Comunicato stampa | 27 maggio 2017
Il Festival rende omaggio al talentuoso regista statunitense Gabriel Abrantes e lunedì nella sezione Retrovie italiane a Marco Ferreri. Si concludono le proiezioni di Nuove Visioni al Cinema Rouge et Noir. E in serata ai Cantieri i corti di Queer Short.
Domenica 28 maggio il programma del Sicilia Queer filmfest 2017 comincerà al Rouge et Noir con la proiezione di tre lungometraggi in concorso: alle 10.00, The Love Witch (USA 2016) di Anna Biller, stravagante omaggio ai B-movies in Technicolor degli anni ’60 sulle avventure della strega Elaine, seduttrice seriale che con l’aiuto di pozioni e allucinogeni rende schiavi gli uomini, nonostante sia piena di speranze romantiche sul principe azzurro. The Love Witch è una commedia nera, che fa satira dei luoghi comuni riguardanti entrambi i sessi, ma principalmente del femminile. Alle 12.00 sarà la volta di The Beach House (Libano 2016), primo lungometraggio del regista libanese Roy Dib, già vincitore del concorso internazionale Queer Short nel 2015. Il film mette in scena un complesso intreccio di dinamiche di desiderio e svela con maestria i segreti dei suoi protagonisti per trasformare un incontro casuale in un momento di crescita e di consapevolezza. Alle 14.00 si potrà assistere alla replica di Jours de France di Jérôme Reybaud singolare road movie ambientato in giro per la Francia.
Il programma pomeridiano al Cinema De Seta dei Cantieri Culturali comincerà alle 16.00 con Les vies de Thérèse di Sébastien Lifshitz (Francia 2016), che racconta in prima persona le tante vite dell’attivista francese Thérèse Clerc. Approdata al pensiero marxista dopo vent’anni di matrimonio passati da casalinga devota, sul finire degli anni ’60 Thérèse è in prima linea per il diritto all’aborto, all’uguaglianza sessuale e per i diritti degli omosessuali. Tramite i suoi racconti e quelli dei quattro figli, scopriamo il percorso che ha portato la donna da un’età “dell’innocenza” e dell’inconsapevolezza fino alla completa coscienza di sé.
A seguire, il mediometraggio Lives: Visibile di Michelle Citron (USA 2017), insolito ritratto di una coppia lesbica. Norma Roos e Virginia Kaitchuck hanno vissuto insieme per 50 anni. Dopo la loro morte sono state scoperte nel loro bungalow di Chicago più di duemila fotografie. Le immagini raccontano un mondo pre-Stonewall, fatto di giovinezza, amore, comunità, sport e alcol. Lives: Visible combina queste fotografie con immagini in 16mm: donne che si toccano e che si amano, e lesbiche che recitano poemi d’amore: un mondo utopico che sembra ormai esistere solo nella memoria.
Alle 18.30 prenderà il via una nuova tranche dedicata all’opera completa dell’eccentrico regista Gabriel Abrantes, che sarà presente durante tutta la durata del Festival. Si comincia con Taprobana (2014), ritratto sui generis del cinquecentesco poeta portoghese Luís Vaz de Camões, il quale, ricercato dalle autorità, passa le giornate con la sua amante mentre, consumato dalle droghe, cerca ispirazione per il suo capolavoro Os Lusíadas.
A seguire, Ennui Ennui (2013) è un delirio fantapolitico: mentre un drone americano vola candidamente sui cieli afghani, rassicurato dalle parole del presidente, una frigida volontaria di Biblioteche Senza Frontiere viene rapita da un signore della guerra che la scambia per una dolce principessa. Nel frattempo, l’ambasciatrice francese negozia il disarmo con il capo di una tribù nomade. L’unico problema è che sono stati drogati.
Fratelli (2011), girato con Alexandre Melo, è un omaggio giocoso ed omoerotico al primo atto de La bisbetica domata di Shakespeare: un signorotto locale trova uno straccione addormentato in un prato e decide di divertirsi facendogli credere di essere un ricco principe da tempo lontano dal suo castello.
Liberdade (2011), realizzato insieme a Benjamin Crotty, è incentrato sui problemi di disfunzione erettile di un uomo che, per non ferire la fidanzata, decide di rapinare una farmacia per procurarsi il necessario Viagra. Infine, A History of Mutual Respect (2010), girato con Daniel Schmidt, è la storia di due ragazzi partiti per un viaggio filosofico nella foresta inesplorata, dove vengono folgorati dalla bellezza esotica di un’indigena.
Alle 20.30 sarà proposta la replica di Schau Mich Nicht So An / Don’t look at me That Way di Uisenma Borchu (Germania-Mongolia 2015), storia una giovane madre single la cui vita è stravolta dalla nuova vicina di casa.
Alle 22.30 il programma del Sicilia Queer Filmfest propone contemporaneamente una sezione di corti in concorso su tematiche LGBT, nella Sala De Seta, e tre interessanti filmati nello spazio Arena. Nel primo caso si potranno vedere otto cortometraggi provenienti da Svezia, Messico, Francia, Israele, Spagna e USA; nel secondo caso si comincia con un dittico della web serie San Berillo: Luci Rosse e Transessualità, prostituzione e diritti. “San Berillo doc” è il risultato di un'attività laboratoriale di documentazione audiovisiva ideata e diretta dalla regista Maria Arena all’interno del progetto culturale “Trame di quartiere”. Le testimonianze di Franchina, Ambra, Ornella, alcune delle donne che lavorano a San Berillo, si alternano con le risposte dell’assessore Villari e con le spiegazioni di Patrizia Testaì che fa chiarezza su alcuni aspetti della legge Merlin. Saranno presenti Franchina Grasso e Rosario Lupo.
A seguire, Stereo_Verso infinito: Unfidex #26 del gruppo catanese Canecapovolto, è la testimonianza di un progetto nato nel 2000 con l’obiettivo di creare un sistema di classificazione dinamica di suoni, immagini in movimento, fotografie e testi. Stereo è formato da 30 strutture tipo-Haiku della durata di 30 secondi ciascuna, che sono al tempo stesso autonome ma anche parte di una griglia narrativa infinita. Il montaggio di Stereo_verso Infinito viene modificato ogni 40 giorni, producendo un’evoluzione sia orizzontale che verticale.
Gli autori del video presenteranno anche Il lato inaccettabile della libertà 1-3, tre cortometraggi prodotti nell'arco di un triennio che riflettono sul Queer come strategia di abbandono della Realtà.
Nello Spazio Bookshop, alle 18.30, Mirko Lino e Charlotte Ross dialogheranno con Silvia Antosa e Joseph Bristow, curatori del saggio Textus. English Studies in Italy. Narratives of Gender, Sexuality and Embodiment in Modern and Contemporary English Culture.
Il fitto programma domenicale prelude a un lunedì ricco di appuntamenti imperdibili, tra cui la sezione Retrovie italiane, curata da Umberto Cantone, che alle 16.00 al Cinema De Seta introdurrà il film Storia di Piera di Marco Ferreri. A seguire, alle 18.30 al Goethe-Institut, Cantone e Fulvio Baglivi di Fuori Orario condurranno Nebulosa ’77: con l’ausilio di immagini e racconti ripercorreranno le vicende politiche, culturali e cinematografiche dei movimenti del 1977.
In omaggio alla nomina di “Palermo Capitale dei Giovani 2017”, per tutto il festival i biglietti di ingresso per gli studenti costeranno solo 3 euro.
DOWNLOAD
• cartella generale
(manifesti, programma, film ecc.)
• le sezioni
(materiali fotografici ad alta risoluzione dei singoli film)
• Day-by-Day
(il fotoracconto del festival)
Il Sicilia Queer filmfest è realizzato grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per il Cinema; della Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l'Audiovisivo/Sicilia FilmCommission, nell'ambito del progetto “Sensi Contemporanei”; del Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura; di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. E con il sostegno dell'Institut français Palermo, del Goethe-Institut Palermo, dell’Instituto Cervantes Palermo e del Forum Austriaco di Cultura.
SICILIA QUEER 2017
INTERNATIONAL
NEW VISIONS
FILMFEST
seventh edition
PALERMO MAY 24 – JUNE 1
www.siciliaqueerfilmfest.it
Ufficio Stampa
Giovannella Brancato
+ 39 340 8334979
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Ada Tullo
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