presenze / Ruth Beckermann / 25 novembre 2022
Centro Sperimentale di Cinematografia sede Sicilia – Sala bianca
Cantieri Culturali alla Zisa / via Paolo Gili, 4
intervengono Andrea Inzerillo, Luca Mosso, Costanza Quatriglio
ingresso libero
presenze / Ruth Beckermann / 25 novembre 2022
Edificio 12 (ex Facoltà di Lettere) – Aula Columba
intervengono Alessia Cervini, Matteo Di Figlia, Andrea Inzerillo, Luca Mosso
ingresso libero
presenze / Ruth Beckermann / 25 novembre 2022
[ita]
All’inizio del Novecento un romanzo pornografico di autore ignoto intitolato Josefine Mutzenbacher, ovvero la storia di una prostituta viennese da lei stessa narrata circola segretamente tra lettrici e soprattutto lettori di lingua tedesca desiderosi di addentrarsi nelle fantasie, nei misteri e nei segreti dell’universo erotico e sessuale. Ruth Beckermann organizza un casting in cui un centinaio di uomini di ogni età si confrontano con le parole, i pensieri e i temi suscitati da questa donna del secolo scorso: il risultato è quello di una straordinaria indagine sul desiderio e sui tabù, un ritratto di gruppo emozionante che prova a decostruire ogni immagine stereotipata della mascolinità, giocando con l’ambiguità con spirito di autentica curiosità.
[eng]
At the beginning of XX century a pornographic novel written by an anonymous author, Josefine Mutzenbacher or the story of a Viennese prostitute narrated by herself, secretly circulates among German women and mostly men readers attracted by exploring fantasies, mysteries and secrets of the erotic and sexual universe. Ruth Beckermann organizes a casting of about one hundred men of every age to make them confront with words, thoughts and themes coming from this woman of the previous century: the result is an extraordinary survey on desire and taboos, an emotional group portrait that tries to deconstruct any stereotyped image of masculinity, playing with uncertainties with an esprit of authentic curiosity.
presenze / Ruth Beckermann / 25 novembre 2022
[ita]
Kurt Waldheim è stato un uomo potente: già segretario delle Nazioni Unite, nel 1986 decide di candidarsi alla presidenza dell’Austria. Cominciano però a circolare voci e studi che mettono in discussione il suo passato, denunciando le sue stesse omissioni sui rapporti avuti con il nazismo durante la Seconda guerra mondiale. Documentando e insieme partecipando alle proteste di una parte del Paese contro Waldheim, Beckermann torna trent’anni dopo su quegli eventi con un film di montaggio, ricostruendone le vicende per dare voce a una società che comincia a interrogarsi seriamente sul suo passato mettendo in questione il rapporto tra verità e menzogna, consapevolezza collettiva e responsabilità personale. Il film è stato candidato agli Oscar per l’Austria nel 2019.
[eng]
Kurt Waldheim was a powerful man: a former Secretary-General of the United Nations, in 1986 he decided to run for the presidency of Austria. However, rumors and researches questioning his past started spreading, highlighting his own omissions on the relationships he had with Nazism during the Second World War. By documenting and at the same time participating in the protests against Waldheim lodged by a part of the country, Beckermann returns to those events thirty years later with a montage film, reconstructing the events in order to give voice to a society that seriously begins to question its past by observing the relationship between truth and falsehood, collective awareness and personal responsibility. The film was submitted for the Academy Award for Best International Feature Film in 2019.
presenze / Ruth Beckermann / 25 novembre 2022
[ita]
Una storia d’amore e di giovinezza, a partire dalle lettere che Ingeborg Bachmann e Paul Celan, due fra le più grandi figure letterarie e poetiche del Novecento, si scambiano per diciannove lunghi anni, tra Vienna, Parigi e altre città d’Europa. Ruth Beckermann convoca due giovani interpreti in uno studio di registrazione e li mette a confronto con quel carteggio: devono leggerlo ad alta voce, ma così facendo diventano per qualche istante un po’ Paul e Ingeborg anche loro. Forse stanno per innamorarsi, forse riescono a farci innamorare. Le loro parole d’amore diventano sentimenti, esitazioni, incertezze incarnate. E il dispositivo messo in campo rimette in discussione il tempo, lo spazio e i concetti stessi di possibilità e impossibilità, chiedendoci di mettere tra parentesi, per un’ora e mezza, la nostra volontaria sospensione dell’incredulità e vivere insieme a loro questo idillio sognato e contrastato.
[eng]
A story of love and youth, starting from the letters that Ingeborg Bachmann and Paul Celan, two of the greatest literary and poetic figures of the 20th century, exchanged for nineteen long years, between Vienna, Paris and other European cities. Ruth Beckermann summons two young performers to a recording studio and confronts them with that correspondence: they have to read it aloud, but in doing so they become for a few moments a little Paul and Ingeborg themselves. Perhaps they are about to fall in love, perhaps they manage to make us fall in love. Their words of love become feelings, hesitations, embodied uncertainties. And the device deployed calls into question time, space and the very concepts of possibility and impossibility, asking us to put our voluntary suspension of disbelief in brackets for an hour and a half and live with them this dreamed and thwarted idyll.