presenze / Laura Citarella / 24 maggio 2023
[ita]
Una donna vive ai margini della società in una capanna che ha costruito in aperta campagna, a pochi chilometri da Buenos Aires. Circondata dai suoi cani, si immerge nella natura e fa il minimo indispensabile per sopravvivere giorno dopo giorno. Non ha soldi, parla raramente, ma guarda il mondo che la circonda con una sorta di stupore. Le stagioni, l’alternarsi del giorno e della notte, le diverse versioni del cielo sembrano cullare i suoi pensieri, educando gli occhi a cogliere le meraviglie del mondo. Interpretata dalla co-regista Verónica Llinás, La mujer de los perros è un’opera al contempo quieta e inquietante, il ritratto di una donna senza nome, una lontana parente dell’enigmatica vagabonda “senza tetto né legge” di Agnès Varda.
[eng]
A woman lives on the fringes of society in a hut that she built in the open countryside, just a few kilometres from Buenos Aires. Surrounded by her dogs, she immerses herself nature and does the bare minimum to survive day by day. She has no money, she rarely speaks, but she looks she looks at the world around her with a kind of astonishment. Seasons, the alternation of day and night and the different versions of the sky seem to cradle her thoughts. Played by co-director Verónica Llinás, La mujer de los perros is a study at once quiet and haunting, the portrait of a nameless woman, a distant cousin of Agnès Varda's enigmatic protagonist in Vagabond.
presenze / Laura Citarella / 13 maggio 2023
[ita]
Un ragazzo, due ragazze: tre amici adolescenti trascorrono insieme le loro giornate, scandite da lezioni noiose – improvvisamente ravvivate dalle ore di educazione sessuale con i suoi siparietti pruriginosi e i sorrisetti imbarazzati –, giorni in piscina, scanzonati giri in bicicletta e notti bianche in cui non si sa bene se a tenere svegli siano più le trame bislacche degli horror di serie B o il desiderio incontenibile di scoprire il corpo proprio e dell’altro. Tres juntos è un’opera al contempo delicata e caparbia; il congedo dall’infanzia armoniosa, minacciata dai tormenti sentimentali, e la speranza che i giochi bambineschi possano non finire mai.
[eng]
One boy, two girls: three teenage friends spend their days together, punctuated by boring lessons – suddenly enlivened by class hours of sex education with its prurient antics and embarrassed smirks –, days at the pool, laid-back bike rides and white nights in which one is not sure whether it is more the wacky plots of B-movie horror films or the uncontrollable urge to discover one’s own body as well as the body of the other that keep them awake. Tres juntos is a work at once delicate and stubborn; a farewell to a harmonious childhood threatened by the torments of love, and the hope that those childish games may never end.
presenze / Laura Citarella / 13 maggio 2023
[ita]
Immersi nella campagna argentina, lontani dalla concitata atmosfera cittadina, un gruppo di artisti – una famiglia – si ritrova a registrare, sotto forma di diario, i momenti trascorsi a prendersi cura di un branco di maiali, in attesa della nascita di una cucciolata. Episodio di Bitácoras – miniserie composta da cinque documentari realizzati da altrettante registe –, Diario rural è un manifesto della poetica di Laura Citarella e un resoconto dell’anomalo periodo pandemico. Arduo stabilire dove inizi la creazione e dove finisca l’osservazione, tanto che la parola “filmare” può essere confusa con “rubare”: ci sono degli attori che pur “fingendo” creano una narrazione imperniata nel reale, nella contingenza. Un cinema rurale in cui i tempi dell’inquadratura non sono dettati dal volere di un demiurgo, ma assecondano i ritmi del mondo animale; un gesto artistico che costruisce un presente alternativo a quello del confinamento, filmando/rubando la “parte vitale” per esorcizzare la morte.
[eng]
Immersed in the Argentine countryside, far from the bustling city, a group of artists – a family – find themselves recording, in the form of a diary, the moments spent caring for a herd of pigs, awaiting the birth of a litter. An episode of Bitácoras – a miniseries composed of five documentaries made by as many female directors –, Diario rural is a manifesto of Laura Citarella's poetics and a report of the anomalous pandemic period. It is hard to determine where creation begins and observation ends, so much so that the word "filming" can be confused with "stealing": there are actors who, while "pretending", create a narrative hinged in reality, in contingency. A rural cinema in which the timing of the shot is not dictated by the will of a demiurge, but panders to the rhythms of the animal world; an artistic gesture that constructs an alternative present to that of confinement, filming/stealing the "vital share" to exorcise death.
presenze / Laura Citarella / 13 maggio 2023
[ita]
Questa è la storia di due uomini che cercano una donna, anzi: è la storia di una donna che va alla ricerca di sé stessa (e di un’altra donna; e poi di altre due donne). In questa storia che, come un tesoro, contiene molte altre storie, la ricerca di sé e la ricerca dell’altro sono costantemente intrecciate, mentre vita sognata e vita vissuta non coincidono. Ma non è un film filosofico: è un film d’amore e d’avventura, dove l’esplorazione di una città della pampa argentina è solo un’occasione per scandagliare più a fondo nell’animo umano. La protagonista, interpretata da Laura Paredes, sembra ripartire da dove l’avevamo lasciata undici anni prima in Ostende, ma il mistero la avvolge in modo ancora più forte, fino a trasformare il film ricreando atmosfere lynchiane. Un romanzo visivo in cui perdersi, un’ode alla ricerca e alla bellezza, l’ultimo film di Laura Citarella, un capolavoro del cinema contemporaneo.
[eng]
This is the story of two men searching for a woman, or rather: it is the story of a woman who goes in search of herself (and another woman; and then two other women). In this story that, like a treasure, contains many other stories, the search for self and the search for the other are constantly intertwined, while dreamed life and lived life do not coincide. But this is not a philosophical film: it is a film of love and adventure, where the exploration of a town in the Argentine pampas is just an opportunity to plumb deeper into the human soul. The protagonist, played by Laura Paredes, seems to pick up where we left her off eleven years earlier in Ostende, but here the mystery envelops her even more strongly, to the point of transforming the film by recreating Lynchian atmospheres. A visual novel in which to lose oneself, an ode to quest and beauty, Laura Citarella's latest film is a masterpiece of contemporary cinema.
presenze / Laura Citarella / 13 maggio 2023
[ita]
Una poetessa muore. Un’altra, più giovane, riceve come eredità il mandato di far conoscere la sua opera. A questo compito si unisce una squadra di donne del cinema. Questo strano connubio mette in moto questo film che, curiosamente, non assume la forma di un’indagine ma di un quadro ancora più complesso e sottile. Com'era prevedibile, sorgono domande, ma anche rivelazioni, riaffiorano segreti e una persistente incertezza che finisce per diventare un traguardo. Attraverso queste strategie laterali, la poetessa Juana Bignozzi emerge nel film in tutto il suo splendore.
[eng]
A poet dies. Another poet, a younger woman, receives as an inheritance the mandate to divulgate her work. A team of women filmmaker joins her. That strange triangle begins to make a film which, oddly, does not take the form of an investigation but of a more complex and subtle portrait. As expected, questions arise, but also revelations, secrets reappear and a lingering uncertainty that ends up becoming a goal. Thanks to these lateral strategies, the poet Juana Bignozzi emerges in the film in all her glory.
presenze / Laura Citarella / 05 maggio 2023
[ita]
Questa è la storia di due uomini che cercano una donna, anzi: è la storia di una donna che va alla ricerca di sé stessa (e di un’altra donna; e poi di altre due donne). In questa storia che, come un tesoro, contiene molte altre storie, la ricerca di sé e la ricerca dell’altro sono costantemente intrecciate, mentre vita sognata e vita vissuta non coincidono. Ma non è un film filosofico: è un film d’amore e d’avventura, dove l’esplorazione di una città della pampa argentina è solo un’occasione per scandagliare più a fondo nell’animo umano. La protagonista, interpretata da Laura Paredes, sembra ripartire da dove l’avevamo lasciata undici anni prima in Ostende, ma il mistero la avvolge in modo ancora più forte, fino a trasformare il film ricreando atmosfere lynchiane. Un romanzo visivo in cui perdersi, un’ode alla ricerca e alla bellezza, l’ultimo film di Laura Citarella, un capolavoro del cinema contemporaneo.
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This is the story of two men searching for a woman, or rather: it is the story of a woman who goes in search of herself (and another woman; and then two other women). In this story that, like a treasure, contains many other stories, the search for self and the search for the other are constantly intertwined, while dreamed life and lived life do not coincide. But this is not a philosophical film: it is a film of love and adventure, where the exploration of a town in the Argentine pampas is just an opportunity to plumb deeper into the human soul. The protagonist, played by Laura Paredes, seems to pick up where we left her off eleven years earlier in Ostende, but here the mystery envelops her even more strongly, to the point of transforming the film by recreating Lynchian atmospheres. A visual novel in which to lose oneself, an ode to quest and beauty, Laura Citarella's latest film is a masterpiece of contemporary cinema.
presenze / Laura Citarella / 03 maggio 2023
[ita]
Grazie a un concorso radiofonico, una ragazza vince una vacanza a Ostende, nella provincia di Buenos Aires. È bassa stagione e l’hotel che la ospita è quasi deserto. Tra un bagno al mare, l’ascolto di una canzone di Toquinho e l’attesa del fidanzato che dovrebbe raggiungerla, la ragazza inizia a prestare attenzione ad alcuni strani atteggiamenti degli ospiti: un anziano accompagnato da due giovani donne; i racconti strampalati di un ragazzo che lavora nel ristorante. L’arrivo del fidanzato interrompe solo momentaneamente le sue fantasie sulle storie misteriose degli ospiti che continuano ad intrigarla fino alla sua partenza. Flirtando sia con Hitchcock che con Rohmer da una prospettiva femminile, nel suo primo lungometraggio Laura Citarella esplora le affascinanti possibilità offerte dalla narrazione.
[eng]
Thanks to a radio contest, a girl wins a vacation in Ostende, in the Buenos Aires province. It is the low season and the hotel is almost empty. Between swimming in the sea, listening to a song by Toquinho and waiting for her boyfriend who is supposed to join her, the girl starts to pay attention to the strange attitudes of some guests: an old man accompanied by two young women, the crazy stories of a guy who works in the restaurant. The arrival of her boyfriend doesn’t interrupt her fantasies about the hidden stories of the guests which intrigue her until her departure. Flirting with both Hitchcock and Rohmer from a feminine perspective, in her first feature Laura Citarella explores the beguiling possibilities of storytelling.
presenze / Laura Citarella / 02 maggio 2023
Laura Citarella terrà una masterclass aperta al pubblico presso il Centro sperimentale di Cinematografia - sede Sicilia in occasione della sua retrospettiva integrale al Sicilia Queer filmfest 2023.
In dialogo con registe e registi, critici cinematografici e selezionatori presenti a Palermo per il festival, la masterclass sarà un momento di analisi del cinema di Laura Citarella e del metodo del Pampero Cine pensato per gli studenti della scuola di cinema palermitana e per tutte le persone che, a partire dalla proiezione di La flor di Mariano Llinás e poi da quelle dei film di Laura Citarella, vorranno saperne di più di questo gruppo di cineasti indipendenti che dall'Argentina stanno conquistando tutto il mondo.
El Pampero Cine è un'esperienza di produzione collettiva e indipendente che da venti anni scrive, dirige, produce film in Argentina. I suoi esponenti hanno costruito un metodo di lavoro orizzontale che li vede partecipare in vesti diverse ai reciproci film, provando a sperimentare tra i generi cinematografici e a costruire forme di lavoro creative e solidali. La flor è forse il più celebre dei film prodotti da El Pampero Cine, che vanta partecipazioni e premi nei più importanti festival di tutto il mondo con film di ognuno dei quattro partecipanti, come La mujer de los perros, Castro, Historias extraordinarias, La vendedora de fósforos.
presenze / Laura Citarella / 20 aprile 2023
[ita]
Il regista Mariano Llinás si siede in un piccolo giardino, apre un quaderno e disegna un fiore. È lo schema del film che stiamo per vedere: sei storie, quattro iniziano e si interrompono a metà, una inizia e finisce, una inizia a metà e finisce, concludendo il film. Sei diversi generi cinematografici, dal thriller paranormale al dramma musicale, dallo spionaggio all’autofiction, dal remake alla pura contemplazione. Un caleidoscopio di possibilità il cui palcoscenico è la misteriosa pampa argentina e le cui protagoniste sono quattro donne che attraversano l’ipertesto cinematografico, interpretando personaggi sempre diversi.
Dalla scuola argentina di El Pampero Cine, un’impresa titanica che ha richiesto più di un decennio di produzione. Un inno alla gioia del racconto e della fantasia che sa essere ironico e inquietante, commovente e grottesco, accattivante e sorprendente.
[eng]
The director Mariano Llinás sits in a little garden, opens a notebook and draws a flower. It is the scheme of the movie we are about to see: six stories, four of them start and stop in the middle, one of them starts and ends, the last one starts in the middle and ends, concluding the entire movie. Six different cinematographic genres, from the paranormal thriller to the musical drama, from espionage to autofiction, from remake to pure contemplation. A kaleidoscope of possibilities, whose stage is the mysterious Argentinian pampa, and whose protagonists are four women that cross the cinematographic hypertext, starring as different characters in every story.
From the Argentinian school El Pampero, a titanic achievement realized in more than ten years. A hymn to the joy of fantasy and storytelling, ironic and unsettling, moving and grotesque, captivating and surprising.
presenze / Laura Citarella / 20 aprile 2023
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Il regista Mariano Llinás si siede in un piccolo giardino, apre un quaderno e disegna un fiore. È lo schema del film che stiamo per vedere: sei storie, quattro iniziano e si interrompono a metà, una inizia e finisce, una inizia a metà e finisce, concludendo il film. Sei diversi generi cinematografici, dal thriller paranormale al dramma musicale, dallo spionaggio all’autofiction, dal remake alla pura contemplazione. Un caleidoscopio di possibilità il cui palcoscenico è la misteriosa pampa argentina e le cui protagoniste sono quattro donne che attraversano l’ipertesto cinematografico, interpretando personaggi sempre diversi.
Dalla scuola argentina di El Pampero Cine, un’impresa titanica che ha richiesto più di un decennio di produzione. Un inno alla gioia del racconto e della fantasia che sa essere ironico e inquietante, commovente e grottesco, accattivante e sorprendente.
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The director Mariano Llinás sits in a little garden, opens a notebook and draws a flower. It is the scheme of the movie we are about to see: six stories, four of them start and stop in the middle, one of them starts and ends, the last one starts in the middle and ends, concluding the entire movie. Six different cinematographic genres, from the paranormal thriller to the musical drama, from espionage to autofiction, from remake to pure contemplation. A kaleidoscope of possibilities, whose stage is the mysterious Argentinian pampa, and whose protagonists are four women that cross the cinematographic hypertext, starring as different characters in every story.
From the Argentinian school El Pampero, a titanic achievement realized in more than ten years. A hymn to the joy of fantasy and storytelling, ironic and unsettling, moving and grotesque, captivating and surprising.
presenze / Laura Citarella / 20 aprile 2023
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Il regista Mariano Llinás si siede in un piccolo giardino, apre un quaderno e disegna un fiore. È lo schema del film che stiamo per vedere: sei storie, quattro iniziano e si interrompono a metà, una inizia e finisce, una inizia a metà e finisce, concludendo il film. Sei diversi generi cinematografici, dal thriller paranormale al dramma musicale, dallo spionaggio all’autofiction, dal remake alla pura contemplazione. Un caleidoscopio di possibilità il cui palcoscenico è la misteriosa pampa argentina e le cui protagoniste sono quattro donne che attraversano l’ipertesto cinematografico, interpretando personaggi sempre diversi.
Dalla scuola argentina di El Pampero Cine, un’impresa titanica che ha richiesto più di un decennio di produzione. Un inno alla gioia del racconto e della fantasia che sa essere ironico e inquietante, commovente e grottesco, accattivante e sorprendente.
[eng]
The director Mariano Llinás sits in a little garden, opens a notebook and draws a flower. It is the scheme of the movie we are about to see: six stories, four of them start and stop in the middle, one of them starts and ends, the last one starts in the middle and ends, concluding the entire movie. Six different cinematographic genres, from the paranormal thriller to the musical drama, from espionage to autofiction, from remake to pure contemplation. A kaleidoscope of possibilities, whose stage is the mysterious Argentinian pampa, and whose protagonists are four women that cross the cinematographic hypertext, starring as different characters in every story.
From the Argentinian school El Pampero, a titanic achievement realized in more than ten years. A hymn to the joy of fantasy and storytelling, ironic and unsettling, moving and grotesque, captivating and surprising.
presenze / Laura Citarella / 20 aprile 2023
[ita]
Il regista Mariano Llinás si siede in un piccolo giardino, apre un quaderno e disegna un fiore. È lo schema del film che stiamo per vedere: sei storie, quattro iniziano e si interrompono a metà, una inizia e finisce, una inizia a metà e finisce, concludendo il film. Sei diversi generi cinematografici, dal thriller paranormale al dramma musicale, dallo spionaggio all’autofiction, dal remake alla pura contemplazione. Un caleidoscopio di possibilità il cui palcoscenico è la misteriosa pampa argentina e le cui protagoniste sono quattro donne che attraversano l’ipertesto cinematografico, interpretando personaggi sempre diversi.
Dalla scuola argentina di El Pampero Cine, un’impresa titanica che ha richiesto più di un decennio di produzione. Un inno alla gioia del racconto e della fantasia che sa essere ironico e inquietante, commovente e grottesco, accattivante e sorprendente.
[eng]
The director Mariano Llinás sits in a little garden, opens a notebook and draws a flower. It is the scheme of the movie we are about to see: six stories, four of them start and stop in the middle, one of them starts and ends, the last one starts in the middle and ends, concluding the entire movie. Six different cinematographic genres, from the paranormal thriller to the musical drama, from espionage to autofiction, from remake to pure contemplation. A kaleidoscope of possibilities, whose stage is the mysterious Argentinian pampa, and whose protagonists are four women that cross the cinematographic hypertext, starring as different characters in every story.
From the Argentinian school El Pampero, a titanic achievement realized in more than ten years. A hymn to the joy of fantasy and storytelling, ironic and unsettling, moving and grotesque, captivating and surprising.