retrovie italiane / 18 aprile 2019
Il losco affarista Fiore si reca in Albania con il giovane assistente Gino alla ricerca di un prestanome albanese per realizzare il suo disonesto progetto di appropriarsi illecitamente dei finanziamenti pubblici per l’imprenditoria all’estero. Una volta a Tirana, i due individuano nel vecchio Spiro l’uomo che fa al caso loro, ma il vecchio non tarderà a scappare in treno verso l’entroterra del paese inseguito dal giovane Gino che si ritroverà a fare i conti con il fallimento del loro progetto e con la realtà di un paese stremato da anni di guerra. Indimenticabile affresco dell'Albania di inizio anni Novanta, Lamerica è un film che parla di riflesso anche del Bel paese in una fase storica di grandi sommovimenti e massicci spostamenti di persone, un momento storico di grande importanza utile a comprendere le nuove migrazioni che interessano ancora oggi l’Italia. Il film è rimasto impresso nell’immaginario cinematografico per la celebre immagine della nave piena zeppa di immigrati albanesi in arrivo sulle coste pugliesi alla ricerca della loro America.
Fiore, a shady wheeler-dealer, goes to Albania with his young assistant, Gino, looking for an Albanian figurehead to realize his dishonest project of illegally taking over some public funding for foreign entrepreneurship. Once in Tirana, the two individuate in the old Spiro the one they were looking for, but the old man will soon escape by train heading to the inland of the country while Gino chasing him will have to face the failure of their project and the reality of a country exhausted by years of war. Unforgettable portrait of early 90’s Albania, is a film that, by extension, is also about Italy in a historic period full of great changes and massive displacements of people, a historic period of great importance, useful to understand the new migrations which Italy is today involved in. The film still remains in the cinematographic imaginary for the famous scene of a chock-full of Albanian immigrants ship heading to Puglia’s coasts, immigrants looking for their America.
retrovie italiane / 18 aprile 2019
Un serie di interviste ai protagonisti del cinema italiano dell’epoca dei cineromanzi, da Virna Lisi a Giovanna Ralli, da Mario Monicelli a Francesco Rosi, Dino Risi, Carlo Lizzani, Lucia Bosé, Suso Cecchi d’Amico, Giuliano Montaldo, intervallate dai dettagli sul fenomeno editoriale che conobbe l’apice della popolarità e della diffusione negli anni ’50, soprattutto in Italia e in Francia. Da un’idea del “collezionista” Gianni Amelio, Sfogliare un film racconta tutta la fascinazione della novellistica per immagini che seppe appassionare diverse generazioni. Un film che restituisce il clima d'epoca della società italiana del dopoguerra e del boom economico. Sfogliare un film fa inoltre parte di un progetto più ampio che ha visto la collaborazione del critico cinematografico Emiliano Morreale e del Museo Nazionale del Cinema di Torino, e che ha portato alla realizzazione de Lo schermo di carta, una mostra interattiva dedicata ai cineromanzi.
A series of interviews with the protagonists of the Italian cinema in the era of cineromanzi, from Virna Lisi to Giovanna Ralli, from Mario Monicelli to Francesco Rosi, Dino Risi, Carlo Lizzani, Lucia Bosé, Suso Cecchi d'Amico, Giuliano Montaldo, interspersed with details on the publishing phenomenon which hit the peak of its popularity in the 50s, especially in Italy and France. From an idea of "collector" Gianni Amelio, Sfogliare un film tells about the fascination for the cineromanzo which engrossed several generations of people. It is a film that evokes the atmosphere of Italian post-war society dealing with the economic miracle. Sfogliare un film is also part of a larger project carried out with the collaboration of film critic Emiliano Morreale and the National Cinema Museum in Turin which led to the creation of Lo schermo di carta, an interactive exhibition dedicated to cineromanzi.