24 ottobre 2021, 20.30 /
Marie-Claude Treilhou
Francia 2002 / 95’ / v.o. sott. it. / anteprima nazionale
sarà presente la regista in dialogo con il regista Laurent Achard e con il distributore Gaël Teicher
[ita]
Un furto anomalo nella casa di campagna di Simone e Hélène, una coppia di donne sulla cinquantina, dà vita a una serie di ipotesi, verifiche, fatti e investigazioni che coinvolgono loro stesse e un gruppo di persone che sta loro intorno. La suspense legata alla risoluzione del caso diventa nello stesso tempo un confronto di ciascuno dei personaggi con la propria visione del mondo, la propria ideologia e la propria morale, in un crescendo in cui verità e giustizia diventano concetti fluidi. Un cast d’eccezione per un piccolo gioiello del cinema francese più nascosto: Ingrid Bourgoin, Dominique Cabrera, Alain Guiraudie, Claire Simon e Marie-Claude Treilhou. Nel 2004, Louis Skorecki su Libération ne parla in questi termini: “Treilhou sa posare. Posa la sua macchina da presa, i suoi attori, il suo paesaggio e li lascia parlare. Nei suoi film il paesaggio parla, ma far parlare i personaggi al ritmo di un paesaggio è molto più complicato. Un petit cas de conscience racconta semplicemente la vita straordinaria di alcuni personaggi ordinari: […] non siamo lontani da Pagnol e Guitry”.
[eng]
A suspect burglary in the country house of Simone and Hélène, a couple of women in their fifties, represents the starting points for a series of hypotheses, verifications, facts and investigations involving the two women and a group of people people around them. The suspense for the resolution of the case becomes an occasion for comparing the vision of the world, ideology and morals of all the people involved, a crescendo in which truth and justice turn into fluid concepts. Modeled by an exceptional cast, Ingrid Bourgoin, Dominique Cabrera, Alain Guiraudie, Claire Simon and Marie-Claude Treilhou, the film is a little gem in French indie cinema. As Louis Skorecki wrote on Libération in 2004: “Treilhou knows how to pose her camera on her actors and landscape and lets them talk. In her films the landscape speaks, and the characters speak following the rhythm of the landscape, which is not easy to obtain. A small case of consciousness is the point of departure for narrating the extraordinary life of some ordinary characters: […] we are not far from Pagnol and Guitry ”.
Marie-Claude Treilhou
[ita]
Regista e attrice francese nata nel 1948, dopo aver ottenuto una laurea in Filosofia e Storia dell'Arte ha scritto per varie riviste, tra cui “Cinéma” e “Art press” dal 1974 al 1977; è stata stagista e allieva di Paul Vecchiali e ha lavorato come sua assistente in vari film, come Corps à cœur nel 1978. Nel frattempo, per guadagnarsi da vivere ha anche lavorato a lungo come commessa, fattorina, cassiera e maschera al cinema; questo percorso professionale eclettico le ha fornito il materiale per il suo primo lungometraggio, Simone Barbès ou la vertu, acclamato dalla critica nel 1980. Marie-Claude Treilhou ha poi insegnato Cinema documentario agli Ateliers Varan. Fedele alla scuola del suo mentore Vecchiali ed alla linea tracciata dalla casa di produzione Diagonale, ha sempre navigato al confine tra fiction e documentario rivendicando un cinema impegnato ed a budget ridotto con attori spesso non professionisti. Tra le sue opere più famose ricordiamo Le jour des rois, con un cast eccezionalmente ricchissimo di volti celebri del cinema francese (Danielle Darrieux, Paulette Dubost, Micheline Presle, Robert Lamoureux e Michel Galabru), Il été une fois la télé, Une sale histoire de sardines e Un petit cas de conscience, quest’ultimo con Claire Simon, Dominique Cabrera ed Alain Guiraudie.
[eng]
French director and actress born in 1948, after obtaining a degree in Philosophy and Art History, she wrote for several magazines, such as "Cinéma" and "Art press" from 1974 to 1977; she was a stagiaire and pupil of Paul Vecchiali and she worked as his assistant on many films, including Corps à cœur in 1978. In the meantime, she also worked as a saleswoman, delivery girl, cashier and usher in the cinemas to earn a living; that eclectic career gave her inspiration for her first feature film, Simone Barbès ou la vertu, acclaimed by the critics in 1980. Then, Marie-Claude Treilhou taught Documentary Film at the Ateliers Varan. Always faithful to the style of her mentor Vecchiali and to the line drawn by the Diagonale production company, she has always navigated on the borderline between fiction and documentary, claiming an engaged and low-budget cinema with often non-professional actors. Her most famous works are: Le jour des rois, with an extraordinary rich cast composed by famous faces from French cinema (Danielle Darrieux, Paulette Dubost, Micheline Presle, Robert Lamoureux and Michel Galabru), Il été une fois la télé, Une sale histoire de sardines and Un petit cas de conscience, the latter with Claire Simon, Dominique Cabrera and Alain Guiraudie.
Marie-Claude Treilhou
Francia 2002 / 95’ / v.o. sott. it. / anteprima nazionale
screenplay Marie-Claude Treilhou
cinematography Pierre Stoeber, Didier Ladeveze
editing Khadicha Bariha
sound design and mix Thierry Delor
sound Yves Zlotnicka, Gérard Mailleau
cast Ingrid Bourgoin, Dominique Cabrera, Marie-Claude Treilhou, Claire Simon, Alain Guiraudie, André van In, Louis Seguin, Anas Seguin
production Claire Barrau, Annie Miller
distribution Les films de la Boissière
contact nostraverses@gmail.com