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Suono In Un Tempo Trasfigurato

[ita]

Infinite fantasticherie o traslucide allucinazioni, ritmo calmo e costante, spettrale ma innegabilmente presente: questo è Suono In Un Tempo Trasfigurato, il debutto di Bono/Burattini per Maple Death. Un disco che interseca wave sperimentale, groove alieni, elettronica contemporanea e fantascienza futuristica. La loro miscela di elettronica analogica e impulsi organici li colloca in un tempo fuori dal comune in cui la danza rimane l'unico rituale costante.
Ispirato da tre film della direttrice della fotografia d'avanguardia Maya Deren (At Land, Ritual in Transfigured Time e A study in Choreography for Camera), Francesca Bono (cantante, performer, fondatrice di Ofeliadorme e membro del collettivo Donnacirco) e Vittoria Burattini (percussionista, poliedrica batterista e membro dell'influente gruppo avant-rock italiano Massimo Volume) hanno creato una densa raccolta di canzoni ipnotiche e travolgenti, basate sull'uso esclusivo del sintetizzatore Juno 60 e del suono pulsante lineare organico di una batteria.

Francesca Bono: «Ho capito quasi subito cosa volevo realizzare, mi sono bastati pochi fotogrammi, ho immediatamente preso degli appunti sonori e pensato che la mia amica Vittoria Burattini sarebbe stata una perfetta partner in crime per creare un suono onirico e surreale. Abbiamo confidenza e c’è stima reciproca. Volevo cioè rendere omaggio a Deren, artista straordinaria che ha ispirato alcuni dei miei registi preferiti, insieme a un’altra musicista che ammiro e con cui condivido un certo tipo di poetica. Cercavo un sabba sensoriale, un’immersione nell’ossessivo. Volevo che fosse chiaro un messaggio: Donne che creano».

 

[eng]

Endless reveries or translucent hallucinations, calm and steady rhythm, ghostly but undeniably present: this is Sound In A Transfigured Time, Bono/Burattini's debut for Maple Death. A record that intersects experimental wave, alien grooves, contemporary electronics and futuristic science fiction. Their blend of analog electronics and organic pulses places them in an offbeat time in which dance remains the only constant ritual. 
Inspired by three films by avant-garde cinematographer Maya Deren (At Land, Ritual in Transfigured Time and A study in Choreography for Camera), Francesca Bono (singer, performer, founder of Ofeliadorme and member of the Donnacirco collective) and Vittoria Burattini (percussionist, multifaceted drummer and member of the influential Italian avant-rock group Massimo Volume) have created a dense collection of hypnotic and overwhelming songs based on the exclusive use of the Juno 60 synthesizer and the pulsating linear organic sound of a drum kit.

Francesca Bono: «I knew almost immediately what I wanted to accomplish, I only needed a few frames, immediately took sound notes, and thought my friend Vittoria Burattini would be a perfect partner in crime to create a dreamlike, surreal sound. We have confidence and mutual esteem. That is, I wanted to pay homage to Deren, an extraordinary artist who has inspired some of my favorite directors, along with another musician I admire and with whom I share a certain kind of poetics. I was looking for a sensory sabbath, an immersion in the obsessive. I wanted a message to be clear: Women who create».



Il 25 maggio, in occasione del SICILIA QUEER filmfest, si esibiranno alle 19.30 presso il Cinema De Seta in un concerto curato in collaborazione con Ypsigrock Festival.


ingresso 7€ 

ingresso concerto + film d'apertura: 12€

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