TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/queer-short-2/182385
[ita]
João Pedro Rodrigues e João Rui Guerra da Mata si incontrano nel 1991 e iniziano a conoscersi al ritmo delle canzoni de Les parapluies de Cherbourg di Jacques Demy che Rodrigues aveva avuto modo di incontrare nel 1983, in occasione della presentazione di Una camera in città, da cui il cortometraggio prende il titolo. Nella loro stanza del cuore Demy occupa un posto di prim’ordine e Um Quarto na Cidade è un omaggio pieno di riferimenti – vocali e visuali – alle opere di un maestro scomparso prematuramente, falciato dall’aids. Se il tempo/serpente sembra smantellare e inghiottire ogni cosa – le persone amate, le opere, gli ideali politici –, in verità anche l’istante più fugace si inscrive nell’infinità. Dalle ceneri del tempo umano, l’opera di Demy è così osservata nel suo divenire un radioso frammento di eternità.
[eng]
João Pedro Rodrigues and João Rui Guerra da Mata met in 1991 and began to get to know each other to the rhythm of the songs of Jacques Demy’s Les parapluies de Cherbourg that Rodrigues had the opportunity to meet in 1983, on the occasion of the presentation of Une chambre en ville, from which the short film takes its title. For them, Demy holds a special place in their hearts and Um Quarto na Cidade is a tribute full of – vocal and visual – references to the films of a master who died prematurely, worn out by AIDS. If the time/snake seems to dismantle and swallow everything – beloved ones, works, political ideals –, even the most fleeting moment is actually inscribed in infinity. From the ashes of human time, Demy’s work is thus observed in its becoming a radiant fragment of eternity.