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retrovie italiane / 24 maggio 2016

È l’1 gennaio 1900, l’alba del nuovo secolo, e Olmo e Alfredo vengono alla luce nello stesso giorno: il primo è figlio di una modesta famiglia di contadini, il secondo appartiene a una ricca famiglia di proprietari terrieri. Olmo e Alfredo crescono insieme, giocano a raccogliere rane nei laghetti, si sdraiano sui binari del treno, corrono per la campagna emiliana. I due crescono, si sposano, vivono le conseguenze delle loro diverse condizioni sociali. Sullo sfondo la vita sociale e politica italiana del primo novecento: gli scioperi contadini, la prima guerra mondiale, il fascismo agrario fino al 25 aprile 1945, giorno della Liberazione. Prima parte del grande affresco del regista Bernardo Bertolucci sulla storia d’Italia.

retrovie italiane / 24 maggio 2016

Anni ’30, periodo fascista. I grandi proprietari terrieri, appoggiati dal regime fascista, vessano la comunità di braccianti agricoli attraverso le prepotenze di Attila, capo bracciante della famiglia di Alfredo. Ancora una volta Olmo e Alfredo vivono su due fronti contrapposti le vicende della storia, l’arrivo del giorno della Liberazione, quando i braccianti potranno vendicarsi dei loro aguzzini, Alfredo sarà processato e grazie all’intervento di Olmo, salvato da sicuro linciaggio. La seconda parte del film chiude la vicenda dei due amici, ormai riuniti in un rappacificato dopoguerra.