27 maggio 2024, 18.00 / Cre.Zi. Plus
Monika Treut
Germania-USA 1983 / 21’ / v.o. sott. it.
[ita]
C’è differenza fra delle gambe o delle braccia legate assieme in una pratica BDSM e le sbarre e le ringhiere che tappezzano le strade e gli ambienti urbani? La differenza c’è, sì, e non si declina con il semplice sguardo, perché i nodi BDSM e le strisce pedonali possono occupare lo stesso spazio in una stessa inquadratura. La differenza va trovata con la parola, con la testimonianza di un’esperta di bondage, con delle immagini di libertà su quella stessa strada che tanto lega a degli obblighi e a degli stereotipi, molto più di quanto un nodo BDSM leghi la carne.
Alternando un’intervista ad alcuni montaggi sperimentali allusivi, nel terzo episodio dell’antologia Female Misbehaviour, la grande regista tedesca propone lo sconfinamento del desiderio privato nello spazio pubblico, dimostrando che i nodi BDSM fatti per il proprio piacere dànno calore, e che i nodi stritolanti delle geometrie urbane dànno terrore. Per Monika Treut il sesso è anche performatività e creatività, e le parole delle sue interviste diventano il pennello con cui si disegna la grande mappa del desiderio libero.
[eng]
Is there a difference between legs or arms tied together in a BDSM practice and the bars and railings that cover streets and urban environments? There is a difference, yes, and it cannot be seen with a simple glance, because BDSM nodes and pedestrian crossings can occupy the same space in the same shot. The difference must be found with the word, with the testimony of a bondage expert, with images of freedom on that very same urban street that binds so much to obligations and stereotypes, much more than a BDSM knot binds the flesh.
Alternating an interview with some allusive experimental montages, in the third episode of the anthology Female Misbehaviour, the great German director proposes the trespassing of private desire into public space, stating that BDSM knots made for one’s own pleasure give heat, and that knots crushing elements of urban geometries give terror. For Monika Treut sex is also performativity and creativity, and the words of her interviews become the brush that draws the great map of free desire.
Monika Treut
[ita]
Esponente centrale della cinematografia indipendente tedesca, ha dato un impulso decisivo al nascente New Queer Cinema della fine degli anni ’80. Nata nel 1954 a Mönchengladbach, Germania, studia letteratura e scienze politiche per poi diventare dottore di ricerca con una tesi su La donna crudele: immagini femminili negli scritti del Marchese De Sade e di Leopold von Sacher-Masoch. Inizia a lavorare con il video negli anni ’70, anche se intanto prosegue i suoi studi in filologia. Fonda la Hyena Filmproduktion con Elfi Mikesch nel 1984, e realizza il suo primo film Seduction: The Cruel Woman, sulle pratiche sessuali sadomaso, nel 1985. Collabora con personalità come Annie Sprinkle e Werner Schroeter, e si dedica spesso al documentario come nel caso di Gendernauts (1999). Dopo il Teddy Award per Zona Norte (2016) alla Berlinale, vince allo stesso festival il Teddy Award alla carriera l’anno successivo.
[eng]
Central exponent of German independent cinema, she gave a decisive impetus to the first New Queer Cinema of the late 1980s. Born in 1954 in Mönchengladbach, Germany, she studied literature and political science and then took her PhD degree with a thesis on The Cruel Woman: female images in the works by Marquis De Sade and Leopold von Sacher-Masoch. She began working with video in 1970s, although in the meantime she continued her studies in philology. She founded Hyena Filmproduktion with Elfi Mikesch in 1984, and she made her first feature film Seduction: The Cruel Woman, about sadomasochistic sexual practices, in 1985. She collaborated with artists and performers such as Annie Sprinkle and Werner Schroeter, and she often dedicated herself to documentaries such as in the case of Gendernauts (1999). After the Teddy Award for Zona Norte (2016) at the Berlinale, she won the Teddy Award for lifetime achievement at the same festival the following year.
Monika Treut
Germania-USA 1983 / 21’ / v.o. sott. it.
screenplay Monika Treut, Elfi Mikesch
editing Monika Treut
sound Monika Treut
cast Carol Macho
producer Monika Treut, Elfi Mikesch
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contact pohl@salzgeber.de