3 giugno 2019, 22.30 / Institut français Palermo
Ammar al-Beik
Egitto-Emirati Arabi 2014 / 24’ / v.o. sott. it. / Donatella Della Ratta dialoga con il regista
Donatella Della Ratta dialoga con il regista
[ITA]
Quando Ammar incontra la sua ex amante Marie, i due decidono di spendere la notte insieme nel suo appartamento di Parigi. Distesi sul letto, possiamo percepire la loro angoscia: mentre l'ambiziosa Marie è preoccupata per la sua carriera di attrice, il fotoreporter Ammar è sempre più ossessionato dalle news che arrivano dalla Siria, da dove è rientrato con due giorni in anticipo, dove aveva fotografato la guerra in corso ad Aleppo.
Partendo dal reale, e calandolo in un racconto metropolitano, al-Beik porta avanti una coraggiosa riflessione sulle responsabilità dell’artista, e quindi dell’arte, nella società. Una disamina sull’intorbidimento dell’arte a causa dell’agio borghese.
[ENG]
When Ammar meets his former mistress Marie, they decide to spend the night together at his apartment in Paris. Laying on the bed, we sense their distress: while Marie is worried about her career as an actress because of her ambitions, Ammar the photojournalist is becoming increasingly obsessed with the news from Syria, from which he just returned two days earlier, where he was covering the ongoing war in Aleppo.
Setting off from reality, blending it inside a metropolitan tale, al-Beik carries on a bold discussion about the artists’ duties, thus the art’s one, in our society. An examination on art’s muddying by middle-class comfort.
Ammar al-Beik
[ITA]
È un artista, fotografo e regista nato a Damasco, Siria, nel 1972. Durante i suoi studi in Amministrazione Aziendale all’Università di Damasco, al-Beik scopre la fotografia, che lo instraderà verso la sua carriera da regista. Già dai primi anni novanta si serve dei due medium per esprimere attraverso la sua arte una critica verso la realtà politica e sociale del suo tempo, organizzando mostre fotografiche e girando dei cortometraggi fortemente influenzati dai suoi studi fotografici. Nel 2006 il suo I Am the One Who Brings Flowers to Her Grave è il primo film siriano ad essere selezionato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, valendogli il premio Provincia Autonoma di Trento Doc/it. Tornerà a Venezia nel 2011 col suo The Sun’s Incubator. Nel corso degli anni i suoi lavori sono stati presentati a livello internazionale in numerosi festival e musei tra cui: il MoMa di New York, il Centre Pompidou di Parigi, l’EYE Film Museum di Amsterdam, il Cinéma du réel, la Berlinale, il festival di Rotterdam e quello di Locarno.
[ENG]
He is an artist, photographer and film-maker born in Damascus, Syria in 1972. During his studies in Bussiness Administration at the University of Damascus, al-Beik discovers photography, which leds him towards his film-making career. Starting in the first years of the 90’s, he uses both medium to express through his art a critic towards the political and social reality of his times, organizing photo exhibitions and making short movies, deeply influenced by his photographic studies. In 2006, his I Am the One Who Brings Flowers to Her Grave is the first Syrian movie been selected at the Venice Film Festival, earning the Provincia Autonoma di Trento Doc/it Award. He will be again in Venice with The Sun’s Incubator. During the years his works have been shown internationally in many festivals and museums such as: New York’s MoMa, Paris’s Centre Pompidou, Amsterdam’s EYE Film Museum, Cinéma du Réel International Documentary Film Festival, Berlin Film Festival, Rotterdam Film Festival and Locarno Film Festival.
Ammar al-Beik
Egitto-Emirati Arabi 2014 / 24’ / v.o. sott. it. / Donatella Della Ratta dialoga con il regista
screenplay Ammar al-Beik
cinematography Ammar al-Beik
editing Ammar al-Beik
sound design and mix Ammar al-Beik
sound Ammar al-Beik
cast Ammar Abd Rabbo, Marie Manuel Tichilinguerian
producer Ammar al-Beik
contact ammarbeik@gmail.com