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anteprime queer / 09 maggio 2019

Normal è un documentario fuori dagli schemi, originale e visivamente audace che riflette su come il genere definisca il nostro agire quotidiano, influenzandone gesti, desideri, comportamenti e aspirazioni. Un viaggio tra le dinamiche di genere nell’Italia di oggi, raccontate attraverso un mosaico di scene di vita quotidiana, dall’infanzia all’età adulta. In palestra come in spiaggia, in discoteca, in chiesa, in un parco giochi o al centro estetico: Normal osserva le coreografie dei corpi, i rituali sociali per ognuno dei generi nei contesti più ordinari e familiari. Un caleidoscopio di situazioni di volta in volta curiose, tenere, grottesche, misteriose, legate dal racconto di quella che siamo soliti chiamare normalità, mostrata però da angoli e visuali spiazzanti.

Con uno sguardo insieme intimo ed estraniante, il film esplora la messa in scena collettiva dell’universo maschile e femminile, proponendo una riflessione – lucida, e provvista di ironia – sull’impatto che ha sulle nostre vite la costruzione sociale dei generi. Per cercare un nuovo significato a quella che ogni giorno e spesso senza troppo pensiero (e cuore) definiamo normalità.

anteprime queer / 19 marzo 2019

Originaria dello Sri Lanka, figlia del leader del movimento indipendentista Tamil, trasferitasi a Londra all’età di 9 anni con la famiglia a causa della guerra civile, Matangi “Maya” Arulpragasam in arte M.I.A. ha da sempre fatto i conti con il sospetto e l’intolleranza della gente. Con la musica nel sangue fin da piccola, la giovane Maya decide di raccontare il mondo attraverso una cinepresa diventando una documentarista. Tornata quindi in patria per un progetto sulle proprie origini, trova però la musica. Attraverso inedito materiale d’archivio, in parte girato dalla stessa M.I.A., il documentario ricostruisce la vita e l’ascesa della “bad girl” della musica pop, tra successo, censura e attivismo politico.

 

Born in Sri Lanka, daughter of the founder of the Tamil independence movement, moved to London from the civil war with her family at 9 years old, Matangi “Maya” Arulpragasam AKA M.I.A. always reckoned with people’s suspect and intolerance. Music in her bones since her childhood, the young Maya decides to illustrate the world with a camera becoming a documentarist. Back in her native land for a project about her origin, she finds instead the music. Using original archive material, partially shot by M.I.A. herself, the documentary retrace the life and the ascent of the “bad girl” of pop music, between success, censorship and political activism.

anteprime queer / 19 marzo 2019

L'adolescente Cameron Post viene sorpresa dal suo ragazzo mentre sta avendo un rapporto sessuale con un'altra ragazza, Coley Taylor, nel retro di un'auto durante la notte del ballo. La zia di Cameron, Ruth, una devota cristiana, invia quindi la ragazza in un centro di terapia di conversione per gli adolescenti gay, chiamato La promessa di Dio. Esso è gestito dalla severa dottoressa Lydia Marsh e da suo fratello, il reverendo Rick, il quale sostiene che i metodi di sua sorella lo abbiano curato della sua omosessualità. La compagna di stanza di Cameron, Erin, è una sincera credente nel programma del campo.
Cameron fa amicizia con due dei suoi compagni "discepoli", Jane Fonda, cresciuta in una comune hippie, e Adam Red Eagle, un due anime Lakota il cui padre si è convertito al cristianesimo, dopo averli visti fumare marijuana. I tre adolescenti sono legati dalla reciproca ribellione e dallo scetticismo nei confronti del campo.

anteprime queer / 19 marzo 2019

Durante un photoshoot per il suo ultimo lavoro a New York, Ronit riceve una chiamata inaspettata che la avvisa della morte del padre, il rabbino Rav Krushka, con cui aveva da tempo perso ogni rapporto. Tornata a Londra per il funerale, Ronit si ritrova dentro una comunità chiusa e diffidente, da cui era stata cacciata per l’interesse che nutriva per una donna, Esti, adesso moglie del loro amico di infanzia Dovid. Desiderosa di risolvere le faccende burocratiche e tornare in fretta a New York, Ronit verrà però trattenuta dalle attenzioni della sua vecchia amica. Presto il rapporto irrisolto tra le due donne si riaccenderà in una passione rimasta sopita per molto tempo, generando dubbi e insicurezze nel cuore di Dovid e mettendo in discussione le regole e i dogmatismi di tutta la comunità.

 

During a photoshoot for his last work in New York, Ronit receives an unexpected call that inform her of her father’s death, the Rabbi Rav Krushka, with whom she had lost all kind of relation. Back to London for the funeral, Ronit found herself inside a narrow-minded and suspicious community, from which she was shunned for her interest toward another woman, Esti, now wife of their childhood friend Dovid. Willing to settle all the bureaucratic issues to go back to New York, Ronit will be hold back by her late friend’s attentions. Soon, their unresolved relation will rekindle in a long lost passion, generating uncertainties in Dovid’s heart and questioning the rules and dogmatism of the entire community.

 

anteprime queer / 27 settembre 2018

[ita]

Lara è stata appena ammessa alla scuola di danza classica dei suoi sogni. Grazie al sostegno della sua famiglia e alla sua perseveranza, la quindicenne riesce perfino ad attirare l’attenzione dei suoi insegnanti, che la premiano per la sua costante disciplina. L’unica cosa che Lara non riesce però a controllare è il suo corpo: un corpo vivo e in piena tempesta ormonale. Il corpo di un ragazzo. Un corpo che non le appartiene e di cui si vuole disfare il prima possibile.

[eng]

Lara was just admitted to her classical ballet dream school. Thanks to the support of her family and his perseverance, the 15-year-old girl is even able to get the attention of her instructors, which praise her for her constant discipline. The only thing Lara cannot control is her body: a living body and in the middle of a hormonal rage. The body of a boy. A body that doesn’t belong to her and of which she wants to get rid of as soon as possible.

anteprime queer / 09 settembre 2018

[ita]

Mrs. Fairytale vive nel suo appartamento in stile Anni Cinquanta, tenuto in maniera impeccabile, come ogni altro aspetto della sua vita, che si tratti di un outfit o della riuscita di un party a inviti. Sotto la superficie di un’esistenza apparentemente felice, Mrs. Fairytale patisce le violenze del marito, trovando conforto nell’affetto per la cagnetta Lady e nei tentativi di attrarre la sua migliore amica, Mrs. Emerald.

Nata da una pièce teatrale diretta da Filippo Timi (protagonista e vero mattatore di ogni scena), questa colorata commedia ammicca a Lontano dal Paradiso di Todd Haynes, diventando sfrenata parodia del genere melò. Trucco, scenografia e recitazione sono continuamente sopra le righe, in un pastiche che tiene insieme l’intuizione di Richard Yates, il trasformismo di I Want To Break Free dei Queen e la leggerezza di Vita da Streghe.

[eng]

Mrs. Fairytale lives in her 50s style apartment, impeccably kept, just like any other aspect of her life, whether it is an outfit or the success of an invitation party. Under the surface of a seemingly happy existence, Mrs. Fairytale suffers from her husband’s violence, finding comfort in the affection for her little dog Lady and her attempts in attracting her best friend, Mrs. Emerald.

Born from a theatrical piece directed by Filippo Timi (protagonist and true star of the film), this colorful comedy winks at Todd Haynes’ Far from Heaven, becoming an unbridled parody of old-school melodramas. Makeup, set design and acting are incessantly over-the-top, a pastiche that holds together the insight of Richard Yates, the transformism of Queen’s I Want to Break Free music video and the facetiousness of Bewitched.