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[ita]
Separare nettamente la propria vita privata da quelle dei personaggi interpretati per un attore può rivelarsi un’impresa ardua. Ancora di più quando questa duplicità nasconde, dietro il piglio mascolino da dongiovanni impenitente bramato dalle donne, un omosessuale che lavora nella Hollywood superficialmente conservatrice degli anni Cinquanta. Sfruttando al massimo le possibilità offerte dalla manipolazione delle videocassette, in Rock Hudson’s Home Movies Rappaport analizza con sagace umorismo i frammenti dei film più celebri nei quali il grande divo ha preso parte, riuscendo a trasformarli in intimi scampoli di pellicola trafugati da un archivio di filmini di famiglia, lasciando emergere la personalità della quale, come personaggio pubblico, era stato deprivato: una personalità che solo la morte e il cinema che diventa pratica d’archivio possono riassegnare.
[eng]
For an actor, clearly separating his private life from those of the characters he plays, can prove to be a difficult task. Even more so when this duplicity hides, behind the masculine look of an unrepentant ladies’ man coveted by women, a homosexual who works in the superficially conservative Hollywood of the 1950s. Making the most of the possibilities offered by the manipulation of VHS, in Rock Hudson's Home Movies Rappaport analyses with shrewd humour the fragments of the most famous films in which the great actor took part, managing to transform them into intimate scraps of film stolen from an archive of home movies, letting thus emerge the personality of which, as a public figure, had been deprived: a personality that only death and the cinema that becomes archival practice can reassign.