nuove visioni / 25 maggio 2023
[ita]
La pop idol e wrestler Misa the Killer, seguita da un’operatrice per la realizzazione di un documentario, fa la conoscenza della mistress Kanon e diventa lei stessa mistress nel club sadomaso “H”. Ma essere la slave di Kanon e la mistress di altri clienti del club potrebbe portare a più di una difficoltà…
Il controverso regista di J-Horror Koji Shiraishi realizza un roman porno in pieno stile Nikkatsu, attingendo dalle sue più folli ossessioni (tra cui il mockumentary) per comporre un’ode divertente e stralunata alla perversione e all’amore fuori da ogni regola e vincolo. Una commedia erotica strampalata e imprevedibile, tanto una rielaborazione del pinku eiga tradizionale quanto un’esaltante messa in discussione della cultura pop nipponica.
[eng]
The pop idol and wrestler Misa the Killer, followed by a camera operator for the making of a documentary, meets the mistress Kanon and becomes herself a mistress in the BDSM club “H”. But being Kanon’s slave and other club’s clients’ mistress can bring more than a trouble…
The controversial J-Horror director Koji Shiraishi realizes a roman porno in perfect Nikkatsu style, combining his maddest obsessions (among which a mockumentary) to compose a funny and eccentric ode to perversion and boundless love. An erotic, wacky and unforeseeable comedy, a traditional pinku eiga re-elaboration as well as an exhilarating questioning of the Japanese pop culture.
nuove visioni / 25 maggio 2023
[ita]
È l'alba nella capitale del Mozambico. I giovani lasciano le discoteche. Nei cortili, le donne iniziano la loro giornata. Un uomo percorre correndo le principali arterie della città, una donna torna da un viaggio, un turista esplora le vie, un operaio prende i mezzi pubblici e la radio di Maputo Nakuzandza annuncia la scomparsa di una sposa che ha lasciato sull’altare il marito che la tradiva.
Con i suoi gesti ripetuti e momenti di interconnessione umana, Maputo Nakuzandza è la poesia cinematografica di una città dove diverse vite si intrecciano con i suoni di un programma radiofonico locale, un’opera sospesa, priva di pose e capace, attraverso pochi gesti quotidiani, di costruire piccoli ritratti e alludere al passato coloniale che ancora aleggia sulle strade della metropoli.
[eng]
It’s dawn in the capital of Mozambique. Young people are leaving the nightclubs. In the backyards, women are starting their day. A jogger roams the main arteries of the city, a woman is coming back from a trip, a tourist is walking, a worker is taking public transport, and Maputo Nakuzandza radio announces the disappearance of a bride after having left her cheating husband at the altar.
With its repeated gestures and moments of human interconnection, Maputo Nakuzandza is the cinematic poetry of a city where different lives interwoven with the sounds of a local radio program, a suspended work, devoid of poses and capable, through the depiction of few everyday gestures, of constructing small portraits and alluding to the colonial past that still hovers over the streets of the metropolis.
nuove visioni / 25 maggio 2023
[ita]
Youcef sogna qualcosa di diverso dal mestiere che sta per iniziare e dalla sua relazione di coppia ed è attratto dalla vita avventurosa di una troupe di drag queen in tournée nel suo villaggio. Un ragazzo percorre strade deserte sui tacchi a spillo in attesa dei risultati di ammissione ad un corso che lo porterà lontano da lì. Jonas posa per Mathieu, fotografo gay specializzato nel ritrarre giovani ragazzi in costume.
Borghi isolati, pomeriggi sospesi, voglia di avventura, ragazzi che amano i ragazzi. Il cinema di Gaël Lépingle prende le distanze dai modelli trendy della comunità LGBT+, immergendosi nei territori anonimi che compongono il mosaico della provincia francese.
[eng]
Youcef dreams about something different from the job he's about to start and his couple relationship and he feels attracted to the adventurous life of a drag troupe in tour in his village. A boy walks along desert streets on stiletto heels waiting for the results of the admission to a course that will take him away from there. Jonas poses for Mathieu, a gay photographer specialized in portraying young boys in costume.
Isolated villages, suspended afternoons, desire for adventure, boys who love boys. Gaël Lépingle moves away from the trendy models of the LGBT+ community and dig deep down into the anonymous territories that make up the mosaic of the French province.
nuove visioni / 13 maggio 2023
[ita]
“La geografia di un’isola è una metafora di ciò che si vive al suo interno: identità circondate da infinite possibilità che solo i fortunati osano raggiungere”: il tempo sospeso di Ana e Luis sembra intrecciarsi a questa voce fuori campo, guida del traghetto verso l’isola che abitano, San Miguel, nelle Azzorre. Fluttuando sui confini tra terra e mare, le loro storie risiedono in un punto di rottura tra liturgia e rivoluzione in cui svaniscono l’etica, come per Ana che non riesce più a distinguere il bene e il male, e le strutture espressive di genere, come per l’estetica di Luis.
Cláudia Varejão tratteggia un’opera tra finzione e documentario, ritratti frammentati di amara speranza e meraviglia di due vite – e una generazione – isolate e, al contempo, proiettate verso l’unione con l’altro.
[eng]
"The geography of an island is a metaphor for what one lives within it: identities surrounded by infinite possibilities that only the lucky dare to reach": the suspended time of Ana and Luis seems intertwined to this voiceover, ferry guide to the island they inhabit, San Miguel, in the Azores. Floating on the borders between land and sea, their stories reside at a breaking point between liturgy and revolution in which ethics vanish, as for Ana who can no longer distinguish between good and evil, and gendered expressive structures, as for Luis' aesthetics.
Cláudia Varejão sketches a work between fiction and documentary, fragmented portraits of bitter hope and wonder of two lives – and a generation – isolated and, at the same time, projected towards the union with the other.
nuove visioni / 13 maggio 2023
[ita]
Tra le regole di Internet, la 34 afferma che se qualcosa esiste, ne esisterà la versione pornografica, come se all’interno di tutto vi fosse un seme di desiderio originario. Si articola così la pulsionalità di Simone, studentessa di giurisprudenza e cam sex worker, in un gioco di poli oppositivi tra loro in simbiosi: di giorno discute di legalità e di un sistema violento verso corpi razzializzati e femminili; di notte erotizza squilibri di potere attraverso il proprio corpo e le pratiche BDSM, nelle quali il dolore è custodito dal piacere e dalla cura. Nello stesso modo in cui è impossibile definire chi possegga più gradi di libertà nella relazione dominant/submissive, Julia Murat sceglie di allontanare la propria opera dal terreno dei giudizi di valore e lascia emergere zone di luce e ombra di una realtà irrisolvibile.
[eng]
Among the rules of the Internet, the 34 states that if something exists, a pornographic version of it will exist, as if within everything there is a seed of original desire. Thus the drive of Simone, a law student and cam sex worker, is articulated in a symbiotic interplay of oppositional poles: during the day she discusses legality and a violent system toward racialized, female bodies; during the night she eroticizes power imbalances through her own body and BDSM practices, in which pain is guarded by pleasure and care. In the same way that it is impossible to define who possesses more degrees of freedom in the dominant/submissive relationship, Julia Murat chooses to move her own film away from the terrain of value judgments to allow areas of light and shadow of an unsolvable reality to emerge.
nuove visioni / 12 maggio 2023
[ita]
Quando nel 1974 i portoghesi lasciano l’Angola per soccombere alle violente rivendicazioni indipendentiste, un gruppo di giovani soldati barricati dentro le mura di un insediamento militare cominciano ad essere braccati da presenze misteriose.
Un’indagine sui fantasmi del colonialismo e un film di genere sulla crescita e il superamento dei traumi personali e collettivi, sullo sfondo di un paese dalla forza primigenia incontrollabile. Carlos Conceição torna sulla Storia colonialista portoghese, osservando i turbamenti dell’adolescenza e la scoperta dei rapporti e della sessualità, attraverso gli occhi sconcertati del giovane João Arrais, già suo attore feticcio e sorta di alter ego. E la cecità ingenua dell’adolescenza diventa per estensione un disagio condiviso sull’inconoscibilità della Storia e sul mistero atavico delle proprie radici più profonde.
[eng]
When in 1974 Portugal leaves Angola to submit to the violent independentist claims, a group of young soldiers barricaded within the walls of a military settlement starts to be besieged by mysterious presences.
A survey about the ghosts of colonialism and a genre film about growth and overcoming of personal and collective traumas, with the primeval uncontrollable force of a country in the background. Carlos Conceição comes back to colonialist Portuguese history as he observed anxieties and ambiances of a teenage searching for relations and sexuality, through the confounded eyes of the young João Arrais, already his muse and sort of alter ego. And the naïf blindness of teenage unavoidably becomes a shared discomfort about unknowability of History and about atavistic mystery of one’s own deepest roots.
nuove visioni / 04 maggio 2023
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Basato su ricerca storiografica approfondita, il film è narrato da un autore immaginario ed enigmatico la cui difficile posizione di spia e omosessuale nella metà del XX secolo è offuscata dall’irragionevolezza del desiderio e dalle ragioni di segretezza dettate dalla sua posizione. Il film utilizza una modalità narrativa fluida e inafferrabile, in cui il protagonista dirige le scene del film dall'esterno come se osservasse la realtà da un binocolo, spostandosi da St. James's Park – una nota area di cruising frequentata dall’establishment britannico – a Beaulieu, una casa di campagna nell'Hampshire che fungeva da scuola di formazione per responsabili delle operazioni speciali.
Ungentle è un ritratto dell'esperienza condivisa di sotterfugio e segretezza e una riflessione sulle tensioni tra lealtà e lussuria, sé autentici e credenze adottate, status e desiderio.
[eng]
Based on extensive historical research, the film is narrated by an imagined, enigmatic auteur whose fraught position as both a spy and gay man in the mid–20th century is troubled by the unreasonableness of desire and the reasons for secrecy prescribed by his position. The film edges at a fluidity and an atmosphere of unknowability, where the protagonist directs the scenes of the film from outside of the camera lens. It moves from St. James’s Park, a historical cruising ground at the center of British power, to Beaulieu, a historic country house in Hampshire that served as a Special Operations Executive training school.
Ungentle is a portrait of the shared experience of subterfuge and secrecy between homosexuals and spies as well as a reflection on the tensions between loyalty and lust, authentic selves and adopted beliefs, status and desire.