24 maggio 2023, 20.00 / Instituto Cervantes Palermo
Gennaro Andrea Lauro
Sosta Palmizi danza
[ita]
Nella mia pancia un fiore
che a volte non vedo
che fa bene
che fa male;
che fa male
che fa bene
“Mondo” significa terra, ma anche il gioco della ‘campana’ ed è l’opposto di immondo.
Scelto d’istinto, questo titolo abbraccia il groviglio di aspetti che tocca il mio attuale lavoro.
Questa ricerca muove – in un secondo inizio – dall’osservazione di ciò che definirei la supremazia del risultato.
La nostra smania di compimento, di un culmine delle nostre biografie, il nostro desiderio di una narrazione accurata che possa valere per sempre, che possa dirci chi siamo una volta per tutte.
Non importa quante volte ci sia già successo di sperarci, noi continuiamo comunque a credere che in qualche luogo e modo potremo essere qualcosa per sempre.
Inseguiamo noi stessi nelle nostre foto, nei nostri curriculum, nei nostri profili, in qualunque cosa possa offrirci una versione compiuta di noi stessi. Collezioniamo immagini, istanti, punti d’arrivo, risultati, sperando che una cronaca dettagliata dei nostri svariati sé possa fornirci maggiore verità.
Il nostro desiderio inconfessato di essere cose.
Poi c’è il respiro.
Quell’atto continuo e implacabile che ci accompagna per tutta la vita.
La trama infinita dietro tutti i nostri istanti e frammenti, senza altro fine se non il semplice e mero fatto di tenerci in vita.
La vita è una traccia irriproducibile e simultanea ai nostri passi e respiri.
La nostra sola possibilità di essere è continuare a essere, continuare a respirare e camminare, senza mai “cessare di scolpire la nostra statua interiore”. Il nostro miglior capolavoro, per sempre incompiuto.
‘Mondo’ significa questo per me.
La resistenza di un bambino che gioca a campana in un cortile. La purezza mai definitiva che emerge dall’atto continuo di scolpirsi.
La “totalità dei fatti e non delle cose”.
[eng]
In my belly a flower
that sometimes I do not see
that makes me feel good
that makes me feel bad
that makes me feel bad
that makes me feel good
“Mondo” means world, but it means also hopscotch – the game – and it is the opposite of immondo, ‘unclean’. Chosen quite instinctively, this title embraces the tangle of aspects of my current work.
This research starts from the observation of what I would define the supremacy of result.
Our mania for an accomplishment, an apex of our personal biographies, our longing for a thorough self-narration that might be valid forever, that might tell us who we are once and for all.
No matter how many times it has already happened, we keep believing that somewhere or somehow we can beforever.
We are in search of ourselves among our pictures, our cvs, our social profiles, in whatever may dis- play an achieved version of us.
We collect fixed images, instants, endpoints, results, hoping that a chronicle of our several selves might provide us with more truth.
Our unconfessed desire to become things.
Then, there is breath.
The relentless, continuous action that accompanies us along our whole life. The invisible web of all our instants and fragments of self, with no other goal than the simple, bare fact of keeping us alive.
Life is the simultaneous and unportrayable trace of our steps and breaths.
Our only possible way of being is to keep being, to keep breathing and walking and ‘never stopping sculpting our own statue’. Our ever-incomplete masterpiece.
‘Mondo’ means this to me.
The resistance of a child playing hopscotch in the courtyard.
The never-definitive pureness that comes out from the continuous act of sculpting.
The ‘totality of facts, not of things”.
ingresso libero fino a esaurimento posti
Gennaro Andrea Lauro
[ita]
Dopo gli studi di Filosofia e Lingue Orientali, si avvicina alla danza e al teatro, lavorando dal 2013 come danzatore per la compagnia Sosta Palmizi, di cui è artista associato, e come interprete per Giorgio Rossi, Romeo Castellucci, Cindy Van Acker, per il Circo El Grito, nonché per la compagnia svizzera Inkörper e la compagnia francese Meta. Compare anche in lavori cinematografici di Arnold Pasquier e Jérôme Walter Gueguen. Dal 2018 si dedica alla creazione coreografica, presentando nel 2019 "Sarajevo - la strage dell'uomo tranquillo", nel 2020/21 "Mondo" e nel 2023, insieme a sua sorella Elisabetta Lauro, "ZugZwang". Attualmente avvia un nuovo progetto di creazione per il 2024: "To Repel Ghosts/Lettera al Padre".
[eng]
After studying Philosophy and Eastern Languages, approached dance and theatre, working since 2013 as a dancer for the Italian companies Sosta Palmizi, of which he is associated artist, and as an interpreter for Giorgio Rossi, Romeo Castellucci, Cindy van Acker, for the and also for the Swiss company Inkörper and the French company Meta. He also played in film projects by Arnold Pasquier and Jérôme Walter Gueguen. Since 2018 he has created his own pieces, presenting Sarajevo – la strage dell’uomo tranquillo in 2019, Mondo in 2020/2021 and ZugZwang, in collaboration with his sister Elisabetta Lauro, in 2023. He is now working on a new project for 2024: To Repel Ghosts/Lettera al Padre.
Gennaro Andrea Lauro
Sosta Palmizi danza