31 maggio 2018, 20.00 / Cinema De Seta
Stefano Savona
Italia-Francia 2018 / 128’/ v.o. sott. it. / anteprima nazionale
Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato (le animazioni sono realizzate da Simone Massi) si alternano a disegnare un ritratto di famiglia, prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’Operazione Piombo fuso, vengono massacrati ventinove membri della famiglia.
Ever since little Amal returned to her neighborhood, she has only been able to remember a huge tree which no longer exists. It was a sycamore that she and her siblings used to climb. Then the war broke out. Amal and her siblings lost everything. They are children of the Samouni family, farmers who live on the outskirts of Gaza City. A year has passed since they buried their dead. Now they must start to look to the future once again, rebuilding their houses, their neighborhood and their memories. On the cusp of memory, real-life images and animations (created by Simone Massi) take turns to sketch out a family portrait, before, after and during the tragic events that turned their lives upside down in January 2009, when twenty-nine members of their family were butchered during Operation Cast Lead.
Stefano Savona
Documentarista palermitano trapiantato a Parigi, ha studiato archeologia e antropologia. Ha realizzato Primavera in Kurdistan (2006), candidato al David di Donatello, Piombo fuso (2009), Premio speciale della giuria Cineasti del presente a Locarno, Palazzo delle Aquile (2011), insieme ad Alessia Porto ed Ester Paratore, vincitore del Grand Prix di Cinéma du Réel, e Tahrir (2011), vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento. La strada dei Samouni è stato selezionato all’edizione 2018 della Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes e ha vinto l’Œil d’or come miglior documentario.
Born in Palermo, he is a documentary filmmaker. Before moving to Paris to pursue a career in filmmaking, he studied archeology and anthropology. He directed Primavera Notes from a Kurdish Rebel (2006), nominated for David di Donatello Awards, Cast Lead (2009), awarded Special Jury Prize Cineasti del presente at Locarno Festival, and Tahrir Liberation Square (2011), awarded David di Donatello and Nastro d’Argento. Along with Alessia Porto and Ester Sparatore, he co-directed Palazzo delle Aquile (2011), which won the Cinéma du Réel Grand Prix. Samouni Road has been selected at Cannes Directors’ Fortnight and won the Golden Eye as Best Documentary Film.
Stefano Savona
Italia-Francia 2018 / 128’/ v.o. sott. it. / anteprima nazionale
screenplay Stefano Savona, Léa Mysius, Penelope Bortoluzzi
cinematography Stefano Savona
editing Luc Forveille
music Giulia Tagliavia
sound Jean Mallet, Margot Testemale
images Simone Massi
producer Picofilms, Dugong Films
contact http://www.picofilms.com
contact info@dugong.it