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Martyr

La vita di Hassane, un ragazzo di Beirut rimasto senza lavoro e senza prospettive, sembra scorrere nell’apatia. Le sue giornate monotone si svolgono in spiaggia insieme agli amici, mentre in casa sua madre e suo padre non fanno altro che ricordargli quanto miserabile e senza uno scopo sia la sua esistenza. L’apatia si spezza nel momento in cui Hassane decide di tuffarsi in mare da un cavalcavia e muore annegato. In seguito alla sua morte, la comunità di amici si stringe nel cordoglio attorno al corpo senza vita dell’amico, ingaggiando insieme alla famiglia tutti i rituali di cordoglio dovuti a un martire. Tra l’arte visuale e la performance art, Martyr ci mostra l’inevitabile martirio della giovane popolazione libanese. 

Hassane’s life, the one of a boy from Beirut without a job nor prospects, seems to be flowing lethargically. He spends his monotonous days on the beach with his friends, while at home his mother and father don’t do anything but reminding him how miserable and without purpose his existence is. The apathy breaks down when Hassane decides to dive from a flyover and dies drowning. After his death, his community of friends shares the grief around the lifeless body of his friend, engaging with the family all the rituals of mourning owed to a martyr. Between visual art and performance art, Martyr shows us the inevitable martyrdom of the young Lebanese population.