Il terzo appuntamento, viatico alla sesta edizione del SICILIA QUEER filmfest (29 maggio / 5 giugno 2016, Palermo), è dedicato a un capolavoro assoluto del cinema contemporaneo: “Arabian Nights” di Miguel Gomes.
Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs (Festival de Cannes 2015), il film ha già suscitato unanime approvazione e stupore presso la critica internazionale, e nella splendida recensione di Goffredo Fofi («Il Sole 24 Ore», 13 marzo 2016) è stato definito come “necessario”. Con questo nuovo appuntamento il Sicilia Queer riconferma il rapporto con la città di Palermo, crocevia di sperimentazioni e ricerca.
“Arabian Nights” è una articolata trilogia di storie incastonate l’una nell’altra (ogni capitolo è un film a sé), che potrà essere goduta tutta di fila, come nei grandi cinema di tutto il mondo, o per singole parti. Un'esperienza da favola capace di restituire narrazioni memorabili.
lunedì 21 marzo 2016 - h. 17.00 | Cinema Rouge et Noir, Piazza Verdi, 8 – Palermo
INGRESSO
Queer Card
PROIEZIONE SINGOLA | 5 EURO
Ridotto con Queer Card | 4 EURO
*Ore 19 APERITIVO a cura del Rouge et Noir Bistrot | costo 7 EURO
LE MILLE E UNA NOTTE
In un Paese europeo in crisi, il Portogallo, un regista si propone di inventare delle storie ispirate alla penosa realtà in cui vive. Non riuscendo però a trovare un senso al proprio lavoro, fugge, da vigliacco, lasciando al suo posto la bella Sherazade. Alla ragazza occorrono entusiasmo e coraggio per non annoiare il re con le tristi storie del Paese. Mentre col passare delle notti, l’inquietudine cede il passo alla desolazione, e la desolazione all’incanto, Sherazade organizza le sue storie in tre volumi. Inizia così: “Si racconta, o re beato, che in un triste Paese tra i Paesi...”.
Ore 17.00 Le mille e una notte | vol. 1
INQUIETO
Portogallo, Francia, Germania, Svizzera 2015 / 125’ / v.o. sott. it.
In cui Sherazade racconta le preoccupazioni che affliggono il Paese: “Si racconta, o re beato, che in un triste Paese tra i Paesi, dove la gente sogna sirene e balene, la disoccupazione dilaghi. In alcuni posti, le foreste bruciano di notte, malgrado la pioggia; uomini e donne sono impazienti di gettarsi in mare in pieno inverno. A volte ci sono animali che parlano, ma è molto improbabile che qualcuno li ascolti. In questo Paese, dove le cose non sono quel che sembrano, gli uomini di potere passeggiano sui cammelli e nascondono erezioni continue e vergognose. Aspettano di riscuotere le tasse per poter pagare un certo mago che...”. E vedendo sorgere il sole, Sherazade si tace.
Ore 20.15 Le mille e una notte | vol. 2
DESOLATO
Portogallo, Francia, Germania, Svizzera 2015 / 131’ / v.o. sott. it.
In cui Sherazade racconta di come la desolazione abbia invaso gli uomini: “Si racconta, o re beato, che un giudice turbato piangerà, invece di emettere la sua sentenza, in una notte in cui tutte e tre le lune saranno allineate. Un assassino in fuga vagherà nell'entroterra per più di 40 giorni e si teletrasporterà per sfuggire alla polizia, mentre sogna prostitute e pernici. Ricordando un ulivo secolare, una mucca ferita dirà ciò che avrà da dire, e sarà molto triste! I residenti di un palazzone di periferia salveranno pappagalli e pisceranno negli ascensori circondati da morti e fantasmi; compreso un cane che...”. E vedendo sorgere il sole, Sherazade si tace. “Maledette storie! Se le cose continuano così, mia figlia finirà con la gola tagliata”, pensa il Gran Visir, padre di Sherazade, nel suo palazzo di Bagdad.
Ore 22.30 Le mille e una notte | vol. 3
INCANTATO
Portogallo, Francia, Germania, Svizzera 2015 / 125’ / v.o. sott. it.
In cui Sherazade dubita di riuscire ancora a raccontare storie che piacciano al re, poiché ciò che ha da dire pesa tremila tonnellate. Così fugge dal palazzo e attraversa il regno in cerca di piacere e incanto. Suo padre, il Gran Visir, organizza un incontro alla ruota panoramica e Sherazade riprende la narrazione: “O re beato, quarantʼanni dopo la Rivoluzione dei garofani, nelle vecchie baraccopoli di Lisbona cʼera una comunità di uomini stregati che, con impegno e passione, si dedicava a insegnare agli uccelli a cantare...”. E vedendo sorgere il sole, Sherazade si tace.
MIGUEL GOMES è nato a Lisbona nel 1972. Ha studiato cinema e lavorato come critico cinematografico per la stampa portoghese fino al 2000. Dopo alcuni cortometraggi e il primo lungo, “A cara que mereces” (2000), “Aquele querido Mês de Agosto” (2008) e “Tabu” (2012) confermano il suo talento e il riconoscimento internazionale. In concorso alla Berlinale, “Tabu” vince il premio Alfred Bauer e il FIPRESCI. Il film è stato venduto in oltre 50 Paesi e ha vinto decine di riconoscimenti in tutto il mondo. Retrospettive dei lavori di Gomes sono state in programma alla Viennale, al BAFICI, al Torino Film Festival, in Germania e negli Stati Uniti. Redemption, il suo ultimo cortometraggio, ha partecipato nel 2013 alla Mostra Internazionale dʼArte Cinematografica di Venezia. “Le mille e una notte”, lungometraggio in tre parti, è stato presentato allʼultima edizione della Quinzaine des Réalisateurs a Cannes.
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