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Todos mienten

[ita]

Helena invita a casa sua alcuni suoi amici ventenni, con uno scopo misterioso. Tutti mentono: i tre uomini, le quattro donne, perfino la casa in campagna che li ospita. Ogni risvolto di trama, ogni battuta di dialogo, potrebbe essere una menzogna, tanto da far perdere qualsiasi distinzione fra quadri falsi e sentimenti falsi, fra letture di testi di fantasia e riferimenti ad eventi reali. 
Se c’è un regista che riesce a trasformare una scena all’aperto in una commedia teatrale, o in un piccolo concerto da camera, quello è Matías Piñeiro. I suoi personaggi si muovono tramite traiettorie imprevedibili dentro e fuori il campo visivo, si agitano come in un formicaio, mentre il suo occhio li attraversa con un nitore degno di Jacques Rivette. È come se avessero tutti sempre un obbiettivo da svolgere, un compito, una funzione, e mentre si dimenano in un gioco intellettuale dei sentimenti perdono il quadro generale della realtà. Tanto che non si capisce se un bacio è solo un bacio o nasconde un agente segreto nell’ombra. Cinema come lucido e garbato complottismo.


[eng]

Helena invites some of her twenty-year-old friends to her house, with a mysterious purpose. Everyone lies: the three men, the four women, even the house in the countryside that hosts them. Every plot twist, every line of dialogue, could be a lie, so much so that any distinction between false paintings and false feelings, or between readings of fictional texts and references to real events, is lost.
If there is a director who is able to transform an outdoor scene into a theatrical comedy, or in a small chamber concert, that director is Matías Piñeiro. His characters move through unpredictable trajectories in and out of the image, they shake as if in an anthill, while his eye passes through them with a clarity that’s worthy of Jacques Rivette. It’s as if they all always had an objective to accomplish, a task, a function, and while they struggle in an intellectual game of feelings they lose the general picture of reality. The effect is that it is not clear whether a kiss is just a kiss or hides a secret agent in the shadows. Cinema as lucid and polite conspiracy.

 

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