anteprime queer / 12 aprile 2023
[ita]
Un anno e mezzo con Amleto Marco Belelli, in arte Divino Otelma, durante la reclusione causa Covid-19. Un anno e mezzo di videochiamate, brevi video fatti con il cellulare e confessioni, per raccontare un altro modo di percepire le cose in un periodo pandemico in cui la percezione delle cose è inevitabilmente cambiata per tutti. Il risultato è un diario di bordo tenero e grottesco al contempo, da cui viene fuori un ritratto dell’Italia come non si era mai visto: tutto quello che pensiamo di conoscere del Belpaese e del mondo dello spettacolo, ma portato su altri orizzonti. Tutto dallo schermo di un computer o di un cellulare.
In uno dei suoi consueti film-dispositivo, rigidi e rigorosi, Luca Ferri cerca di rispondere a una domanda: cosa può fare un mago dal grande spirito e dalla grande conoscenza intrappolato dentro un quadrato immobile?
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One year and a half with Amleto Marco Belelli, also known as Divino Otelma, during the Covid-19 lockdown. One year and a half of videocalls, brief clips made with the cellphone and confessions, to show a different way to perceive things in a pandemic period where the perception of things is unavoidably changed for everyone. The result is a tender and grotesque journal, from which an inedited portrait of Italy is drawn: everything we think to know about the Belpaese and of its entertainment world but from a very different perspective. Everything from a computer screen or a cellphone.
In one of his usual cinematic contrivances, rigid and strict, Luca Ferri tries to answer a question: what could a free-spirited very sapient magician do from the prison of a motionless screen?
anteprime queer / 01 marzo 2023
[ita]
Legiferiamo, controlliamo, tentiamo di sfuggire da tutto ciò che ci fa sentire animali e mortali. Eppure basta un soffio, magari del tempo in solitudine, per far crollare l’illusione. Questa consapevolezza infesta La Legge, un film rifiutato da tutti i festival del mondo in cui siamo chiamati in prima persona per sfumare i confini tra legge e natura, umanità e animalità. Sono centonovanta le voci a dar corpo agli articoli della Costituzione Italiana, centonovanta i cellulari che fungono da medium per lasciar penetrare la Legge nei propri spazi privati, più di centonovanta i gatti, cani, piccioni, pecore a darle un volto.
La Legge ci spinge nelle pieghe perturbanti delle sovrastrutture che non ci appartengono ma a cui ci aggrappiamo in un climax crescente: solo alla fine, come collettività, potremo riconoscerci come animali umani.
[eng]
We legislate, we control, we attempt to escape from everything that makes us feel animal and mortal. Yet all it takes is a breath, perhaps some time alone, to shatter the illusion. This awareness haunts La Legge, a film that hasn’t been accepted by any festival in the world, in which we are called upon to blur the boundaries between law and nature, humanity and animality. There are a hundred and ninety voices to flesh out the articles of the Italian Constitution, a hundred and ninety cell phones that serve as mediums to let the Law penetrate one's private spaces, more than a hundred and ninety cats, dogs, pigeons, sheep to give it a face.
La Legge pushes us into the perturbing folds of superstructures that do not belong to us but to which we cling in an escalating climax: only in the end, as a collective, will we be able to recognize ourselves as human animals.
anteprime queer / 01 marzo 2023
[ita]
Risultato di una gestazione lunghissima e stratificata, il film ripercorre la storia di Cristo in modo filologico: Maria che partorisce, Giuseppe timoroso, Erode, i Re Magi, Cristo che predica fino alla crocifissione. Ma il Cristo di Rezza è circondato da un’umanità che deambula in una condizione di incoscienza e mediocrità e l'unica possibile reazione che gli rimane è urlare fino a perdere la voce, dimenarsi per sfuggire al sacrificio previsto per salvare gli uomini: al suo posto il Cristo bambino morirà crocifisso. Come dichiara lo stesso Rezza che interpreta Cristo: "Il film mi sfugge di mano, è come se il mio corpo, facendo irruzione nel racconto, strappi l’opera all’autore pezzente che l’opera controlla. Io ho un corpo instabile che si rifiuta di seguire le direttive che la mente imporrebbe. Ho il corpo dolente che mi sfila il potere dal pensiero. Il Cristo autentico la penserebbe come me".
[eng]
As result of a very long and stratified creative process, the film tells the story of Christ in a philological way: Mary giving birth, fearful Joseph, Herod, the Three Kings, Christ preaching until his crucifixion. But Rezza's Christ is surrounded by human beings wandering in a state of ignorance and mediocrity and the only possible reaction for him is to scream until he loses his voice, squirming to escape the sacrifice expected to save men: the infant Christ will die crucified instead of him. As Rezza himself who plays Christ states: "The film gets out of hand, and as if my body, breaking into the story, prevents the author from controlling what he has created. My suffering body refuses to follow the rules that my mind would like to establish. My body aches and prevents my thought from prevailing. The real Christ would think like me”.
anteprime queer / 07 febbraio 2023
[ita]
Come si ride di un giardino che sembra diventare una giungla? Come si indaga su un caso di cronaca nera a partire da una voce? Come si sogna di un amore impossibile a partire da un fantasma?
Gigi fa il vigile in un paese di campagna dove sembra non succedere mai niente. Un giorno, però, una ragazza si suicida, gettandosi sotto un treno. Non è la prima volta. Lì comincia un’indagine su questa misteriosa serie di suicidi che si consuma in uno strano mondo di provincia in bilico tra realtà e fantasia, dove un giardino può anche essere una giungla e un poliziotto avere un cuore sempre pronto ad innamorarsi e a sorridere.
Gigi la legge è questo e altro: cinema che non ha paura di misurarsi con il candore e con la dolcezza, che non teme di affrontare il mistero del reale o di divertirsi insieme ai suoi personaggi.
[eng]
How happens that a garden that looks like a jungle can make you laugh? How do you make a crime investigation starting from a voice? How can you dream about an impossible love inspired by a ghost?
Gigi is a rural traffic officer where nothing ever happens. One day however, a young girl throws herself under a train. And it's not the first time. There begins an investigation into this mysterious series of suicides that takes place in a strange provincial world poised between reality and fantasy, where a garden can also be a jungle and a policeman has a heart always ready to fall in love and smile.
Gigi la legge is a film which deep dive into the events with naïveté and sweetness and is not afraid of facing the mystery of reality or having fun with its characters.
anteprime queer / 26 novembre 2022
[ita]
Dura la vita nella Palermo di periferia: Salvo è un giovane padre che per mantenere il figlio si arrabatta tra impieghi di fortuna e faccende criminal-grottesche. Quando la spirale di violenza gli si ritorce contro, si imbatte in Ciurè, una ballerina transgender che va in suo soccorso spalancandogli le porte di un caleidoscopico night club gay dove si esibisce tutte le sere. Riuscirà Salvo a superare i propri pregiudizi nei confronti dei “viandanti della notte” e a vestire panni inediti, fino a reinventarsi in un nuovo corpo?
Ciurè è un’opera prima dal ritmo travolgente, con una sceneggiatura che si apre al dialetto-creolo di strada, popolata da personaggi nevrotici e spassosi, dalle cui urla trapela il disagio sociale, affrontato però con un policromo spirito di rivincita che corrode dall’interno la gabbia del machismo. Un film in cui l’immagine cinematografica stereotipata della sicilianità aleggia negli esterni, ma non penetra nei suoi caldi e luccicanti ambienti interni dove le relazioni rimodellano il reale.
[eng]
Life in suburban Palermo can be tough: Salvo is a young father who struggles between makeshift jobs and criminal-grotesque affairs to support his son. When the spiral of violence turns against him, he runs into Ciurè, a transgender dancer who helps him, opening doors to a kaleidoscopic gay night club where she performs every night. Will Salvo be able to overcome his prejudices against the "wanderers of the night" and put on new clothes, to the point of reinventing himself in a new body?
Ciurè is a first feature film with an overwhelming rhythm, with a screenplay that opens to a dialect-Creole of the street, populated by neurotic and amusing characters, whose screams reveal social unease, always faced with a polychrome spirit of revenge that corrodes from inside the cage of machismo. A film in which the stereotypical cinematic image of Sicilianity hovers in the exteriors, but does not penetrate its warm and shimmering interiors where relationships reshape reality.