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presenze / 09 aprile 2019

Max è un uomo sulla quarantina. Vaga da una stazione all’altra, a caccia di prede che adesca fingendosi eterosessuale. Alla Gare d’Austerlitz, convince un giovane soldato a seguirlo al Bois de Boulogne, dove cercherà di raggiungere i propri scopi.

Max is a man in his forties. He wanders from one station to another, hunting for preys that he lures by pretending to be heterosexual. At Austerlitz Station, he picks up a young soldier and takes him to the Bois de Boulogne to get his way.

presenze / 09 aprile 2019

Due fratelli s’incontrano dopo dieci anni di assenza. Uno, diventato nel frattempo attore cinematografico a Parigi e di passaggio nel suo paese natale, si ferma a casa del fratello, barbiere, che ha preso il posto del padre nel salone di un paesino situato nel sud-ovest della Francia più profonda. Non hanno più niente in comune, neanche il cognome. Soltanto il salone non è cambiato. In questo luogo desueto avviene il confronto tra i due fratelli. Gli specchi ormai opachi riflettono i loro dialoghi, le loro liti e i tentativi di riavvicinamento. Ma la frattura è irreparabile. Un testo teatrale di Jacques Nolot portato allo schermo in una elegante riduzione televisiva in bianco e nero da André Téchiné: il primo incontro con la storia e il mondo di Jacques Nolot, l’antefatto essenziale di ogni sua altra opera.

Two brothers meet after ten years of absence. One, become in the meantime a cinematographic actor in Paris and passing through his native village, is hosted at his brother’s, a barber who took their father’s place in the barbershop of a small village Southwest the deepest France. They don’t have anything to share anymore, not even the surname. Only the barbershop didn’t change. In this obsolete place the exchange between the two brothers takes place. The by now opaque mirrors reflect their dialogues, their arguments, and their attempts of reconciliation. But the rift is irreparable. A theatrical text by Jacques Nolot brought to the screen in an elegant television reduction in black and white by André Téchiné: his first encounter with Jacques Nolot’ story and universe, the essential background of all his following works.

presenze / 09 aprile 2019

In un cinema a luci rosse di Parigi, durante la proiezione del film porno La chatte à deux têtes, gli avventori, tra i quali un gruppo di travestiti habitué, si incontrano nel buio della sala e partecipano a estemporanei incontri sessuali. Nel frattempo la cassiera di origini italiane racconta la sua vita e il suo passato sentimentale al giovane proiezionista e a un avventore di mezza età. Intervallando queste due scene, Nolot crea un ritratto affettuoso, ironico e colorito di un’umanità marginale ma non per questo malinconica.

In an adult movie theater in Paris during the screening of the porn film La chatte à deux têtes, the customers, among whom is a group of habitué transvestites, meet in the darkness of the hall and engage in impromptu sexual encounters. Meanwhile, in the lobby the Italian ticket seller narrates her life story and her past romances to the young projectionist and a middle-aged regular customer. By alternating these two scenes, Nolot creates an affectionate, ironic and colorful portrait of a marginal but by no means melancholic humanity.

presenze / 09 aprile 2019

Dopo dieci anni di assenza, Jacques Pruez, attore cinquantenne e single, torna nel suo paese per assistere agli ultimi giorni della madre. Yvan, suo padre, parrucchiere del paese, non crede alla malattia della moglie e pensa che siano i medici a volerla uccidere. Nel frattempo scoppierà una violenta lite con il fratello Alain, poliziotto a Bordeaux, come conseguenza alla questione legata all’affidamento del padre dopo la morte della madre. Per la sua opera prima, l'attore Jacques Nolot ritorna nel suo paese natale per fare i conti con la propria gioventù. L'Arrière-pays racconta con acume e senza malizia il ritratto acido e preciso di una certa provincia profonda.

After ten years of absence, Jacques Pruez, a fifty-year-old single actor, returns to his village to assist his dying mother. His father Yvan, the village’s hairdresser, does not believe his wife's illness and thinks her condition is caused by her physicians, who want to kill her. In the meantime, a furious row about who will take care of Yvan after his wife’s death breaks out between Jacques and his brother Alain, a policeman in Bordeaux. For his first feature, the actor Jacques Nolot returns to his hometown to reckon with his youth. L'Arrière-pays depicts with insightful and artless strokes a sour and sharp portrait of French small-town life.

presenze / 09 aprile 2019

Primi anni 2000, nei pressi di Montmartre: Pierre, uomo sulla sessantina, vive da solo nel suo appartamento, il suo compagno ed editore Toutoune è appena morto. Il triste evento spinge Pierre a fare un bilancio della propria vita. Le sue giornate trascorrono tra una sigaretta e lo sforzo di ricordare il suo passato. Sente il bisogno di cominciare una terapia, quindi si decide a contattare uno psicologo. In una giornata calda, Pierre scopre una lettera di Toutoune del 1985. Avant que j’oublie, presentato alla 39ma Quinzaine des Réalisateurs, è una riflessione sulla vita, sul tempo che passa e su ciò che rimane. È stato inoltre scelto dalla celebre rivista Les Cahiers du cinéma come uno tra i migliori 10 film del 2007.

Early 2000s, somewhere near Montmartre: Pierre, a man in his sixties, lives alone in his apartment, his partner and publisher Toutoune has just died. The tragic event drives Pierre to take stock of his life. He spends his days between a cigarette and the effort to remember his past. He feels the need to go into therapy, so he makes up his mind to approach a psychologist. On a hot day, Pierre discovers a letter from Toutoune dated 1985. Before I Forget, presented at the 39th Directors’ Fortnight, is a reflection on life, on the passing of time and on what remains. It was also chosen by the famous French film magazine Les Cahiers du Cinéma as one of the top 10 films of 2007.