retrovie italiane / 21 novembre 2017
retrovie italiane / 21 novembre 2017
retrovie italiane / 21 novembre 2017
presenze / 21 novembre 2017
presenze / 21 novembre 2017
presenze / 21 novembre 2017
presenze / 21 novembre 2017
presenze / 21 novembre 2017
presenze / 21 novembre 2017
presenze / 21 novembre 2017
eterotopie / 21 novembre 2017
eterotopie / 21 novembre 2017
eterotopie / 21 novembre 2017
eterotopie / 21 novembre 2017
panorama queer / 06 maggio 2015
Nous ne serons plus jamais seuls | Yann Gonzalez France 2012 / 10’ / v.o. sott. it.
Nel fragore di una festa intrisa di una strana atmosfera onirica un gruppo di adolescenti si ritrova a ballare nel ritmo frenetico di una musica assordante. I loro corpi, i loro sguardi si intrecciano rivelando tutta la loro energia, i loro desideri i loro eccessi come un’ultima volta prima della fine del mondo. Nous ne serons plus jamais seuls appartiene a un progetto del regista Cheng-Chui Kuo che ha chiesto a cinque cineasti diversi di girare cinque cortometraggi in bianco e nero utilizzando una pellicola in super8 sul tema del desiderio.
panorama queer / 06 maggio 2015
Zwei Mütter | Anne Zohra Berrached Germany 2013 / 79’ / v.o. sott. it.
Il matrimonio tra Katja e Isabella è legato da un amore profondo tra le due e procede felicemente. Ben presto cominciano ad avvertire la necessità di rendere il loro rapporto ancora più completo grazie alla decisione di avere un bambino. La procedura che permette alla coppia di diventare genitori si rivela però essere più complicata e onerosa di quanto si aspettassero. Il percorso cominciato dalle due metterà a dura prova anche il loro rapporto e metterà in luce la mancanza di diritti per le coppie omosessuali anche in un contesto civile e progressista come quello tedesco. Zwei Mütter è un film doloroso dove la questione legata ai diritti delle coppie omosessuali si intreccia alle questioni strettamente intime e personali delle due protagoniste mettendo in evidenza come le questioni legate all’omogenitorialità siano ancora intrise di discriminazioni e pregiudizi.
panorama queer / 06 maggio 2015
Who's afraid of Vagina Wolf? | Anna Margarita Albelo Francia-USA 2013 / 83’ / v.o. sott. it.
Per Anna, arrivata al traguardo dei fatidici 40 anni comincia l’inevitabile momento di riflessione sulla propria vita e su ciò che è diventata. La sua carriera da regista, dopo i promettenti esordi, non ha raggiunto i risultati sperati, il suo ultimo fidanzamento risale a 10 anni prima e la sua vita sociale è ancora troppo simile a quella dei suoi 20 anni. Insoddisfatta di tale condizione decide di scrivere una nuova opera ispirandosi alla trama del suo film preferito Chi ha paura di Virginia Woolf?. Insieme ad un gruppo di attrici e amiche comincia la sua impresa decisa a conquistare la giovane protagonista Katia. Who's afraid of Vagina Wolf? racconta la storia di una crisi artistica e umana con un tocco di leggerezza e una messa in scena metacinematografica che si interroga sugli affetti e sulla difficoltà di far coincidere realizzazione personale e vita privata.
panorama queer / 06 maggio 2015
Vincent Dieutre – Lo sguardo altrove | Tiziano Sossi Italia 2014 / 42’
Una candida conversazione senza veli sul terrazzo dell’Istituto Francese di Napoli con il regista francese noto per le sue sperimentazioni ardite. Dal bambino pieno di curiosità al giovane alla scoperta di New York, di Andy Warhol, della droga e del Punk, fino ai Festival e al riconoscimento internazionale. Vincent Dieutre ha partecipato alle prime 3 edizioni del Sicilia Queer Film Fest presentando tra l’altro in anteprima nazionale Jaurés (2012) e l’installazione Sakis, un tombeau (2013). Ha partecipato all’ultima edizione della Festival Internazionale del Film di Roma con il lungometraggio Roland Blessé (2013) presentato tra le anteprime di quest’anno del Sicilia Queer filmfest.
panorama queer / 06 maggio 2015
Tom à la ferme | Xavier Dolan Canada-Francia 2013 / 105’ / v.o. sott. it.
Tom è un giovane pubblicitario che decide di recarsi alla fattoria dell’amato Guillaume per partecipare al suo funerale. Guillaume è morto in un incidente stradale pochi giorni prima. Nell’isolata fattoria della campagna canadese Tom scoprirà una realtà totalmente diversa da quella che aveva immaginato, tutti sono all’oscuro dell’omosessualità del defunto e di conseguenza dell’esistenza di Tom come compagno di Guillaume. Francis, fratello maggiore di Guillaume, preoccupato di nascondere la verità alla madre e di proteggere la rispettabilità della famiglia utilizzerà qualsiasi mezzo per mantenere il silenzio.
panorama queer / 06 maggio 2015
Stadt Land Fluss | Benjamin Cantu Germany 2011 / 88’ / v.o. sott. it.
Quando arriva la stagione del raccolto, anche la domenica diventa giorno di lavoro. La stalla deve essere ben spazzata, e se la mucca si rifiuta di dar da mangiare al vitello, esso deve essere nutrito a mano. Marko ha appena cominciato a lavorare in una fattoria più grande nella valle di Nuthe-Urstrom, sessanta chilometri a sud di Berlino. Se dovesse passare i suoi esami, potrà finalmente considerarsi un vero contadino. Non ha ancora deciso se sia quello che vuole fare veramente nella vita o no. Al di là del lavoro, Marko non ha tanti amici. Gli altri undici apprendisti pensano che sia un tipo solitario. Tuttavia, quando Jacob, un nuovo tirocinante, compare alla fattoria, Marko comincia lentamente a liberarsi del suo ruolo da outsider. Durante il raccolto, mentre il grano viene trasportato e i vitellini vengono trasferiti, i due giovani cominciano a conoscersi meglio. Un giorno vanno a Berlino e da quel momento niente sarà più come prima. Il primo film di Benjamin Cantu racconta una rurale storia d'amore gay, combinando uno stile di osservazione prettamente documentaristico ed una drammatizzazione romanzata in maniera estremamente originale.
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