nuove lezioni siciliane / 20 maggio 2017
Per Ismael, giovane ricercatore universitario alle prese con la sua tesi, la stazione ferroviaria Gare du Nord di Parigi è la rappresentazione del mondo: un luogo che esiste e non esiste allo stesso tempo. Affascinato dai personaggi che ogni giorno la abitano, Ismael farà la conoscenza di Mathilde, una docente universitaria malata di cancro, e lentamente, attratti l’uno dall’altra ed insieme dal luogo che li circonda, si innamoreranno. Insieme, in questa assurda realtà immersa nel cuore di Parigi ma allo stesso tempo così distante dalla città, incontreranno Joan, una madre sempre in viaggio tra Londra, Lille e Parigi, infelice, assorbita dal suo lavoro, e Sacha, un personaggio televisivo alla disperata ricerca della figlia scomparsa. Un microcosmo in continuo movimento che emula la vita stessa e, talvolta, anche la morte.
Ismael, a young university researcher dealing with his final thesis, thinks that Paris train station Gare du Nord is the representation of the world: a place that exist and doesn’t exit at the same time. Fascinated by the characters that spend their everyday life inside it, Ismael gets acquainted with Mathilde, a cancer sick university teacher, and slowly, attracted to each others and also to the place that surrounds them, they will fall in love. Together, in this absurd reality immersed in the heart of Paris but at the same time very distant from the city, they will meet Joan, a young mother always travelling from London to Lille and Paris, unhappy and absorbed by her job, and Sach, a TV celebrity desperately looking for his missing daughter. A microcosm in continuous movement that emulates life itself and, sometimes, even the death.
nuove lezioni siciliane / 15 maggio 2017
La Fémis di Parigi è una delle più prestigiose scuole di cinema del mondo. Ogni anno, orde di giovani e meno giovani si riuniscono nel giorno delle selezioni per tentare la sorte, provando così ad accedere a quello che, per molti, risulta essere un efficacissimo trampolino di lancio, un ponte verso un altrimenti irraggiungibile sogno. Ma chi è che decide chi saranno I futuri registi di domani? Chi prenderà il posto di Techine, Annaud e Desplechin? Quali sono I criteri adottati dai professori ogni anno per selezionare gli studenti? Attraverso l’occhio attento e neutrale della sua telecamera, Claire Simon ci racconta l’ordalia di un gruppo di ragazzi e dei professori che li giudicheranno, smascherando il cinismo, le contraddizioni e le difficoltà che si celano dietro il lunghissimo processo di selezione della più antica scuola di cinema francese.
La Fémis of Paris is one of the most prestigious film schools around the world. Every year, a moltitude of young and less young gather on selection’s day to roll the dice, trying to access to that, for many, result to be an effective stepping stone, a bridge towards an otherwise unreacheble deam. But who’s that decide who will be the future directors of tomorrow? Who will take Techine, Annaud and Desplechin places? What are the parameters adopted by the teacher each year to judge the students? Through the attentive and neutral eye of his camera, Claire Simon tells us the ordeal of a group of students and the teaches that will judge them, unveiling the cynicism, the contraddictions and the complexities concealed behind the very long selection process of the oldest french film school.
nuove lezioni siciliane / 15 maggio 2017
Il bosco come uno spazio isolato dentro la città, un luogo dove fuggire per ritrovarsi fuori dal clamore della città, una zona franca in cui chiunque ha asilo e tutti possono liberamente esprimersi. Armata di macchina da presa, Claire Simon in giro per il Bois de Vincennes parla con alcuni dei frequentatori abituali del bosco: dalla signora che decide di vivere nel bosco perché non sa più vivere in città alla squadra di rugby di ragazzini che si allena nei prati, dalla comunità cambogiana fuggita da Pol Pot che si riunisce nel fine settimana al responsabile dei piccioni del parco. Tutti raccontano un pezzo della loro vita e della loro relazione con questo pezzo di natura. Sullo sfondo, l’evocazione dell’esperimento universitario di Paris VIII, con la voce di Gilles Deleuze che risuona tra gli alberi.
The forest as an isolated space inside the city, a place where run away to find oneself outside of city’s glamour, a free zone in which anyone has shelter and everyone can express freely. Armed with a camera, Claire Simon speaks with some of Bois de Vincennes regulars; from the lady that decides to live in the woods because she doesn’t know how to live in the city anymore to the kids rugby team that trains in the fields, from the Cambodian community escaped from Pol Pot that gathers during the weekends to the park's pigeons responsible. Everyone recounts a piece of their life and their relation with this part of nature. On the background, the evocation of the academic experiment of Paris VIII, with the voice of Gilles Deleuze that resounds through the trees.
nuove lezioni siciliane / 15 maggio 2017
[ITA]
La Gare du Nord di Parigi è un luogo di incontro e di scontro tra personalità ed individui differenti. C’è chi parte e c’è chi arriva ma, in questo strano vortice capace di racchiudere I meccanismi di tutto l’universo, ben pochi si fermano. Sotto gli occhi di Claire Simon e del suo amico di vecchia data e collega Simon Mérabet, la stazione centrale di Parigi si rivela essere una splendida scenografia che custodisce le più belle e curiose storie che potreste mai sentire: storie di tutti I giorni, storie che nel caos e nella frenesia quotidiana, finiscono per rimanere troppo spesso inascoltate, storie che si perdono confuse tra I rumori della stazione. Nato durante le riprese del lungometraggio di finzione Gare du Nord, presentato al Festival del film di Locarno, Geographie Humanie è il perfetto esempio di quanto sia labile il confine tra la realtà e la finzione, di come ogni storia meriti di essere raccontata.
[ENG
]Paris Gare du Nord is a gathering and clash place between different characters and personalities. There’s who leaves and there’s who arrives but, in this strange turmoil capable of contain the mechanisms of the whole univeres, quite a few stop. Under the eyes of Claire Simon and his old friend and collegue Simon Mérabet, Paris central station unveils as a splendid scenography that safeguards the most beautiful and curious stories that you could ever hear: everyday stories, stories that, inside everyday chaos and frenesy, end too many times untold, stories that are lost within the station sounds. Born during while shooting the fiction movie Gare du Nord, presented at Locarno Festival, Geographie Humaine is the perfect example of how is thin the limit between fiction and reality, of how every story deserves to be told.
nuove lezioni siciliane / 15 maggio 2017
Mimi Chiola non è una star, è soltanto una persona qualunque. Il tipo di persona che da sempre ha combattuto per essere se stessa. In sua compagnia, per le strade di Nizza, Mimi sarà un’amorevole narratrice, un autentico personaggio di finzione la cui imprevedibile storia esprime un inesauribile desiderio di libertà che non conosce confini. Presentato nel 2003 al Festival del Cinema di Berlino, Mimi è un omaggio affettuoso e romantico a una donna che ha sempre amato le donne.
Mimi Chiola isn’t a star, she’s just someone. The kind of person that has always fought to be herself. In her company, strolling through Nice, Mimi will be a loving narrator, an authentic fictional character whose unpredictable tale expresses an inexhaustible longing for freedom that knows no bounds. Presented at Berlinale in 2003, Mimi is a tender homage to a woman who always loved women.
nuove lezioni siciliane / 15 maggio 2017
Nizza, zona industriale di Saint-Laurent de Var. Con i soldi del suocero, Jihad ha aperto una piccola impresa alimentare. Le cose, nonostante la passione dei dipendenti e la bontà dei prodotti, non vanno bene. Jihad, però, non si dà per vinto: insieme ai cuochi e la segretaria va avanti. «Costi quello che costi». Tornata nel suo Midi, Claire Simon dispone le pedine di una commedia umana, che ben presto hanno la meglio sul soggetto. Un film su un’utopia non diversa da quella che sta dietro ogni progetto della regista.
Nice, the industrial area of Saint-Laurent del Var. With money from his in-laws, Jihad opens a small eatery. Despite the commitment of his employees and the abundance of good products, things aren’t going well. But Jihad does not give up; together with the cooks and his secretary, he forges ahead, “cost what it costs.” Back in Midi, Claire Simon shows the pieces of a human comedy that soon get the best of the film’s subject. A film about a utopia similar to the one behind all of the director’s projects.
nuove lezioni siciliane / 14 maggio 2017
NUOVE LEZIONI SICILIANE
WORKSHOP CLAIRE SIMON
2 GIUGNO – 9 GIUGNO 2017