Michael è un rabbino carismatico e stimatissimo di una Yeshivah di Gerusalemme. Una confessione rivelatrice di Gadi, suo allievo prediletto, scuoterà le certezze e l’universo familiare in cui il rabbino ha trovato rifugio fino a quel momento. Come conciliare tradizioni rigide e desideri personali? La Parola non lascia trapelare il turbamento emotivo, se non attraverso slanci improvvisi che ne scalfiscano la dimensione corporea. Ha’rav si sviluppa ricorrendo a una tavolozza variopinta di colori e di emozioni, accensioni effimere come luci al neon sfarfallanti. Lame di luce, pervase del bianco inimitabile della Terra d’Israele, irrompono dalle finestre a irradiare una comunità di corpi imbrigliati entro un’assolvenza lunga un’esistenza intera.
Michael is a charismatic and much-admired rabbi at a Jerusalem Yeshivah. A revealing confession by Gadi, his favourite student, will shake the certainties and the whole household in which the rabbi has sought refuge until then. How to balance strict traditions and personal desires? The emotional turmoil cannot seep through the Word, except through sudden outbursts that affect its bodily dimension. The Rabbi develops by using a varied palette of colours and emotions, ephemeral sparks like flickering neon lights. Blades of light, impregnated with the inimitable white of the Land of Israel, break through the windows to irradiate a community of bodies harnessed by a lifelong fade-in.