membrana impermeabile e deformante, la coppia protagonista del film di Gaspar Noé inizia una sfida contro il tempo, lo spazio e la realtà, ed è destinata a uscirne sconfitta. Il mondo è ormai soltanto nei libri, nei film e nei ricordi interi di una vita assieme, ma forse anche quelli stanno cedendo al caos indefinito del mondo. Una storia di amore e di morte.
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Elderly father and mother live in a chaotic apartment full of books and junk in Paris. He wants to write a screenplay entitled Psyché; she begins to show more and more irrefutable signs of senile dementia. The son wants to find a solution for the mother, while the father shows more and more impatience and detachment. In a perennial split-screen, separated by a waterproof and deforming membrane, the protagonist couple of the Gaspar Noé’s movie begins a challenge against time, space and reality, and is destined to be defeated. The world is now only books, movies and entire memories of a lifetime together, but maybe those are succumbing to the indefinite chaos of the world too. A story of love and death.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-2/182385
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João Pedro Rodrigues e João Rui Guerra da Mata si incontrano nel 1991 e iniziano a conoscersi al ritmo delle canzoni de Les parapluies de Cherbourg di Jacques Demy che Rodrigues aveva avuto modo di incontrare nel 1983, in occasione della presentazione di Una camera in città, da cui il cortometraggio prende il titolo. Nella loro stanza del cuore Demy occupa un posto di prim’ordine e Um Quarto na Cidade è un omaggio pieno di riferimenti – vocali e visuali – alle opere di un maestro scomparso prematuramente, falciato dall’aids. Se il tempo/serpente sembra smantellare e inghiottire ogni cosa – le persone amate, le opere, gli ideali politici –, in verità anche l’istante più fugace si inscrive nell’infinità. Dalle ceneri del tempo umano, l’opera di Demy è così osservata nel suo divenire un radioso frammento di eternità.
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João Pedro Rodrigues and João Rui Guerra da Mata met in 1991 and began to get to know each other to the rhythm of the songs of Jacques Demy’s Les parapluies de Cherbourg that Rodrigues had the opportunity to meet in 1983, on the occasion of the presentation of Une chambre en ville, from which the short film takes its title. For them, Demy holds a special place in their hearts and Um Quarto na Cidade is a tribute full of – vocal and visual – references to the films of a master who died prematurely, worn out by AIDS. If the time/snake seems to dismantle and swallow everything – beloved ones, works, political ideals –, even the most fleeting moment is actually inscribed in infinity. From the ashes of human time, Demy’s work is thus observed in its becoming a radiant fragment of eternity.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-1/182369
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Nick è ad una festa con il suo ragazzo Charlie. Entrambi bevono più del dovuto e Charlie gli rinfaccia di non averlo mai portato a dormire a casa sua. La mattina seguente, Nick, con i postumi della sbornia, si sveglia accanto al suo ragazzo Charlie e deve nasconderlo alla sua famiglia omofoba e disfunzionale. Charlie scoprirà i segreti al centro della vita familiare di Nick, segreti che cambieranno la loro relazione per sempre. Con una fotografia inquietante e ravvicinata, il cortometraggio descrive il dilemma di un adolescente gay ed esplora il conflitto interiore tra il suo amore e le sue relazioni, l'amore per suo fratello e l'amore di suo padre per lui all'interno di un contesto di abuso domestico.
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Nick is at a party with his boyfriend Charlie. They both drink more than they should and Charlie accuses him of never having invited him to sleep at his house. The morning after, a hungover Nick wakes up next to his boyfriend Charlie and must conceal him from his own homophobic and dysfunctional family. Charlie is about to discover the secrets at the heart of Nick’s family life – secrets that will change their relationship forever. With unsettling, handheld cinematography, the short film depicts the dilemma of a gay adolescent and explores the inner conflict between his love and relationship, the love for his brother and his father’s love for him within a context of domestic abuse.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-2/182385
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Era Clotaire, anno 103: un feroce drago ritenuto estinto da generazioni è appena riapparso. La regina invia un messaggio in tutta la terra per evitare la catastrofe. C’è qualche eroe in grado di salvare il regno? Nel suo film d’esordio, Ciel Sourdeau sfrutta appieno il potenziale queer del cinema di genere, di cui il bricolage e il mascheramento sono sempre stati componenti essenziali. Sviluppa una fiaba anarchica che reinventa in modo molto espressivo le figure del cowboy e del drago e sovverte la struttura lineare del racconto d’avventura convenzionale. L’ultima battuta del film, che suona come una lezione di vita, non dovrebbe mai essere dimenticata: «Qualsiasi tipo di disciplina deve essere smantellata!».
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Clotaire Era, year 103: a fierce dragon thought extinct for generations has just reappeared. The queen sends a message throughout the land to avoid the catastrophe. Is there any hero to save the kingdom? In his debut film, Ciel Sourdeau fully exploits the queer potential of genre cinema, of which bricolage and masquerade have always been essential components. He develops an anarchistic fairy tale that reinvents in a very expressive way the figures of the cowboy and the dragon and subverts the linear structure of the conventional adventure story. Its last line, which sounds like a life lesson, should never be forgotten: «Any kind of discipline shall be dismantled!».
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-1/182369
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In un quartiere deserto, circondata da una presenza misteriosa, Elisabeth attraversa la notte profonda dei suoi ricordi per trovare Florence, colei che ama e che è scomparsa. Dall’altra parte del walkie-talkie, una voce sconosciuta si alza e la accompagna nella sua ricerca. Ogni film è una storia di fantasmi, poiché le immagini in movimento sono, come dicono i filosofi, sempre già immagini scomparse. Al cinema, stiamo sempre guardando dei fantasmi. La regista Pauline Quinonero lo sa bene. Nel suo terzo cortometraggio, scopre di nuovo il potere del cinema, cioè il potere di vedere cose che non sono reali e di sentire voci nel silenzio. Così facendo, ci fa capire che questo è anche il potere dell’amore. Questa è una delle tante meraviglie del film, che è una storia di fantasmi e una poesia allo stesso tempo.
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In a desert neighbourhood, surrounded by a mysterious presence, Elisabeth crosses the deep night of her memories to find Florence, the one she loves and who has disappeared. On the other side of the walkie-talkie, an unknown voice rises and will accompany her in her quest. Every film is a ghost story, since moving images are, as philosophers say, always already vanishing images. In the movie theatre, we are always watching ghosts. The directress Pauline Quinonero is well aware of this. In her third short film, she discovers anew the power of film, that is, the power of seeing things that are not real and hearing voices in the silence. By doing this, she makes us realize that this is also the power of love. This is one of the many wonders of this film, which is a ghost story and a poem at once.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-2/182385
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Un uomo, ossessionato dai volatili e dalle auto, racconta il suo sprofondare nella depressione a uomini e donne che gli danno un passaggio in auto. La dismorfofobia del protagonista, ovvero la tendenza a vedersi deformati e diversi da quello che si è, non si limita alla sua psiche: l’intero film, fatto di frammenti, footage presi da internet, immagini distorte e caleidoscopi, si specchia continuamente e ritrova un mondo perturbante e senza forma. La voce fuori campo del protagonista, che spia la realtà e cerca continuamente di riconoscerla, accompagna sia gli autisti delle macchine che lo spettatore in ossessioni e aneddoti di una vita che non sa più dove trovare l’equilibrio.
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A man, obsessed with birds and cars, tells about his sinking into depression to men and women who give him a ride in their car. The protagonist’s dysmorphophobia, or the tendency to see himself deformed and different from what he is, is not limited to his psyche: the entire film, made up of fragments, footage taken from the Internet, distorted images and kaleidoscopes, looks itself in the mirror and discovers an uncanny and formless world. The voice over of the protagonist, who spies on reality and continually tries to recognize it, accompanies both the car drivers and the viewer inside obsessions and anecdotes of a life that does not know where to find balance.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-2/182385
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Un uomo sogna: è l’alba in una città, le macchine sfrecciano e si incolonnano nell’intrico di strade di una circonvallazione, i loro fari si riflettono a ritmo sull’asfalto, un lampione è rimasto spento ma forse sta per accendersi. Il respiro dell’uomo dà cadenza alle immagini di una città che si risveglia, come con una voce fuori campo. Va aumentando la luce e con essa il desiderio, come se l’energia di un corpo potesse preannunciare l’aurora. Forse sta succedendo qualcosa sotto le apparenze, o forse è tutto solo come lo vediamo.
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A man dreams: it is dawn in a city, the cars run and line up in the tangle of streets of a ring road, their headlights reflect in rhythm on the asphalt, a street lamp has remained off but perhaps it is about to light up. Man’s breathe gives cadence to images of a city that wakes up, as if with a voice over. The light increases and the desire with it, as if the energy of a body could foretell the sunrise. Maybe something is going on under the guise, or maybe all is just as we see it.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-2/182385
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Un utero, due tube, un’ovaia, e dubbi. Un diario investigativo che esplora la crescita sessuale di una donna, tra interventi chirurgici, sensazioni nuove e incontro/scontro con l’immaginario pornografico. La donna avrà delle risposte o accumulerà solo altre domande? Il corpo è un archivio che raggruppa tutte le informazioni su ciò che gli succede, compresi gli oggetti e gli eventi osservati dall’occhio. La sessualità, vissuta e guardata, segue un meccanismo sempre uguale nelle sue dinamiche, ma provoca un piacere istintivo di difficile categorizzazione. Lavorare sull’archivio della sessualità permette di trovare dei punti costanti e delle ripetizioni, ma non permette di chiudere il cerchio e di capire qualsiasi possibilità.
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One uterus, two tubes, one ovary, and doubts. An investigative diary that explores the sexual growth of a woman, including surgical interventions, new sensations and encounter/confrontation with the pornographic imagination. Will the woman have answers or will she just accumulate more questions?
The body is an archive that groups all the information on what happens to it, including objects and events observed by the eye. Sexuality, experienced and looked at, follows a mechanism that is always the same in its dynamics, but causes an instinctive pleasure that is difficult to categorize. Working on the archive of sexuality allows you to find constant points and repetitions, but it does not allow you to close the circle and understand any possibility.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-1/182369
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Una bambina con quattro braccia. Una medusa immortale. Il lutto del futuro che avevamo immaginato. Un saggio su ciò che rimane quando muore un sogno. In un film-saggio molto poetico, la regista Morgane Frund trasmette una riflessione stimolante su questioni critiche come la rappresentazione e i ricordi delle minoranze. Sviluppa una pratica artistica che conferisce alle immagini in movimento il compito essenziale di archiviare visioni di futuri possibili, cioè sogni che non si sono ancora realizzati. In questo senso, il cinema non è solo una questione di resistenza contro l'oblio, ma anche la garanzia della sopravvivenza di visioni queer in una società normativa.
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A little girl with four arms. An immortal jellyfish. The mourning of the future we had imagined. An essay on what remains when a dream dies. In a very poetical film essay, the director Morgane Frund conveys an inspiring reflection about such critical issues as representation and memories of minorities. She develops an artistic practice that confers moving images with the essential task to archive visions of possible futures, that is, dreams that have not yet come true. In this regard, film is not only a matter of resistance against oblivion, but also the guarantee of the survival of queer visions in a normative society.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-2/182385
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Intrappolato in una nave da carico durante il lockdown, Kerel, un marinaio filippino gay, fugge attraverso la sua memoria e ricorda il suo complicato passato, presente e futuro sé. Questo film sperimentale, ibridando finzione e documentario, è un’evocazione delle complessità dell’identità personale e nazionale prescritte dalla memoria. Il film mescola immagini d’archivio con testi, filmati e found footage per tessere la complessa narrazione dalla prospettiva del protagonista marinaio bloccato in mare, fronteggiato da navi cinesi mentre rievoca il rapporto con se stesso, il suo amante, la sua famiglia e il suo paese.
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Trapped in a cargo ship during the lockdown, Kerel, a gay Filipino seafarer escapes through his memory, and recalls his complicated past, present, and future self. The hybrid experimental documentary fiction film is an evocation of the complexities of personal and national identity prescribed by one’s memory. The film mixes archival images with texts, filmed and found footage to weave the complex narrative from the perspective of a seafarer stranded at sea, confronted by Chinese ships while recalling his relationship with himself, his lover, his family, and his country.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-1/182369
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L’ipnotico incedere delle voci di cinque donne riempie lo spazio sonoro del film tessendo i fili di una trama complessa in cui emergono violenza, giustizia, morte: una donna legge i tarocchi; la sopravvissuta del massacro del Circeo, uno degli episodi di rapimento e violenza patriarcale e fascista più efferati della cronaca nera italiana, risponde alle domande di un giornalista; una donna accusata dell’omicidio di quattro persone viene interrogata dai magistrati; una donna racconta del suo rapporto con la morte, mentre un’altra cerca nella pratica religiosa una risposta alla violenza. Il materiale d’archivio, filmico e sonoro, costruisce un limbo misterioso, in cui il confine tra mondo terreno e mondo ultraterreno è labile; il coro di voci di donne diventa una guida per affrontare l’oscurità, facendo emergere, in modi diversi, il rapporto alla vita attraverso il discorso della morte.
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The hypnotic progress of the voices of five women fills the sound dimension of the film, weaving the threads of a complex plot in which violence, justice, and death emerge: a woman reads tarot cards; the survivor of the Circeo Massacre, one of the most heinous episodes of patriarchal and fascist violence in Italian crime history, answers a journalist’s questions; a woman accused of the murder of four people is interrogated by magistrates; one woman tells of her relationship with death, while another seeks in religious practice an answer to violence. Archival footage, audio and video, creates a mysterious limbo, in which the boundary between the earthly and otherworldly is labile; the chorus of women’s voices becomes a guide to facing the darkness, bringing out, in different ways, the relationship to life through the discourse of death.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-1/182369
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Charlie Chaplin è un nome familiare, ma praticamente nessuno conosce la sua mentore Mabel Normand, che lo ha scelto per il suo primo ruolo. I film di cineaste pioniere come Alice Guy, che ha realizzato il primo film di finzione in assoluto, e Germaine Dulac, che ha portato il surrealismo sullo schermo prima di Luis Buñuel, sono scomparsi dalla lista dei film da vedere assolutamente. Cosa vale la pena ricordare? Chi decide cosa è degno di essere ricordato? Attraverso estratti di film diretti da registe donne tra il 1896 e il 1940, Juliette Klinke mette in discussione i suoi riferimenti nel cinema, ciò che le è stato insegnato e tramandato e immagina un nuovo futuro della storia del cinema che includa anche le cineaste.
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Charlie Chaplin is a household name, but virtually no one knows his mentor Mabel Normand, who cast him in his first role. The movies of pioneering women filmmakers such as Alice Guy, who made the first ever fiction film, and Germaine Dulac, who brought surrealism to the screen even before Luis Buñuel, have disappeared from the bucket list of films to watch before dying. What’s worth remembering? Who decides what is worthy of remembrance? Through film excerpts from movies directed by women filmmakers between 1896 and 1940, Juliette Klinke questions her references in cinema, what she has been taught and passed on and figures out a new future of film history which includes also women filmmakers.
queer short / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-1/182369
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Una ragazza di sedici anni osserva i suoi coetanei. A scuola, un gruppo durante le prove di danza e due ragazze che si baciano negli spogliatoi, in uno skatepark e ad un concerto dove il ragazzo che l’ha invitata finisce per flirtare con un’altra ragazza. Le sue emozioni passano attraverso il corpo: cerca di mimetizzarsi, si morde il labbro inferiore, scosta la mano di un ragazzo che si posa sulla sua gamba e studia il proprio riflesso allo specchio con disapprovazione. Nessuna parola, solo sguardi ed espressioni facciali ci mostrano che avere sedici anni non è così facile.
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A sixteen year old girl observe her peers. At school, as a group of dancers rehearsing a routine and two girls kissing in the locker rooms, at a skatepark and at concert where the boy who invited her is flirting with another girl. Her emotions run through her body: she tries to blend in, she bites her lower lip, she takes off the hand of a boy who touch her leg, in the mirror she studies her own reflection with disapproval. No words, just glances and facial expressions to testify that being sixteen is not so sweet.
nuove visioni / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/errante-corazon/182378
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La vita di Santiago è un caos emotivo, un accumulo di frustrazioni e angosce che cerca di nascondere con una fuga permanente dalla realtà. E poco importa se a soffrire sono sua madre Isabel, il suo ex compagno Luis oppure sua figlia Laila. Santiago è incapace di conciliare i suoi bisogni intimi, i suoi amanti e il flusso dei suoi desideri con i mandati della società, la responsabilità di essere padre, di essere presente, di fungere da modello per una figlia che soffre anche della permanente assenza della madre. Oltre a vantare un'ottima fotografia ed un'impeccabile messa in scena, il film è sostenuto soprattutto dall'autentico tour-de-force di Leonardo Sbaraglia che si mette a nudo (letteralmente ed emotivamente), dimostrando di essere un attore capace di uscire dalla sua comfort zone e di affrontare i demoni di un personaggio estremo, scomodo e decisamente contraddittorio.
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Santiago's life is an emotional chaos, an accumulation of frustrations and anguish that he tries to hide with a permanent escape from reality. And it doesn't matter if the victim of his choices are his mother Isabel, his former partner Luis or his daughter Laila. Santiago cannot reconcile his intimate needs, his lovers and the flow of his desires with the mandates of society, the responsibility of being a father, of being present, of being a role model for his daughter who also suffers from the permanent absence of her mother. In addition to a remarkable photography and mise-en-scène, the film is completely supported by the authentic tour-de-force of Leonardo Sbaraglia who gets naked (literally and emotionally) in front of the camera, proving to be an actor capable of stretching his comfort zone and of facing the demons of an extreme, uncomfortable and clearly contradictory character.
nuove visioni / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/extraneous-matter-complete-edition/182365
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Intrappolata in una relazione infelice, una donna trascorre delle tetre cene al fianco del fidanzato che ingurgita cibo e birra, evitando ogni tipo di contatto. Una sera, nel tentativo di cambiare le cose, affronta l’uomo, dal quale subisce però un rifiuto inamovibile e distaccato. La frustrazione serpeggiante trova però una valvola di sfogo dietro le ante dell’armadio della sua stanza, dove una strana creatura dai connotati alieni la cinge in un violento amplesso. Nel frattempo altri esemplari della strana creatura invadono le strade della metropoli, imparando a coesistere con gli esseri umani. Extraneous Matter - Complete Edition prende le mosse dalla messinscena artigianale e ipercinetica che ha reso celebre il cinema cyberpunk nipponico degli anni Ottanta e coglie la Weltschmerz contemporanea, inneggiando a una possibile liberazione.
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Trapped in an unhappy relationship, a woman spends grim dinners alongside her boyfriend who gulps down food and beer, avoiding any contact. One evening, in an attempt to change things, she faces the man, who rejects and drifts her apart. However, her snaking frustration finds an outlet behind the closet doors in her room, where a strange creature with alien features surrounds her in a violent embrace. Meanwhile, other specimens swarm the streets of the metropolis, learning to coexist with humans. Extraneous Matter-Complete Edition starts from the artisanal and hyperkinetic mise-en-scène that made the Japanese cyberpunk cinema of the 80s renowned and captures the Weltschmerz of the contemporary world, while praising a possible liberation.
nuove visioni / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/un-ete-comme-a/182389
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Geisha, Léonie ed Eugénie sono dipendenti dal sesso. Un'estate, accettano volontariamente di trascorrere ventisei giorni in una casa in compagnia di Octavia, una ricercatrice tedesca, e Samir, assistente sociale. Per le tre giovani donne sarà un’occasione per esplorare il desiderio, domare i loro impulsi e riflettere su nuove modalità di interazione. Non è un percorso di rieducazione, la raccolta dei dati avviene secondo una modalità tutt’altro che scientifica e i ruoli di osservatore e osservato potrebbero essere intercambiabili. Denis Coté presenta una situazione senza mai prendere posizione, le esperienze sono viste come un gioco e utilizzate per venire a patti con la realtà. La riabilitazione non è un'opportunità di cambiamento radicale, ma un'occasione per riflettere al di là dell'ossessione sessuale e per rimodellare il futuro.
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Geisha, Léonie and Eugénie are addicted to sex. One summer, they voluntarily agree to spend twenty-six days in a house with Octavia, a German researcher, and Samir, a social worker. For the three young women it will be an opportunity to explore desire, control their impulses and reflect on new ways of interacting. It is not a re-education process, the collection of data is not scientific and the roles of observer and observed could be interchangeable. Denis Coté present a situation without ever settling on a side as if experiences may be seen as a game and used to pursue reality. Rehab is not presented as an opportunity for a radical change but for trying to think beyond sexual obsession, a chance to reshape the future.
nuove visioni / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/first-time/182379
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Un ragazzo è seduto vicino al finestrino su un vagone della Ringbahn, la metropolitana anulare di Amburgo. Guarda verso il sole al tramonto con gli occhi chiusi. Oltre la finestra scorre il paesaggio mutevole della città, tra il buio dei tunnel e la luce del panorama urbano al tramonto. I passeggeri vanno e vengono, un altro ragazzo si siede di fronte al primo, nessuno dei due scende dal treno. La linea U3 di Amburgo fa un giro intorno alla città. Passeggeri e protagonisti sono avvolti da rumori e musica. Sguardi, silenzio, uno dei due ragazzi beve una Coca Cola. Il treno supera di nuovo la fermata di partenza. Una fermata dopo, uno di loro scende dal treno. Con una sola ripresa fissa, questo film, che mostra un reale momento di vita scandito dallo scorrere del tempo, è capace di radicarsi nella mente dello spettatore, ponendo infinite domande e suscitando sensazioni diverse.
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A boy is sitting at the window of the Ringbahn, the Hamburg circle railway. He looks into the setting sun with closed eyes. Beyond the window, the darkness of the tunnels and the light of an urban cityscape at dawn follow one another. Passengers come and go, another boy sits down in front of the first one, neither of them getting off the train. Hamburg’s U3 line runs once around the city. Passengers and protagonists are amid noise and music. Glances, silence, one of them drinks a Coke. The train passes the boarding stop again. One stop later, one of them does leave the train. This film, which shows a real moment of life marked by the passage of time with a fixed shot, captures the viewer’s mind with endless questions and arousing different sensations.
nuove visioni / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/freedom-from-everything/182371
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Il Coronavirus non è il primo virus a causare una pandemia. L’AIDS con lui, in passato e ancora oggi, costringe il singolo individuo a interrogarsi sul suo ruolo nel presente: cos’è la malattia? Cos’è la libertà individuale nell’era capitalistica? In quali film e in quali personalità del passato è possibile leggerne un’interpretazione e rintracciarne un’origine? Attraverso l’omonimo saggio di Hito Steyerl e le parole e le immagini di repertorio di Margaret Thatcher, James Baldwin, Akira Kurosawa e tanti altri, Mike Hoolboom cerca di trovare la chiave di lettura che permetta ai singoli “mercenari” di un apparentemente paradossale capitalismo neo-liberale di orientarsi in una foresta di immagini infinite.
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Coronavirus is not the first virus to cause a pandemic. AIDS with it, in the past and still today, forces the individual to question his role in the present: what is the disease? What is individual freedom in the capitalist era? In which films and in which personalities of the past is it possible to read an interpretation of it, to find its origin? Through Freedom from Everything, the essay by Hito Steyerl, and through the words and the images of Margaret Thatcher, James Baldwin, Akira Kurosawa and many others, Mike Hoolboom tries to find the interpretation that allows the individual “mercenaries” of an apparently paradoxical neo-liberal capitalism to orient themselves in a forest of infinite images.
nuove visioni / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/jerk/182383
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Una manciata di burattini, un attore, un set scarno. Questo film potrebbe essere descritto con la massima less is more, meno è meglio. Puntando sull’essenzialità stilistica – verbale e scenografica soprattutto –, Jerk riesce a ricostruire con mezzi quasi rudimentali la totale efferatezza dei delitti compiuti da Dean Corll, adolescente texano che, aiutato da due suoi conoscenti, negli anni Settanta uccise e violentò più di venti persone. Il lavoro di Gisèle Vienne si basa su un testo di Dennis Cooper, scritto dalla prospettiva del protagonista, ormai ergastolano. Il risultato finale è una narrazione multimediale, a cavallo tra teatro, cinema e fanzine. Rinunciando al climax narrativo proprio dei film horror e splatter, e a una graduale discesa agli inferi, Dean porta il pubblico in medias res, costringendolo già dai primi secondi a fare i conti con la cruda realtà dei fatti.
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A handful of puppets, one actor, a bare set. This film could be described with the maxim “less is more”. Relying on stylistic essentiality – especially verbal and scenographic –, Jerk manages to depict with almost rudimentary tools the total brutality of the crimes committed by Dean Corll, a Texan teenager who, helped by two acquaintances, killed and raped more than twenty people in the 1970s. Gisèle Vienne’s work is based on a text by Dennis Cooper, written from the perspective of the protagonist, now a lifer. The end result is a multimedia storytelling across theatre, cinema and fanzine. Renouncing to both the narrative climax of horror and splatter movies and a gradual descent into hell, Dean takes the audience in medias res, forcing them to come to terms with the harsh reality of the facts.
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