Su «il manifesto», un articolo di Andrea Inzerillo che guarda a un futuro possibile per il Cinema De Seta, la sala in cui avrà sede la quinta edizione del Sicilia Queer filmfest.
Le sale. Ai Cantieri della Zisa a Palermo una sala ben attrezzata per il cinema d’essai aperta nel 2000, poi chiusa, poi riaperta, poi...
«A Palermo c’è una sala cinematografica, pubblica, tecnologicamente ben attrezzata, disponibile a chiunque ne faccia richiesta per iniziative culturali. Disegnata da un progettista fantasioso negli anni 2000, è stata costruita con fondi regionali ed europei, aperta nel 2008 per una decina di giorni poi chiusa per quattro anni e rimossa dalla memoria collettiva. Nel 2012 è stata riaperta dal movimento I cantieri che vogliamo che ha denunciato lo scandalo di quello spazio inutilizzato – come tanti altri a Palermo. Uno spazio sulla carta perfettamente funzionante eppure ancora senza nome, e subito intitolato dal movimento a Vittorio De Seta, con il sogno di riempire un vuoto grande come un baratro a Palermo: quello di un cinema d’essai, di una sala che completasse il lavoro delle sale commerciali dando spazio alla storia del cinema, ai circuiti indipendenti, ai film in versione originale con sottotitoli, al cinema d’autore».
Il cinema Vittorio De Seta, quasi in funzione
Andrea Inzerillo / «il manifesto» 28.03.2015
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