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retrovie italiane / 04 settembre 2020

[ita]

Dopo avere trovato una sistemazione per l’anziano padre, Delia, lucciola di Roma, si reca a Parigi, dove risiede ormai da anni il fratello omosessuale Claudio. Decisa a reimpiantare la propria attività in quella capitale sofisticata, giovando magari di una clientela d’alto bordo, Delia si scontra con la quotidianità tutt’altro che grandiosa della periferia parigina, costellata di mansarde anguste, vicoli bui e muri scalcinati. Altrettanto arduo giungere al nucleo dorato e agognato di Place de la Concorde, mentre il verace rione di Testaccio sembra sempre più vicino…
Un film di culto eccentrico, una commedia all’italiana che fa del camp e della caricatura il suo marchio di fabbrica.


[eng]

Having found accommodation for her elderly father, Delia, a prostitute from Rome, travels to Paris, where her homosexual brother Claudio has lived for years. Determined to restart her business in that sophisticated capital, perhaps benefiting from a high profile clientele, Delia crashes down to a reality that is anything but grandiose, that of the Parisian suburbs, dotted with narrow attics, dark alleys and crumbling walls. Equally difficult to reach the golden and coveted core of the Place de la Concorde, while the genuine Testaccio district seems ever closer… 
An eccentric cult film, an Italian comedy that makes camp and caricature its trademark.

retrovie italiane / 04 settembre 2020

[ita]

Francesca ha 16 anni e ha una vita molto libera tra la scuola, le amiche e i ragazzi che le fanno la corte. Quando conosce Enrico, un architetto che ha 20 anni più di lei, se ne innamora e crede che il loro sentimento possa superare qualsiasi ostacolo. Una mattina, di ritorno da scuola, accompagna sua madre in giro. L'incontro con un giovane ex amante della madre, che trascina le due nel salotto di una principessa innamorata di lui, stuzzica la fantasia di Francesca. Quella sera stessa, va a trovare Enrico, impegnato nel restauro di una villa fuori città e decide di abbandonarsi ai suoi sentimenti. Soltanto dopo capirà finalmente di essere stata soltanto un passatempo per l'architetto...

 

[eng]

Francesca is 16 years old and has a very free life, spent between school, friends and boys. When she meets Enrico, an architect who is 20 years older than her, she immediately falls in love with him and believes that their feelings can overcome any obstacle. One morning, coming back from school, she drives her mother around. The encounter with a young ex-lover of his mother, who drags the two in the living room of a princess madly in love with him, stimulates the fantasy of Francesca. The same evening, she goes to see Enrico, engaged in the restoration of a villa outside the city and decides to abandon himself to her feelings. Only at the end she’ll finally realize that for her beloved architect she was just a pastime...

queer short / 04 settembre 2020

[ita]
Dove mondo vegetale, acquatico e umano convergono, e vegliano gli spiriti, il confine tra realtà e mito si fa labile, come quello tra i generi. Girato sulle rive del fiume Ogooué in Gabon, Chrishna/Ombwiri ci immerge tramite la testimonianza di un giovane uomo che ha intrapreso un percorso di cambiamento di genere in un universo liquido popolato da creature leggendarie ed ancestrali, da figure androgine in metamorfosi, esseri anfibi straordinari, come le sirene omeriche celebri per la loro bellezza e il loro canto, o la divinità Krishna, entità d’apparenza femminile ma di sesso maschile.
Assecondando il ritmo cantilenante delle acque, Doyon filma la voce e il di Chrishna, ridisegnando i canoni della narrazione dell’alterità, fedele alla lezione mai dimenticata di Hélène Cixous: «scrivi te stessa, scrivi il tuo corpo».

[eng]

Where the vegetal, aquatic and human world converge, and the spirits watch over, the boundary between reality and myth becomes blurred, like the one between genders. Filmed on the banks of the Ogooué river in Gabon, Chrishna/Ombwiri through the testimony of a young man who started a gender change process takes us in a liquid universe populated by legendary and ancestral creatures, androgynous figures in metamorphosis, extraordinary amphibians, such as the Homeric sirens, famous for their beauty and their singing, or the Krishna deity, an entity of female appearance but male.
Following the chanting rhythm of the waters, Doyon writes and films the voice and body of Chrishna, redesigning the canons of the narration of the otherness, always faithful to the lesson of Hélène Cixous: «write yourself, write your body».

 

queer short / 04 settembre 2020

[ita]

Due sconosciuti si incontrano a una stazione di servizio. È notte fonda e l'uno deve fare il pieno alla sua moto, l'altro cerca i 22,50 euro che gli mancano per andar via. Forse può ottenerli vendendo, al nuovo venuto, la distanza che li separa dal cielo. In una tenzone poetica dove lo sguardo registico si impaurisce come un cuore al primo desiderare, i due svelano una realtà altra. Oltre e contro la reificazione genitale e virtuale degli schermi, la distanza dal cielo è la vicinanza di un close-up dentro un lungo-campo che pare trasformare la scena nel fondo di una bottiglia lunare di nome notte, senza tempo né spazio e dove il messaggio è forse l'ignota, meravigliosa, gestazione della fiducia di ogni primo incontro. È lì, nella sospensione quasi allegorica di ogni parola detta, che si forma l'abbraccio in moto, dolente e pericolosissimo, dei due inconsueti mercanteggiatori di cielo.

[eng]

Two strangers meet at an old gas station. It's late at night and one has to fill up his bike, the other is looking for 22,50 euros. that they miss to go away. Perhaps he can obtain them by selling, to the newcomer, the distance that separates them from heaven. In a poetic battle where the director's gaze is flappened like a heartbeat at the first desire, the two reveal another reality. Beyond and against the genital and virtual reification of the screens, the distance from the sky is the proximity of a close-up within a long-field shot that seems to transform the scene into the bottom of a lunar bottle called night, without time or space and where the message is perhaps the unknown, marvellous, gestation of trust in every first meeting. It is there, in the almost allegorical suspension of every spoken word, that the moving embrace, painful and very dangerous, of the two unusual hagglers of the sky is formed.

queer short / 03 settembre 2020

[ita]

All'inizio degli anni ’80, Brocatella “canta” le lodi della telematica al suo amico Nino che, al contrario, ignora cosa sia. Molto presto il suo lavoro per la chat erotica Minitel Rose finisce per annoiarla, rendendole ancora più difficile dimenticare la sua ex, Electra. Ma forse l'amore è a portata di un clic...

Rose Minitel racconta in tre giorni e sette canzoni il destino stravagante e tragico di Brocatella, la quale vive molto prima dell'invenzione di Meetic o Tinder, nell'eccitazione illusoria degli amori virtuali. Il film è una fiaba sulla nostra epoca, un dramma sulla solitudine nell'era neoliberale dei social nata proprio negli anni ’80.


[eng]

At the beginning of the 80’S, Brocatella “sings” the praises of telematics to her friend Nino, who doesn’t know what it is. Yet, her job for the erotic chat Minitel Rose bores her and not let her forget her ex, Electra. But maybe love is just a click away…

Rose Minitel tells in three days and seven songs the fantasist and tragic destiny of Brocatella, who lives a long time before Meetic or Tinder in the illusory excitation of virtual loves. The film is a fable about our time, a drama of loneliness in the neoliberal era of social networks that was born in the 80’s.

anteprime queer / 25 aprile 2020

[ita]

Delphine Seyrig è stata un’attrice leggendaria, Carole Roussopoulos una videoartista precorritrice dei tempi, i cui lavori hanno documentato le lotte del Movimento di liberazione della donna in Francia. Il loro incontro e il loro sodalizio artistico sono al centro del lavoro di Mc Nulty, la quale ha realizzato un film d’archivio che documenta e riporta alla luce la loro produzione video nel corso degli anni Settanta.
Delphine e Carole furono tra le prime artiste a sondare le possibilità espressive della videocamera che, in quegli stessi anni, attirava l’attenzione di Godard. Le loro immagini militanti e la loro “videoteca femminista”, molto legata ai movimenti omosessuali dell’epoca, accompagnano ed entrano in collisione con la carriera divistica della Seyrig che il documentario non può esimersi dal ricordare.


[eng]

Delphine Seyrig was a legendary actress, Carole Roussopoulos was a video artist ahead of her time, whose work documented the struggles of the Women’s Liberation Movement in France. Their encounter and their artistic partnership are at the center of Mc Nulty’s work, who has made an archival film that documents and brings to light their video production during the ‘70s.
Delphine and Carole were among the first artists to explore the expressive possibilities of video cameras which, in those same years, attracted the attention of Godard. Their militant images as well as their “feminist video library”, closely linked to the homosexual movements of the time, follow and collide with Seyrig’s stardom that the documentary cannot fail to mention.

anteprime queer / 10 marzo 2020

[ita]

Carmen prova il vestito per il giorno del suo fidanzamento e il suo futuro sembra già stato deciso: si sposerà, farà dei figli, baderà alla casa. A diciassette anni ha abbandonato gli studi e vorrebbe aprire una parruccheria. Lola invece è presa dallo studio: gli esami sono ormai vicini. Suo padre la vuole al mercato a vendere frutta e verdura, lei dà ripetizioni ai bambini e intanto crea uccelli multicolore con la sua bomboletta. Una mano sfiorata al mercato e un pacchetto di sigarette condivise in segreto sanciscono la nascita di un desiderio profondo.
Il luminoso pennello di Arantxa Echevarrìa cattura la morbidezza degli incarnati per dipingere un desiderio che cresce come la dolce lentezza della marea. Il mondo rituale degli abiti sgargianti e il ritmo innato della danza scandiscono la narrazione di questa sorprendente opera prima.

 

[eng]
Carmen tries on the dress she bought for the day of her engagement and everything seems to be already set for her: she will marry, have children and look after the house. She is seventeen, she is dropped out of school and she wants to open her own hair saloon. Lola is busy studying: she is going to take some tests soon. His father wants her selling vegetables at the market, while she tutors kids and brings colorful birds out of her spray can. The gentle touch of a hand and pack of cigarettes secretly shared will give birth to a deep desire. 
The luminous brush of Arantxa Echevarrìa captures the softness of skin to depict a desire that grows with the gentle softness of the tide. The colorful ritual world of gaudy attires and the rhythm of a dance that seems genetically inherited give shape to a proficient narration in this surprising first work.

anteprime queer / 09 dicembre 2019

[ita]

Alla fine del Settecento, non molti anni prima dello scoppio della Rivoluzione, Marianne viene convocata dalla madre di Héloïse per realizzare il ritratto della figlia, appena uscita dal convento e in procinto di sposarsi con un uomo mai visto prima. La pittrice non potrà contare sulla collaborazione della ragazza, e dovrà anzi nascondere il motivo della sua visita: comincerà allora un percorso di conoscenza che porterà le due ad avvicinarsi sempre di più, fino alla nascita di una passione travolgente e misurata nello stesso tempo.

Lavorando su una rievocazione in costume che guarda ai grandi modelli del cinema, da Stanley Kubrick fino a Todd Haynes passando per Rohmer, un film tutto al femminile che nella luce, nella parola, nei silenzi e nella musica trova lo spazio per raccontare la storia di un amore proibito, nascosto e impetuoso come la vita della giovane protagonista. Una fiamma che si libererà fino a far ardere il cuore di chi la circonda e degli spettatori. Vincitore del premio come miglior sceneggiatura e della Queer Palm alla 72esima edizione del festival di Cannes.

[eng]

At the end of the 18th century, not many years before the outbreak of the Revolution, Marianne is summoned by Héloïse's mother who wants her to make the portrait of her daughter that has just come out of a convent and is about to marry a man she has never seen before. The painter will not be able to count on the collaboration of the girl, and will indeed have to hide the reason behind her visit: they will then begin a journey of awareness which will lead them to get closer and closer, until the birth of an overwhelming, but measured at the same time, passion.

Working on a costume reenactment that looks back at the great models of cinema, from Stanley Kubrick to Todd Haynes through Rohmer, an all-female film that finds in light, word, silence and music the space to tell the story of a forbidden love, hidden and impetuous as the life of the young main character. It’s a flame that will burn until the hearts of those around her and the spectators’ ones will be set on fire. Winner of the Best Screenplay Award and Queer Palm Award at the 72nd Cannes Film Festival.

Sicilia Queer 2019 / 06 giugno 2019

Sicilia Queer 2019

I premi e i vincitori della nona edizione del Sicilia Queer filmfest, assegnati dalla Giuria internazionale  composta da Eva Sangiorgi (direttrice artistica della Viennale), Mykki Blanco (musicista e performer, Premio Nino Gennaro 2019), Aël Dallier Vega (montatrice), Sara Fattahi (regista), Mònica Rovira (regista e attrice) e i premi assegnati dalla Giuria 100 Autori e dalla Giuria del Coordinamento Palermo Pride.

queer short / 30 maggio 2019

I premi della Giuria internazionale del Sicilia Queer 2019 alle opere presentate nelle sezioni competitive Queer Short e Nuove Visioni, e i premi e le menzioni speciali della guria del Coordinamento del Palermo Pride e della giuria 100 Autori.

premio Nino Gennaro / 30 maggio 2019

A cinquant’anni dai moti di Stonewall, il premio viene assegnato a un artista statunitense che è potente espressione di quella nuova corrente queer che pervade la musica internazionale negli ultimi anni. Mykki Blanco dialogherà con Ernesto Tomasini, Luigi Carollo, Pietro Pitarresi sui rapporti tra musica e movimenti LGBTQI+.

opening / 30 maggio 2019

CLIMAXXX è un evento unico che vedrà la presentazione in anteprima mondiale di CliMax, un progetto interattivo – realizzato dai performer artist francesi Antoine Schmitt e Hortense Gauthier – che mescola immagini, suono e corpo e mette in scena l’amore tra una performer in carne ed ossa e una creatura digitale fatta di luci e musica elettronica.

Una donna si immerge dentro la sua divina forza femminile per fare l’amore con una creatura artificiale programmata per provare piacere. Un’esperienza di reciproco possesso, dove i flussi erotici del corpo, i respiri tellurici e l’energia generativa della macchina si mescolano. Può un corpo far provare un orgasmo a una creatura di pixel? CliMax genera una trance che connette le profonde energie organiche del corpo e le dinamicità del programma alle forze cosmologiche del desiderio.

A seguire il film d’apertura, che seguirà immediatamente la performance, è l’attesissima opera di uno degli autori più visionari, celebrati e controversi del cinema contemporaneo, il franco-argentino Gaspar Noé. Climax, presentato alla Quinzaine des réalisateurs del Festival di Cannes 2018, uscirà nelle sale italiane il 13 giugno: è un film dionisiaco, lisergico, psicotropo, al limite tra follia, sogno e delirio che vede protagonisti un gruppo di danzatori professionisti, e una strepitosa colonna sonora anni ’90, con brani dei Daft Punk, Rolling Stones, Giorgio Moroder, Aphex Twin.

Non perdere la serata d'inaugurazione della nuova edizione del Sicilia Queer filmfest! 
Acquista subito il tuo biglietto per un posto in sala

https://billetto.it/e/climaxxx-opening-sicilia-queer-2019-biglietti-361387

eventi speciali / 30 maggio 2019

Una rassegna di brani acusmatici che include le voci più rappresentative dell’arte sonora che sin dal suo nascere è stata sorella del cinema. Grazie a un Acousmonium costituito da 14 altoparlanti il pubblico sarà immerso nei gesti e nelle immagini sonore di alcune delle composizioni più significative degli ultimi 40 anni. A cura di Manfredi Clemente, musiche di Pierre Henry, François Bayle, Theodoros Lotis, Christian Zanesi, Costantinos Kontos, Manfredi Clemente, Visa Kuoppala.

eventi speciali / 30 maggio 2019

Trascorrete la Festa della Repubblica in compagnia degli ospiti del Sicilia Queer e delle birre artigianali di Ballarak.

eventi speciali / 30 maggio 2019

Il party più queer della città, in festa per la nona edizione del Sicilia Queer. Tutti ai Candelai dopo le proiezioni!

eventi speciali / 30 maggio 2019

Gandolfo Pagano e Salvo Cuccia si inoltrano in un territorio nuovo e antico allo stesso tempo alla ricerca di sonorità che si fondono alle immagini e ai suoni di frammenti di pellicole rimaste nel Cinema CUCCIA, chiuso da 20 anni, che Salvo Cuccia ha rielaborato in questa live performance in prima assoluta.

ludoteca / 30 maggio 2019

LUDOTECA LIBERO GIOCO
31 maggio - 4 giugno
Cantieri Culturali alla Zisa / Bottega 2
ingresso libero

 

venerdì 31 maggio

18.00 - 18.30 gioco libero
18.30 - 19.00 lettura del libro di Laurent Moreau
19.00 - 21.00 gioco libero

sabato 1 giugno

17.00 - 18.00 gioco libero
18.00 - 18.30 lettura del libro di Sarah Vegna e Astrid Tolke

domenica 2 giugno

17.00 - 18.00 gioco libero
18.00 - 18.30 lettura del libro di Bryony Thomson
18.30 - 21.00 gioco libero

lunedì 3 giugno

17.00 - 18.00 gioco libero
18.00 - 18.30 lettura del libro di Jaume Copons, Raúl Nieto Guridi
18.30 - 21.00 gioco libero

martedì 4 giugno

17.00 - 18.00 gioco libero
18.00 - 18.30 lettura del libro A caccia dell’orso di Michael Rosen e Helen Oxenbury
18.30 - 21.00 gioco libero

arti visive / 29 maggio 2019

UNSTEADY STATE
Franca Scholz
a cura del Verein Düsseldorf-Palermo

30 maggio - 5 giugno 2019
inaugurazione
ingresso libero

Unsteady State

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Un mese a Palermo, ottobre, nell’anno di Manifesta XII e di Capitale Italiana della Cultura, Franca Scholz l’ha trascorso sulla soglia, sul crinale dei luoghi, rimbalzando nella frenesia della città, tra mostre e eventi e l’inevitabile apatia che deriva dalla grande abbuffata. Invitata dal Verein Düsseldorf Palermo e. V. e dal Kulturamt della città di Düsseldorf, l’artista tedesca ha vissuto la città nel suo presunto momento di massima espressività, poco prima della chiusura del sipario. Nelle opere prodotte a Palermo durante la residenza l’artista sembra guardare e focalizzare la propria attenzione proprio su quello che si cela dietro il sipario, nel momento in cui l’esterno inizia a diradarsi e l’interno si svela negli elementi che lo compongono. L’interieur è la base della poetica di Scholz, sia quello fisico, l’interno dell’appartamento che l’ha ospitata per un mese, che quello legato alla sfera privata delle emozioni.  Sono due sfere che si sovrappongono e si scambiano a vicenda i ruoli, come nel video Unsteady State in cui l’occhio della telecamera indugia sugli elementi che portano le tracce della presenza dell’artista. Le mensole del bagno, il tavolo della cucina, il letto, tutto è disfatto e lasciato in disordine. Mentre le immagini scorrono i pensieri dell’artista scorrono con esse, si sovrappongono in testi intimi, non connessi tra di loro. Frammenti di flussi di coscienza che a loro volta si accostano e si differenziano nel formato del carattere, a volte così piccolo da non permetterne la lettura. Sembrano monologhi bisbigliati nel silenzio di una casa vuota, come se le tracce lasciate nella casa portassero il ricordo di pensieri sparsi effettuati alla presenza degli oggetti inquadrati.  Altri frammenti di pensiero ritornano nella serie di opere su tessuto “It‘s for the soft baby butts”, presentate come drappi. In queste i pensieri sono più brevi, simili a slogan intimi, motti personali, come note veloci raccolte durante il giorno. Sembrano frasi che rimbombano nella testa di chi le formula, ripetute all’infinito alla ricerca di un senso, o di un codice segreto che ne sveli un significato arcano. In realtà il significato sembra esaurirsi nell’importanza del banale, in quei pensieri veloci destinati a perdersi nella frenesia quotidiana.

[eng]

A month in Palermo, October, in the year of Manifesta XII and of Italian Capital of Culture, Franca Scholz spent it on the threshold, on the crest of places, bouncing in the frenzy of the city, between exhibitions and events and the unavoidable apathy of the day after. Invited by the Verein Düsseldorf Palermo e. V. and the Kulturamt of the city of Düsseldorf, the German artist lived the city in its alleged most expressive moment, shortly before the curtain came down. In the works produced during the residency in Palermo, the artist focus her attention on what lies behind the curtain, when the exterior begins to thin out and the inside is revealed by the elements that compose it. The interieur is the basis of Scholz's poetics, both the physical one, the interior of the apartment where she lived for a month, and the one related to the private sphere of feelings.  The two spheres overlap and exchange roles each other, such as in the video “Unsteady State” where the camera's eye lingers on the elements that bear the traces of the artist's presence. The bathroom shelves, the kitchen table, the bed, everything is unmade and left in disorder. As the images flow the artist's thoughts flow with them, they overlap in intimate texts, unconnected with each other. Fragments of streams of consciousness that in turn approach and differentiate in the size of the font, sometimes so small that it cannot be read. They seem monologues whispered in the silence of an empty house, as if the traces left in the house keep the memory of scattered thoughts made in the presence of the recorded objects. Other fragments of thought return in the series of textiles “It’s for the soft baby butts”, presented as banners. Here the thoughts are shorter, similar to intimate slogans, personal mottos, such as quick notes collected during the day. They seem phrases that echo in the head of those who formulate them, endlessly repeated in search of a meaning, or of a secret code, that reveals an arcane meaning. In reality the meaning seems to lie with the importance of the banal, in those quick thoughts destined to get lost in the daily frenzy.  

arti visive / 29 maggio 2019

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
15 giugno - 15 luglio 2019
martedì - sabato, 10.00 - 18.00 / lunedì e festivi, 10.00 - 14.00
inaugurazione 15 giugno, ore 18.00


INSOMNIA COOKIES
Urs Lüthi / Luigi Ontani / Lovett/Codagnone / Cesare Viel / Yamada Anuku / Paolo Angelosanto / Rita Casdia / Yasumasa Morimura / Matteo Basilè

a cura di Antonio Leone e Paola Nicita
prodotto da Sicilia Queer in collaborazione con Coordinamento Palermo Pride
in collaborazione con il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino e ruber.contemporanea

[ita]

L’incontro con l’altro, come incontro con sé stessi e modalità di esplorazione: la mostra “Insomnia cookies”, attraverso una selezione di artisti internazionali celebri per una loro ricerca orientata in tal senso, vuole narrare le molteplici declinazioni dell’amore, affermandone la necessità universale che nasce da esperienze soggettive.
Una narrazione che vuole superare le categorie legate all’identità sessuale, affermando una riconciliazione sincera e autentica con la gioia insita nell’amare, raccontandone le infinite variazioni e sfumature: è il corpo di due amanti, il pensiero di un legame, è la possibilità di una relazione fra corpi che non ammette giudizio.
E da sempre il corpo - potrebbe apparire un paradosso, ma non lo è -  ha rappresentato l’arma più potente e incisiva per la narrazione dell’animo umano, l’affermazione di un principio di identità come principio di libertà.
Parallelamente, una ricerca della propria identità, sia come espressione della visibilità delle persone Lgbt - intesa come atto politico che ribadisce con forza l'orgoglio della propria esistenza  - ma anche come ricerca della propria autenticità, o semplicemente esplorazione del proprio desiderio.
L'esposizione viene inoltre contestualizzata all'interno di un percorso museale rodato e consolidato come quello del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, inserendosi in un dialogo sorprendente e con la collezione, rilanciando temi e modalità narrative. La collezione del museo, con marionette, ombre e pupi provenienti da ogni parte del mondo, rappresenta lo scenario ideale con il quale dialogare, per comporre una narrazione aperta all'idea di molteplicità, trasformazione e cambiamento, come luogo di affermazione di alterità possibili.

[eng]

The encounter with the other, as an encounter with oneself and a way of exploration: the show “Insomnia cookies” , through a selection of international artists known for their research in this direction, wants to tell the numerous declinations of love, affirming its universal necessity that comes from subjective experiences
A narration that wants to overcome the categories linked to sexual identity, affirming a sincere and authentic reconciliation with the joy that lies inside the act of loving, telling about its infinite variations and shades: it is the possibility of a relation between bodies that doesn’t admit judgments.
Since ever - it could appear as a paradox but it isn’t - the body has represented the most powerful and incisive weapon for the narration of the human spirit, the affirmation of a principle of identity as a principle of freedom.
Simultaneously, a search of self identity, both as expression of the visibility of LGBT people - meant as a political act that strongly re-establishes the pride of their existence - but also as a search of self identity, or simply exploration of desire.
The exposition is furthermore contextualized inside a stable and consolidated museum itinerary: that of the Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, integrating itself in a surprising and queer dialogue with the collection, reintroducing narrative themes and modalities. The collection of the museum, with marionettes, shadows and puppets from all over the world, represents the ideal scenery for the dialogue, to compose a narration open to the idea of multiplicity, transformation and change, as a place of affirmation of possible alterities.

*english translation by Chiara Volpes

arti visive / 29 maggio 2019

PARTY NUDO.
LE NOTTI DELLA QUEERILLA
foto di Fabrizio Milazzo, Simona Mazzara

Centro Internazionale di Fotografia
30 maggio - 30 giugno 2019
martedì -domenica, 9.30 - 18.30
inaugurazione
giovedì 30 maggio ore 18.00
ingresso libero


Ballare è un atto di ribellione / Dancing is a rebellion act

[ita]

“O grazia effimera dei mortali,
di cui andiamo in cerca più che della grazia di Dio.
Chi fonda le sue speranze sull’aria del tuo aspetto benigno
vive come un marinaio ubriaco in cima all’albero della nave,
esposto al rischio di precipitare, ad ogni scossa,
nel grembo fatale dell’oceano.”

Riccardo III - Atto III, William Shakespeare

Party Nudo ospita tutte le sessualità articolate, i voli erotici, i volti contratti, le androginie, le metamorfosi, le letture destabilizzanti, le visioni oniriche, gli istinti taciuti, in una comunità di corpi che ballano, sudano, baciano, toccano.
Il party è stato documentato da Simona Mazzara e Fabrizio Milazzo, due fotografi che propongono un reportage, un fotoracconto, seguendo un taglio personale che descrive l’estetica di Party Nudo.

Simona Mazzara pensa che documentare serva a non dimenticare. Nelle sue immagini il bianco e nero restituisce quell’amore e quella profonda sensualità che costituiscono la sua visione del party, ideologicamente e fattualmente il miglior luogo in cui poter essere veramente se stessi. Per lei vivere il party significa assaporarne ogni essenza, riportarne la libertà con ostinazione. Un’essenza fatta di diversità e cambiamento, una causa che non può essere abbandonata.
Fabrizio Milazzo interpreta e descrive l’estetica del party rifacendosi al : ribelle, coraggioso, sovversivo. Il party è nella sua visione uno spazio libero che mostra mode, sessualità e diversi che Fabrizio ha provato a rappresentare nelle sue fotografie.

[eng]

“O momentary grace of mortal men,
Which we more hunt for than the grace of God!
Who builds his hopes in air of your good looks,
Lives like a drunken sailor on a mast,
Ready, with every nod, to tumble down
Into the fatal bowels of the deep.”

Richard III - Act III, William Shakespeare

Party Nudo hosts all the articulate sexualities, the erotic flies, the contract faces, the androgynies, the metamorphosis, the destabilizing lectures, the oneiric visions, the untold instincts in a community of dancing bodies that sweat, kiss, touch.
The party was documented by Simona Mazzara and Fabrizio Milazzo, two photographs who propose a reportage, a photographic tale, following a personal style that describes the aesthetics of Party Nudo.

Simona Mazzara thinks that documenting is needed in order not to forget. In her images in black and white she gives back the deep sensuality that constitutes her vision of the party, the best place where one can truly be him/herself. For her living the party means tasting every essence. An essence made of diversity and change, a cause that cannot be left behind.
Fabrizio Milazzo interprets and describes the aesthetics of the party harking back to: rebel, brave, subversive. The party in his vision is a free space that shows fashions, sexuality and different that Fabrizio tried to show in his photographs.