31 maggio 2023, 18.30 / Cinema De Seta
Barbara Hammer
Stati Uniti 1975 / 6’ / v.o. sott. it.
programma curato da Nuova Orfeo
[ita]
Psychosynthesis è un’incursione oniroide nelle innumerevoli sub-personalità di Barbara Hammer: bambina, atleta, strega e artista. Sovraimpressioni visive e giustapposizioni sonore, variazioni repentine d’intensità e strati di colore si incontrano grazie al rituale magico e giocoso del cinema. Un trip psichedelico e sperimentale della pioniera e ironica riot girl del cinema lesbico; un lavoro inesausto di decostruzione e apertura di un universo compartimentato e rinchiuso, illusoriamente messo a sistema per meglio essere oggettivizzato e normato; l’esplorazione delle possibili stratificazioni del senso e dello sguardo; la rincorsa carrolliana delle inesauribili versioni del sé.
[eng]
Psychosynthesis is an oniroid foray into the innumerable sub-personalities of Barbara Hammer: child, athlete, witch, and artist. Visual superimpositions and sound juxtapositions, abrupt changes of intensity and layers of color come together through the magical and playful ritual of cinema. A psychedelic and experimental journey of the pioneering and ironic riot girl of lesbian cinema; a ceaseless work of deconstruction and opening of a compartmentalized and closed universe, illusorily set up to be better objectified and normalized; an exploration of the possible stratifications of meaning and gaze; a Carrollian chase of the inexhaustible versions of the self.
Barbara Hammer
[ita]
Cineasta femminista e pioniera del cinema queer, ha realizzato più di novanta opere visuali, oltre a performance, installazioni, fotografie, collage e disegni. Negli anni ’70 ha studiato cinema alla San Francisco State University. Dopo aver visto il film Meshes of the Afternoon di Maya Deren, fu ispirata a realizzare film sperimentali sulla sua vita personale. Dopo aver dichiarato di essere lesbica, “è partita in moto con una cinepresa super-8” e nel 1974 ha girato Dyketactics, considerato uno dei primi film lesbici. Ha cercato di decostruire e depotenziare le narrazioni e le strutture che opprimono le donne in generale e le lesbiche in particolare. Fin dai suoi primi lavori sperimentali, i suoi film sfidano in modo giocoso e implacabile le norme accettate. Nel 1992 realizza il suo primo lungometraggio, Nitrate Kisses, un documentario sperimentale che esplora l'emarginazione delle persone LGBT. Il suo film pluripremiato del 2009, A Horse Is Not a Metaphor, si basa sulla sua esperienza del cancro. Ha inoltre istituito il Barbara Hammer Lesbian Experimental Filmmaking Grant, assegnando la prima sovvenzione nel 2017. Si è spenta nel 2019.
[eng]
Feminist filmmaker and pioneer of queer cinema, she made over 90 moving image works as well as performances, installations, photographs, collages and drawings. In the ’70s she studied film at San Francisco State University. After seeing Maya Deren’s film Meshes of the Afternoon, she was inspired to make experimental films about her personal life. After coming out as a lesbian she “took off on a motorcycle with a super-8 camera” and in 1974 filmed Dyketactics, widely considered to be one of the first lesbian films. She sought to deconstruct and disempower the narratives and structures that oppress women in general and lesbians in particular. From her earliest experimental work, her films are playfully and relentlessly challenging of accepted norms. In 1992 she released her first feature film, Nitrate Kisses – an experimental documentary exploring the repression and marginalization of LGBT people. Her award-winning 2009 film, A Horse Is Not A Metaphor, is based on the director’s experience of surviving cancer. She also established the Barbara Hammer Lesbian Experimental Filmmaking Grant, awarding the first grant in 2017.
Barbara Hammer
Stati Uniti 1975 / 6’ / v.o. sott. it.
screenplay Barbara Hammer
cinematography Barbara Hammer
editing Barbara Hammer
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