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carte postale à Serge Daney / Daniel Schmid / 29 maggio 2024


[ita]
Nelle spire ipnotiche di una serata dentro un locale di una Mitteleuropa sospesa nel tempo e nello spazio, il conte Isidor vede la cantante Viola detta “La Paloma” e se ne innamora perdutamente. Lei è malata di tisi ma è anche pronta ad essere amata, mettendo alla prova le poche speranze che le lascia la malattia.
Non saranno le buone notizie però a concedere felicità eterna alla coppia, nel fiammeggiante e audace melodramma di Daniel Schmid, il film che lo rivelò al mondo dei festival europei come autore colto e imprendibile. Il film così si addentra nella controversa psicologia dei suoi protagonisti, oscillando fra amore e odio, fra affetto e ossessione, fino a sfiorare l’epica e il soprannaturale, al di là della vita e della morte. Schmid è un Fassbinder svizzero in cui l’incomunicabilità approda, paradossalmente, a orizzonti espressivi imprevedibili.

[eng]
In the hypnotic spirals of an evening in a club, in Central Europe as in a place suspended in time and space, Count Isidor sees the singer Viola known as “La Paloma” and falls madly in love with her. She is sick with tuberculosis but is also ready to be loved, putting to the test the little hope that the illness leaves her with.
Nevertheless, it will not be good news that will grant eternal happiness to the couple, in Daniel Schmid’s flamboyant and audacious melodrama, the film that revealed him to the world of European festivals as a cultured and elusive author. The film thus delves into the controversial psychology of its protagonists, oscillating between love and hate, between affection and obsession, until it borders on the epic and the supernatural, beyond life and death. Schmid is a Swiss Fassbinder in which incommunicability leads, paradoxically, to unpredictable expressive horizons.

ticket online | http://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=504009
tutta la programmazione | https://www.liveticket.it/siciliaqueer

carte postale à Serge Daney / Daniel Schmid / 26 maggio 2024

[ita]
Il grande regista tedesco Douglas Sirk si racconta di fronte alla macchina da presa, in compagnia della moglie Hilde Jary: il rigetto per il nazismo, i film per la tedesca UFA, la fuga negli Stati Uniti, il lavoro negli studios di Hollywood, l’ossessione per la composizione dell’inquadratura e per gli specchi. Intanto il sole di Lugano filtra dalle finestre della sua casa in Svizzera, e illumina sia lui che la moglie dandogli occasione, nonostante i problemi di vista, di trovare anche durante l’intervista momenti di luce perfetti ai suoi occhi di regista.
Lo svizzero Daniel Schmid dialoga con quello che lui e Rainer Werner Fassbinder ritenevano e veneravano come maestro assoluto del melodramma, il regista di There’s Always Tomorrow, Written on the Wind e Imitation of Life. Le sue domande interrogano gli occhi, le mani e le espressioni di un regista sempre serio e concentrato, sempre interessato ai drammi più profondi degli esseri umani, alla loro psiche, alla loro ricerca inutile della moralità, al loro girare in tondo come preambolo oscuro della morte.

[eng]
The great German director Douglas Sirk talks about himself in front of the camera, alongside with his wife Hilde Jary: his rejection of Nazism, his films for the German UFA, his escape to the United States, his work in the Hollywood studios, his obsession with the composition of the shot and for the mirrors. Meanwhile, the Lugano sun filters through the windows of his house in Switzerland, and illuminates both him and his wife, giving him the opportunity, despite his sight problems, to find perfect moments of light in his director’s eyes even during the interview.
The Swiss Daniel Schmid talks with the one he and Rainer Werner Fassbinder considered and venerated as the absolute master of melodrama, the director of There’s Always Tomorrow, Written on the Wind and Imitation of Life. His questions interrogate the eyes, the hands and the expressions of a director who is always serious and concentrated, always interested in the deepest dramas of human beings, in their psyche, in their useless search for morality, in their running in circles as a dark preamble of death.

ticket online | http://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=504132
tutta la programmazione | https://www.liveticket.it/siciliaqueer

 

carte postale à Serge Daney / Daniel Schmid / 25 maggio 2024

[ita]
Le Onnagata, nella tradizione del teatro giapponese, sono gli uomini che interpretano i personaggi femminili. Tamasaburo Bando è una delle Onnagata più celebri, in grado di interpretare figure di donne non sulla base di un’idea di imitazione ma per coglierne la reale essenza e restituirla tramite il ballo, il movimento, lo sguardo.
Daniel Schmid viaggia in Giappone per catturare la filosofia più profonda dell’arte delle Onnegata, rinunciando alla struttura classica del documentario ma concentrandosi sulle performance di Bando e di altri artisti, per indagare cosa significhino l’identità e il genere sessuale nel magico reame del palcoscenico del teatro Kabuki. Le soluzioni non sono semplici, e trovano in questa straordinaria tradizione non un piano sostitutivo per allontanare le donne dalla recitazione, ma un’occasione arricchente per esplorare i confini fra essenza del femminile e sua percezione, mentre il film costruisce un raffinatissimo apparato formale che ipnotizza.

[eng]
Onnagata, in the tradition of Japanese theater, are men who play female characters. Tamasaburo Bando is one of the most famous Onnagata, able to interpret female figures not on the basis of an idea of imitation but to catch their real essence and return it through dance, movement, gaze.
Daniel Schmid travels to Japan to capture the deepest philosophy of Onnegata’s art, giving up on the classic documentary structure but focusing on the performances of Bando and other artists, in order to survey what identity and sexual gender mean in the magical realm of the stage of Kabuki theater. The solutions are not simple, and they find in this extraordinary tradition not a substitute plan to distance women from acting, but an enriching opportunity to explore the boundaries between the essence of the feminine and its perception, while the film builds a highly refined formal apparatus that mesmerizes.

ticket online | http://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=503675
tutta la programmazione | https://www.liveticket.it/siciliaqueer