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La dolce Siria

[ita]

Un tendone del circo nazionale italiano arriva a Damasco. Non c’è alcuna traccia però del realismo magico raccontato da Fellini. Persino da quel luogo idealizzato, fatto di sogni e celluloide, non si vede l’ora di fuggire. Mentre le immagini della rivolta si riversano nei televisori e i missili sibilano nel cielo, lo sguardo innocente di due bambini dilata il tempo all’infinito.

Lontano dall’asettico racconto di guerra o dal reportage televisivo, il documentario di al-Beik è disperata ricerca di un ordinario inesistente, accorato e insistito racconto di un quotidiano ben più irreale della stessa finzione.

[eng]

The Italian National Circus tent arrive in Damascus. However, there’s no trace of the magical realism told by Fellini. Even in that idealized place, made by dreams and celluloid, you can’t wait to run away. While the pictures of the riot pour into the TV, while the rockets whistle in the sky, the innocent look of two kids stretches time endlessly.

Far from the aseptic war story or the TV report, al-Beik’s documentary is a frantic research of a fictional normality, a heartfelt and insisted tale of a daily life even more unreal that fiction itself.

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