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LE TROU

Parigi, carcere de La Santé. Gaspard Claude attende di sapere quale sarà il giudizio della Corte per il tentato omicidio della moglie. Durante l’attesa viene trasferito momentaneamente in un’altra cella dove verrà a contatto con un gruppo di detenuti che progettano da tempo un’evasione. Dopo qualche titubanza iniziale, i quattro decidono di coinvolgere il nuovo arrivato all’interno del loro piano di fuga. Lo scavo del buco e della galleria che condurrà i cinque all’agognata libertà metterà a dura prova l’ingegno e i rapporti di fiducia tra i prigionieri. Le trou è uno dei film più significativi della storia del cinema francese e mondiale, considerato da Jean-Pierre Melville come il miglior film francese di tutti i tempi, è costruito con rara maestria su un ritmo pieno di tensioni rese attraverso i rumori, gli sguardi, la suspense. Un’opera di rara bellezza che racconta dentro una messa in scena semplice temi come la dignità, la fiducia, il coraggio. Un film, come dice Serge Daney, capace di “filmare l’idea stessa di libertà”.

 

Paris, prison La Santé. Gaspard Claude is waiting to know what the court's judgment will be for the attempted murder of his wife. While waiting, he is temporarily transferred to another cell where he will get in contact with a group of inmates who have been planning to escape the prison for some time now. After initial hesitation, the four inmates decide to involve the newcomer in their escape plan. The excavation of the hole and of the gallery that will lead them to the long-awaited freedom will put a strain on their ingenuity and on the relationships of trust between the prisoners. Le trou is one of the most significant films of the French and international history of cinema, also considered by Jean-Pierre Melville as the best French film of all time, it is built with rare mastery at a rhythm full of tensions made through noises, looks and suspense. A work of rare beauty that tells in a simple mise-en-scene themes such as dignity, confidence, and courage. A movie, as Serge Daney says, capable of "filming the very idea of ​​freedom."

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